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29 Aprile 2024

Papa Francesco ai giovani di Venezia: “Alzatevi in piedi di fronte alla vita”

Le parole del Pontefice commentate da don Alessio Cappelli, direttore a Mestre: “Il Pontefice invita a donarsi agli altri per riscoprire la vita come dono”.

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Papa Francesco è stato ieri, domenica 28 aprile, in visita a Venezia. Una visita breve, ma molto intensa, che tra i vari appuntamenti ha visto il Pontefice anche incontrare oltre 1500 giovani sul sagrato della Basilica di Santa Maria della Salute, raggiunta in motoscafo. Ai ragazzi e alle ragazze presenti, il Santo Padre ha rivolto l’invito ad “alzarsi da terra perché siamo fatti per il cielo, alzarsi dalle tristezze per levare lo sguardo in alto, alzarsi per stare in piedi di fronte alla vita, non seduti sul divano”. “Remate con costanza per andare lontani”, l’esortazione di Francesco ai giovani (Qui il discorso completo)

A Venezia, e in modo particolare a Mestre, l’Opera don Orione è da oltre 100 anni impegnata proprio nel sostegno e nella formazione dei giovani. L’Istituto Berna, infatti, è stato inaugurato il 13 giugno del 1921 alla presenza di San Luigi Orione, nella villa dei fratelli Pietro e Maria Berna, filantropi di Mestre. L’obiettivo è da sempre quello della formazione, la qualificazione, la riqualificazione professionale e l’elevazione morale e sociale soprattutto dei giovani mediante lo sviluppo della loro istruzione ed aggiornamento professionale, della loro cultura e della loro educazione civica, basata sugli ordinamenti della Costituzione. La proposta formativa è basata sul carisma e lo stile di Don Orione: inclusione e accoglienza sono i punti fermi dell’Istituto che si pone a difesa di ogni tipo di discriminazione e valorizza le diversità, promuovendo la cultura della piena integrazione e della convivenza tra tradizioni differenti.

Il direttore dell’Istituto è oggi don Alessio Cappelli, il quale ha commentato così le parole di Papa Francesco di ieri: “Il Pontefice ha parlato molto ai ragazzi, ma il concetto che è tornato più spesso è quello che potremmo riassumere nella frase «alzati e cammina», non tanto da solo, ma insieme agli altri, così da diventare creatori di novità. E la novità è aprirsi a 360° al mondo del darsi, dell’amore, della fratellanza. Accanto a questa creatività ci deve essere anche la gratuità, il fare le cose per gli altri e per sentire che la vita è un dono per gli altri. In questo senso, l’esempio che il Papa ci ha dato è quello di Maria, non a caso il discorso lo ha tenuto davanti a una chiesa dedicata alla Madonna e molto significativa per la popolazione di Venezia”.

“Mi è piaciuto anche - aggiunge don Cappelli - quando il Papa, in maniera molto concreta, ha detto cosa fare al mattino quando ci alziamo. Innanzitutto, ricordarsi che è necessario alzarsi da terra perché noi siamo fatti per il Cielo. Dobbiamo alzarci dalle tristezze e dalle cose che tirano verso il basso e ci impediscono di alzare lo sguardo. Quando ha detto di «stare in piedi di fronte alla vita e non seduti sul divano» ho pensato a don Orione. L’immagine della persona seduta è quella di una che ha tirato i remi in barca e non riesce a darsi una sua identità. Il Papa ci dice di no: la prima cosa da fare è alzarsi e raccogliersi in dono per gli altri, ringraziare Dio per la vita e sentire che essa è un dono per gli altri. È un bellissimo messaggio che Francesco ha voluto dare ai giovani veneziani”.

Oggi, la scuola di formazione professionale orionina di Mestre vede coinvolti circa 400 ragazzi in quattro ambiti di formazione: l’elettricità, la meccanica auto, l’estetista, l’alberghiero. “Circa il 35, o anche il 40%, dei giovani che frequentano - spiega don Cappelli - non è di religione cattolica, ma musulmano o di altre confessioni. Per questo non proponiamo loro una vera e propria ora di religione, ma un percorso di cultura religiosa. Ascoltando i ragazzi ci sono dei temi e delle parole che ritornano nei loro discorsi: l’amore, l’amicizia, la pace, la famiglia. Sono quattro punti cardinali che rappresentano i loro valori fondamentali”.