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19 Giugno 2025

Polonia: La Visita Canonica al ritmo di importanti eventi vocazionali

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La Visita Canonica Generale alle comunità della Provincia “Madonna di Częstochowa” (Polonia e Bielorussia) si sta svolgendo con un dinamismo inedito, intrecciando le consuete finalità di verifica e rinnovamento — come espresso nell’articolo 170 delle nostre Costituzioni e nell’invito di Don Orione a “gettarci nel fuoco dei tempi nuovi” — con una serie di eventi di grande significato vocazionale.

«Il ritmo della Visita, con gli ordinari impegni di presenza nelle diverse Comunità – riferisce il Direttore generale P. Tarcisio Vieira -, è stato arricchito da momenti che sottolineano la vitalità e la fecondità del sacerdozio, offrendo uno sguardo fiducioso e profondamente spirituale sul futuro della nostra presenza in Polonia».

Il 7 giugno 2025, infatti, a pochi giorni dall’inizio della Visita Canonica, il Consiglio Generale si è spostato a Zduńska Wola per partecipare alla celebrazione dell’ordinazione sacerdotale dei diaconi Grzegorz Gicala e Przemek Piechowski. Un momento di grande speranza, che ha visto l’accoglienza di nuovi sacerdoti nella Famiglia Orionina.  

Il giorno successivo, mentre Don Maurizio Macchi e P. Pierre Kouassi partecipavano alla Santa Messa per l’80° anniversario di ordinazione sacerdotale di Mons. Bronislao Dąbrowski a Grodziec – figura luminosa dell’Episcopato polacco e della nostra Famiglia Religiosa – gli altri membri del Consiglio generale hanno concelebrato la prima Santa Messa di Don Przemek Piechowski a Czarna Wieś Kościelna. «Due sacerdoti, due generazioni, un unico mistero – commenta P. Vieira -: quello dell’altare, dove si rinnova ogni giorno il dono della vita per amore del Popolo di Dio. In Mons. Dąbrowski vediamo il testimone fedele che ha attraversato la storia con coraggio, fedeltà e dedizione; in Don Przemek, il giovane che inizia a scrivere il suo diario sacerdotale».

Una settimana dopo, domenica 15 giugno, l’intero Consiglio si è spostato a Chronów, villaggio polacco ricco di fede e tradizione, per partecipare alla prima Santa Messa di Don Grzegorz Gicala. Il popolo di Chronów ha accompagnato in modo solenne il suo figlio sacerdote fino in Chiesa: la banda, gli addobbi lungo la strada, la processione devota verso la Chiesa... tutto parlava di un legame vivo tra il sacerdote e la sua gente. «In quella comunità, la vocazione non è stata solo un dono personale, ma un motivo di esultanza e di gratitudine per tutti – spiega il Direttore generale nel descrivere i ricordi e le emozioni di quella giornata -. Un giorno di grazia che rimarrà impresso nella memoria e nella preghiera di molti».

Rientrando a Varsavia, P. Vieira e il Direttore provinciale Don Silvestro Sowidrzał si sono fermati a Dąbrowki Breńskie, per un momento di preghiera sulla tomba di Don Michał Łos. La sua testimonianza di vita, breve ma intensa, segnata dall’ordinazione in un letto d'ospedale e dalla prematura scomparsa il 17 giugno 2019, ricorda la radicalità della chiamata e la totale donazione di sé, anche di fronte alla sofferenza.

Infine, l’attenzione si volge già al prossimo appuntamento: domenica 22 giugno, a Zduńska Wola, si terrà la celebrazione per il 50° di ordinazione sacerdotale di Don Wladyslaw Kubiak. Questo giubileo non è solo un omaggio a una vita di fedeltà, ma soprattutto l’occasione per offrire un esempio luminoso alle nuove generazioni di sacerdoti.

La Visita Canonica si prolungherà ancora per qualche giorno e il 26 giugno, come atto conclusivo, il Consiglio Generale incontrerà il Consiglio Provinciale.

«Per il suo dinamismo vocazionale, questa Visita si sta rivelando un’esperienza di straordinaria ricchezza per noi Visitatori e per i Religiosi polacchi – aggiunge P. Vieira -. Più di una semplice attuazione di quanto è richiesto dalle nostre Costituzioni: sta offrendo un’opportunità unica per la Provincia di celebrare con gioia il dono della vita sacerdotale e la grazia delle nuove vocazioni. Tutto ciò avviene sotto la guida amorevole della Divina Provvidenza e la potente intercessione di San Luigi Orione».

In tale contesto di gioia vocazionale, il Direttore generale riprende il discorso di Papa Leone XIV, pronunciato in occasione delle recenti ordinazioni sacerdotali presiedute il 31 maggio e che delinea il profilo del ministero sacerdotale: «Cari ordinandi concepite voi stessi al modo di Gesù! Essere di Dio – servi di Dio, popolo di Dio – ci lega alla terra: non a un mondo ideale, ma a quello reale. Come Gesù, sono persone in carne e ossa quelle che il Padre mette sul vostro cammino. A loro, consacrate voi stessi, senza separarvene, senza isolarvi, senza fare del dono ricevuto una sorta di privilegio».

«Senza chiudersi “nella sagrestia”» – precisa subito P. Tarcisio richiamando le parole di Don Orione – perché, come afferma ancora il Papa, «la Chiesa è costitutivamente estroversa, come estroverse sono la vita, la passione, la morte e la risurrezione di Gesù. Voi farete vostre le sue parole in ogni Eucaristia: è “per voi e per tutti”. Dio nessuno l’ha mai visto. Si è rivolto a noi, è uscito da sé. Il Figlio ne è diventato l’esegesi, il racconto vivo. E ci ha dato il potere di diventare figli di Dio. Non cercate, non cerchiamo altro potere!»

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