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9 Ottobre 2025

Kenya: Ordinati quattro nuovi diaconi

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Lo scorso 7 ottobre, presso la casa di formazione “San Luigi Orione” a Karen, Nairobi (Kenya), si è celebrato un momento di grande gioia e spiritualità: l’ordinazione diaconale di quattro giovani chierici appartenenti alla Congregazione dei Figli della Divina Provvidenza. I nuovi diaconi - Evelio Castillon Bonares, Reynato Rodriguez Dominguez II, Jared Otieno Awuor e Jay Cañones Espiña - hanno ricevuto il sacramento dell’Ordine durante una solenne celebrazione eucaristica.

La Santa Messa è stata presieduta da Mons. George Muthaka, ofm Cap, vescovo di Garissa, e concelebrata da numerosi sacerdoti orionini, giunti anche dalle comunità vicine presenti in Kenya. Alla celebrazione hanno preso parte con grande partecipazione fedeli, religiosi e religiose di diverse Congregazioni, rendendo questo evento un autentico momento di comunione ecclesiale e di festa per tutta la famiglia orionina.

Nell’omelia Mons. George Muthaka ha offerto una profonda riflessione sul significato e sulla missione del diaconato, descrivendo il diacono come un ponte, radicato nella Chiesa ma proteso verso il mondo. Ispirandosi alla Scrittura e all’eredità di San Luigi Orione, il Vescovo utilizza tre immagini simboliche per illustrare l’essenza di questa vocazione: il catino e l’asciugamano, l’ambone e l’altare.

La prima immagine, il catino e l’asciugamano, rappresenta il ministero della carità. Come i monaci che lavavano i piedi dei fratelli, e come San Luigi Orione che si prendeva cura dei poveri, i diaconi sono chiamati a servire con amore e compassione. La loro missione non è fuggire dalla quotidianità, ma santificarla, portando la presenza della Provvidenza Divina a chi è dimenticato e sofferente.

La seconda immagine, l’ambone, simboleggia il ministero della Parola. I diaconi sono incaricati di proclamare il Vangelo, non solo come predicatori, ma come messaggeri di speranza. Il pulpito diventa il luogo dove “lavare le orecchie” dal rumore del mondo e trasmettere la verità di Dio. La predicazione deve collegare la liturgia della domenica alle sfide del lunedì, seguendo l’esempio del profeta Isaia che risponde alla chiamata di Dio con “Eccomi, manda me”, pronti a dire la verità anche quando ciò richiede una trasformazione personale.

La terza immagine, l’altare, evidenzia il ministero liturgico. Sebbene i diaconi non consacrino l’Eucaristia, svolgono un ruolo fondamentale nella sua preparazione e distribuzione, specialmente ai malati e agli anziani. L’altare diventa il luogo dove tutte le dimensioni del servizio si uniscono, il calice come catino del sacrificio, il corporale come asciugamano dell’offerta. È qui che i diaconi ricevono la grazia per servire e portano le gioie e le sofferenze del popolo a Dio.

Infine, il Mons. Muthaka ha esortato i neo diaconi ad abbracciare pienamente la loro vocazione, a confidare nell’amore di Dio e a partire per fare sempre il bene, come insegnava San Luigi Orione.

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