Prosegue la Visita canonica generale alle comunità della provincia italiana. Finora il vicario generale don Maurizio Macchi e il consigliere generale p. Pierre Kouassi hanno incontrato le comunità di Milano, Pontecurone e Pavia, e proseguiranno poi la loro visita a Marghera.
I consiglieri generali don Walter Groppello e don Fernando Fornerod da Bergamo si sono spostati alla comunità di Seregno, dove la Congregazione ha un Piccolo Cottolengo molto conosciuto e apprezzato sia nella città che nei comuni vicini. Il clima familiare e paterno che si respira e la vicinanza della comunità religiosa con gli ospiti dà a tutta l'opera un’impronta molto orionina. Sempre a Seregno c'è anche il Santuario di Maria Ausiliatrice, che negli ultimi anni ha mantenuto un livello di presenze molto elevato, poiché visitato e vissuto sia da persone che conoscono e frequentano il Piccolo Cottolengo, sia da altre che arrivano appositamente da città e paesi limitrofi. I sacerdoti orionini si prodigano per le confessioni e per l’ascolto e l’assistenza delle tante persone che arrivano ogni giorno e si fermano in preghiera.
La tappa successiva della visita canonica è stata alla comunità di Tortona San Bernardino, la cui realtà è conosciuti in tutto il mondo orionino. Sono infatti qui presenti il centro Mater Dei per anziani e per persone con disabilità, il Santuario Madonna della Guardia, la parrocchia di San Bernardino, la Casa del pellegrino e tanti altri servizi che svolgono sia la comunità dei sacerdoti che il gruppo dei laici, molto impegnati. La comunità parrocchiale si sta inoltre riprendendo dopo la morte improvvisa di Don Renzo Vanoi, rettore del Santuario e parroco, avvenuta proprio all’inizio del 2025, quindi si stanno programmando diverse attività anche per rilanciare il tessuto ecclesiale in questo rione così importante di Tortona e allo stesso tempo vivere l'anno giubilare con l’orizzonte di essere sempre pellegrini di speranza. Due confratelli presenti sempre in questa comunità svolgono anche attività di cappellani, uno del carcere di Voghera e l'altro nell'ospedale di Voghera, quindi all'attività liturgica si abbina anche il pellegrinaggio della carità verso queste due realtà così importanti e delicate, soprattutto in tempo di Giubileo.
«Questa comunità – commentano don Groppello e don Fornerod – testimonia la presenza viva di Don Orione e del suo carisma. Ecco perché è facile abbinare Tortona alla figura del Santo Fondatore, non perché sia una realtà da museo, ma piuttosto perché rappresenta una presenza efficace e feconda nel presente, che rilancia non solo questi religiosi, ma l'intera famiglia verso il traguardo del vivere con generosità il carisma che Don Orione ci ha lasciato».
Mercoledì 12, infine, nel giorno dell’85° anniversario della morte di Don Orione, don Fernando Fornerod ha presieduto la celebrazione, molto frequentata, in cui si è fatto memoria del dies natalis, nel tempio di San Michele, situato accanto al Paterno, luogo che assistito e accompagnato tanti primi passi importanti della Congregazione. Don Fornerod, nell’omelia, dopo aver ricordato le ultime ore di vita di Don Orione, ha detto: «San Luigi Orione ci ha lasciato una spiritualità e un’azione apostolica profondamente originali: un’esperienza di carità che nasce dalla ferita d’amore che ciascuno di noi porta nel cuore. La forza della missione, infatti, non scaturisce solo dai bisogni degli altri, ma dal nostro stesso desiderio di sperimentare la presenza viva del Signore nella nostra storia. E questa esperienza si realizza nel dono di sé, nell’offerta della propria vita per amore, in modo speciale a favore dei poveri. Qui, nel servizio concreto e nella carità vissuta, possiamo riconoscere il vero segno della presenza di Cristo tra noi. Luigi Orione voleva che i noi suoi religiosi e religiose, anche gli amici laici, capissero che tutti eravamo nel periodo della fondazione della Congregazione della grande famiglia carismatica. Era quindi imperativo mantenere vivo lo spirito di questa famiglia: nell’apostolato e nella carità; nella vita spirituale e di preghiera; nella fraternità e nella unità per realizzare lo scopo peculiare della Piccola Opera della Divina Provvidenza: amare il Papa servendo i poveri».
La visita canonica prosegue nella comunità di Voghera, dove i due consiglieri sono arrivati ieri, e Voghera Fumo.
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