I consiglieri generali don Fernando Fornerod e don Fausto Franceschi hanno iniziato e stanno portando avanti in questi giorni la visita canonica in Benin, paese che insieme a Togo e Camerun appartiene alla provincia religiosa “Maria Madre di Dio”.
La visita ha preso il via il 6 novembre nella comunità di Akpassi, dove sono presenti quattro sacerdoti e un chierico tirocinante. In questa località da quattro anni gli orionini gestiscono una parrocchia intitolata a San Michele alla quale fanno riferimento in totale 6000 anime e anche 4 cappelle. Inoltre, gestiscono un grande complesso educativo, sempre intitolato a San Michele, che conta oltre 620 alunni iscritti, 32 insegnanti e anche 6 dipendenti amministrativi. Si tratta di un collegio che oltre a offrire l’insegnamento per i livelli educativi di asilo, elementari, medie e scuole superiori, ha anche 23 interni con ottime prospettive anche a livello vocazionale. La comunità religiosa orionina è impegnata appieno nella gestione del complesso, con un sacerdote che ne è il rettore, coadiuvato da un altro che dirige l’asilo e la scuola elementare. Il complesso gode di un grande prestigio in tutta la regione.
Oltre a questo, però, la comunità è impegnata anche in altre attività missionarie in città e la parrocchia si sta preparando per avviarne altri, nelle cappelle e in altri luoghi nei dintorni. Durante la visita, i due consiglieri generali hanno avuto modo di incontrare, oltre ai religiosi, anche gli educatori, il consiglio pastorale della parrocchia e gruppi di fedeli locali.
“Abbiamo conosciuto - ha detto don Fernando Fornerod - una bellissima realtà della nostra Congregazione e una bellissima testimonianza. Un ringraziamento va anche alla Diocesi che ci ha chiamato a collaborare in modo diretto affidandoci la scuola e la parrocchia, e dandoci l’opportunità di fare come i figli di Don Orione degli inizi, sempre pronti ad aiutare i Vescovi a raggiungere la popolazione locale e prendersi cura di essa dal punto di vista sia civile che della fede”.
Terminata la prima parte della visita il 9 novembre, i due visitatori si sono quindi spostati con un viaggio in macchina di 10 ore verso il nord del Paese, al confine con il Niger, dove hanno raggiunto la comunità di Malanville. In questa zona di frontiera, l’attività è portata avanti da 3 sacerdoti, che svolgono un lavoro molto promettente di dialogo interreligioso e interculturale. Oltre a una parrocchia, infatti, viene portata avanti anche un’attività di prossimità e di servizio ai poveri più poveri e un bellissimo lavoro con i migranti, molto presenti in questa zona, insieme ad altre associazioni e ONG. Un impegno che non può prescindere da un dialogo rispettoso e di reciproca collaborazione con la comunità musulmana locale, molto presente in questa zona. Nei prossimi giorni, don Fornerod e don Franceschi visiteranno nel dettaglio anche le opere di questa località. “Siamo - commenta don Franceschi - su una frontiera non solo geografica, ma anche apostolica. Siamo stati accolti in una realtà molto ispirante e molto orionina”.
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