Si è tenuto a Roma, presso la Curia Generale della Congregazione, il Convegno dei Gruppi Studi Orionini, dal 3 al 7 giugno 2024. Il tema dell’incontro di quest’anno è stato “Verso nuovi modelli di vita religiosa orionina: i soggetti, la spiritualità, i percorsi formativi e gli orizzonti missionari”. Il convegno è stato guidato dal Consigliere generale don Fernando Fornerod e ha visto la partecipazione (in modalità mista, in presenza e online) di sacerdoti, suore e laici provenienti da Brasile, Polonia, Argentina, Madagascar, Costa d’Avorio, Italia, Cile, Kenya .
Ad aprire il convegno è stato il saluto del Direttore generale, padre Tarcisio Vieira: «Il titolo scelto quest’anno – ha detto – richiama la necessità di nuovi paradigmi per la vita consacrata orionina. La nostra famiglia deve abitare la strada, stare in contatto con la realtà. Il nostro non è un carisma statico, ma dinamico, evolutivo, generativo. Missionari della strada, così ci voleva don Orione». È stato poi il momento degli interventi esterni, a cura del prof. Luigino Bruni, economista e storico del pensiero economico, esperto di etica, studi biblici e letteratura, professore ordinario presso l’università Lumsa di Roma, e di don Carlo Maria Zanotti, sacerdote salesiano, esperto nel campo dell'educazione e professore presso l'Università pontificia Salesiana di Roma.
Il secondo giorno c’è stato l’intervento di don Fernando Fornerod, dal titolo “Nuovi rami della PODP: l’apertura alla consacrazione di persone con diverse forme di disabilità”, e poi l’intervento di Don Alberto Bindi che ha presentato le novità dell’Archivio di Don Orione. Sono quindi iniziate le relazioni dei gruppi studi provinciali: padre Santiago Solavaggione ha presentato il lavoro di Argentina, Paraguay e Uruguay, dal tiolo “Rinnovarsi o morire! Spiritualità, carisma e nuovi modelli di vita religiosa orionina”, poi suor Elisa Ranivomalala ha parlato della “Vita religiosa orionina nella missione in Madagascar”, mentre Don Silvestro Sowizdrzał, in collaborazione con le PSMC della Polonia, è intervenuto su “Elementi della spiritualità e del carisma di Don Orione che ispirano a un rinnovamento della vita consacrata”. Infine, padre Martin Mroz ha presentato il lavoro del GSO delle Filippine con un intervento dal titolo “Il viaggio sinodale della vita consacrata in Asia, arricchita dal carisma orionino”.
Il giorno successivo è stata la volta della provincia Notre Dame d’Afrique, con padre SylvainDabire che ha parlato di “Discernimento e proposte innovatrici delle strutture: A. di relazione, B. di governo, C. di formazione”, poi Bernadeta Golebiowska, dell’ISO Polonia, ha presentato il lavoro “Vita consacrata – una via di crescita e di sviluppo in mezzo alle sfide del mondo moderno; testimonianze e pratica”, quindi Sr. Maria Priscila Olivera ha presentato un libro di prossima pubblicazione che ripercorre i 70 anni di storia della missione delle suore orionine in Brasile, in particolare nella Diocesi di Tocantinopolis. Padre Malcolm Dyer ha parlato di “Studio delle pratiche della vita consacrata orionina da adeguare”, come frutto del lavoro del GSO di Kenya e Tanzania, don Flavio Peloso ha parlato di “Origine, originalità e inculturazione delle opere orionine”, infine è stato presentato il lavoro di Lia Sirna e Sr. Irma Rabasa su “La spiritualità delle relazioni per vivere la comunione nella vita consacrata orionina”.
La mattina di giovedì 6 giugno, padre Antonio Bogaz ha presentato l’ultima relazione su “Il clamore dei tempi nuovi”, come lavoro del GSO del Brasile. Subito dopo, i partecipanti sono stati divisi in gruppi per mettere le basi del lavoro che porterà alla nascita del mese orionino. A questo tema i presenti hanno dedicato quasi due giorni di lavoro, cercando così di portare a compimento quanto suggerito dai Capitoli Generali FDP e PSMC.
Un mese di preghiera dedicato a San Luigi Orione nel 20esimo dalla canonizzazione