Quando il chierico Luigi Orione, per disposizione del Vescovo Monsignor Bandi chiuse l’oratorio, si addormentò e fece un sogno profetico, il sogno della Madonna del manto azzurro.
La scena e il messaggio erano ben chiari. La presenza di una moltitudine di persone di ogni razza, condizione sociale e religione, avvolti dal manto della Vergine, era un esplicito invito per il giovane sconsolato: andare con lo sguardo oltre Tortona, perché il suo “cuore senza confini” doveva portare la carità di Cristo in tutto il mondo.
Sotto questo manto, così osiamo pensare e credere, erano presenti anche i giovani di Melendugno, vicino a Lecce, che, accogliendo la spiritualità e il carisma di S. Luigi Orione, pur non essendoci mai stata la presenza di una Comunità orionina, hanno voluto realizzare un oratorio secondo le intenzioni fondazionali del Santo tortonese che, da allievo del Santo dei giovani S. Giovanni Bosco, osava ripetere: “I giovani, sole o tempesta del domani”.
Pertanto, grazie all’intuizione e all’audacia del Parroco dell’epoca, don Albino De Pascali, di alcuni amici di Don Orione animati dall’ex allievo Oronzo Mazzeo e sostenuti dalla Comunità di Foggia, soprattutto da don Romolo Mariani, parte nel 1995 il progetto che vedrà nel 2002 la realizzazione dell’attuale Oratorio “S. Luigi Orione”, moderno e all’avanguardia nelle sue strutture per accogliere bambini, ragazzi, giovani, adulti, anziani e famiglie per momenti di sport e di svago, di condivisione e di formazione spirituale-cristiana.
I sacerdoti della Congregazione vengono invitati dall’attuale Parroco don Salvatore Scardino a vari eventi e celebrazioni, in particolare il 16 maggio per la memoria liturgica del Santo Fondatore, un appuntamento fisso per la Comunità di Melendugno.
Quest’anno ha presieduto l’Eucarestia il Direttore provinciale don Giovanni Carollo, che nella sua omelia ha richiamato il sogno della “Madonna del manto azzurro”, evidenziando la continuità di una profezia che ha coinvolto anche Melendugno. Per l’occasione è stata donata una preziosa reliquia contenente il sangue di Don Orione, così come attesta l’autentica del postulatore Don Flavio Peloso.
Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che hanno sempre avuto a cuore la cura dell’Oratorio, le persone già citate, i membri della Confraternita dell’Immacolata e gli attuali gestori che appartengono al Comitato feste del paese, per l’impegno nel proseguire quest’attività nel nome e nello spirito di Don Orione.
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