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17 Ottobre 2024

L'Archivio storico Don Orione presente al Convegno internazionale su Cinema e missione

Un Convegno internazionale per invitare le istituzioni ad incoraggiare la valorizzazione del patrimonio audiovisivo custodito presso gli archivi degli enti e delle congregazioni religiose impegnate nelle missioni.

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Martedì 15 ottobre si è tenuto nella Città del Vaticano, nella Casina Pio IV, suggestiva sede della Pontificia Accademia delle Scienze e delle Scienze Sociali,  il Convegno internazionale “Cinema e missione. Fonti audiovisive e storia delle missioni cattoliche”, organizzato dall'Università Telematica Internazionale Uninettuno, il Centro di ricerca CAST (Catholicism and Audiovisual Studies) e la Fondazione MAC (Memorie Audiovisive del Cattolicesimo) in collaborazione con la Biblioteca Apostolica Vaticana, la Consulta Nazionale Universitaria del Cinema (CUC), la Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura e l'Archivio Storico di Propaganda Fide.

Durante la giornata diverse realtà religiose hanno presentato vari contributi audiovisivi sulle missioni, sono state proiettate pellicole straordinarie sia per l’antichità che per la qualità, ma anche per il valore documentario. È emerso come vari archivi custodiscano il materiale che presenta alcune criticità legate al restauro di manufatti realizzati con materiali molto fragili.

L’attenzione si è focalizzata non solo sul contenuto delle missioni e delle immagini, ma anche, e soprattutto, sulla necessità di voler recuperare il patrimonio audiovisivo, con l’obiettivo di far convergere l’impegno produttivo dei cattolici, valorizzando quanto più possibile un approccio interdisciplinare.

A questo incontro hanno partecipato vari studiosi di enti religiosi coinvolti nelle missioni, tra cui anche l’Opera Don Orione. La relazione del responsabile del nostro Archivio storico, don Alberto Bindi, è stata una breve presentazione del percorso personale di Don Orione verso le missioni, dall’incontro con don Giovanni Bosco, all’attenzione per i più bisognosi attinta da san Giuseppe Benedetto Cottolengo, dal sogno della Madonna del manto azzurro, alla strada aperta verso il Brasile dopo l’incontro con madre Teresa Michel Grillo, dalle vocazioni afrodiscendenti al Piccolo Cottolengo Argentino.

Nella seconda parte la visione di vari ed interessanti spezzoni di filmati della prima missione orionina in Costa d’Avorio iniziata da don Angelo Mugnai nel 1972 ha catturato l’attenzione dei partecipanti. Nella conclusione si è sottolineata:

  • L’intelligenza dei nostri missionari sia a livello costruttivo (il Piccolo Cottolengo realizzato senza barriere architettoniche) sia a livello relazione (le opere si incominciano con il coinvolgimento della gente del luogo);
  • L’ecclesialità del carisma: in missione le nuove vocazioni rivitalizzano il carisma e la Chiesa locale chiede di reinventare in nuovi contesti le intuizioni dei nostri fondatori;
  • L’inculturazione reciproca: i limiti culturali delle persone vengono sanati dall’incontro con la fede (es. i bambini poliomielitici che venivano abbandonati con vergogna) e questo diventa una testimonianza anche per la nostra società che oggi elimina i bambini imperfetti;
  • La gratitudine: attraverso i filmati possiamo incontrare “virtualmente” confratelli, amici e benefattori che hanno speso la loro vita per la missione e farne memoria grata.

Questo incontro ha anche rinnovato la necessità di fare molta attenzione sull’uso degli audiovisivi, uso oggi diventato molto più facile grazie agli smartphone e ai social, ma anche più superficiale ed effimero. La possibilità di custodire questo materiale, col proprio corredo di informazioni e nelle corrette modalità, ci aiuterà a consegnare alle prossime generazioni un patrimonio di bene incalcolabile.

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