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Ricordiamo Sac. ROSATO Nicolás

Qualifica religiosa: Sacerdote
Data del decesso: 30 Maggio 2005
Luogo del decesso: Buenos Aires (Argentina)
Luogo di sepoltura: Claypole (Argentina)

Sac. ROSATO Nicolás, da Mirabella Eclano (Avellino), morto a Buenos Aires (Argentina) nel 2005, a 79 anni d’età, 61 di Professione e 53 di sacerdozio.


Da "Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia", n. 217, Maggio-Agosto 2005:

Sac. Nicolás ROSATO
Tornato a Dio il 30 maggio 2005 in Buenos Aires (Argentina), a 79 anni d’età, 61 di Professione religiosa e 53 di sacerdozio.

Primogenito di quattro figli di Antonio e di Maria Antonia Recupero, Nicola vide la luce a Mirabella Eclano in Provincia di Avellino, il 22 novembre 1925 e fu battezzato il 6 dicembre successivo. Ben presto la sua famiglia, come tante altre, a causa della povertà e della mancanza di lavoro, emigrò in Argentina, fidando nell’aiuto della Provvidenza per una migliore sistemazione. Visse in famiglia fino all’età di 11 anni, facendo le 4 classi elementari e ricevendo la cresima il 28 dicembre ’36, nella Cattedrale di Buenos Aires.

In Congregazione fu accolto il 6 marzo 1937 dallo stesso Don Orione, che allora risiedeva in Carlos Pellegrini 1441, giuntovi per partecipare al Congresso Eucaristico Internazionale e in visita alle istituzioni caritativo-missionarie dell’Opera. Il giovane Nicolás fu indirizzato a Lánus, dove completò il “secondario” o ginnasio minore, passando poi al Collegio “San José” per quello superiore e il biennio filosofico (’38-’43) e ricevendo l’abito religioso l’11 febbraio ’41 da Don Giuseppe Dutto.

Espletato il noviziato con i primi voti emessi l’11 febbraio ’44, sempre a Claypole completò il terzo anno di filosofia e conseguì il “Magistrale” (1945). Con il tirocinio, quale assistente e insegnante nel collegio “N. S. de Lujan” a Claypole, fece anche la sua preparazione teologica al sacerdozio.

Emise la Professione perpetua l’11 febbraio ’49, seguita dai vari ordini sacri e dal Presbiterato, ricevuto da Mons. Tato, il 22 dicembre 1951.

Dopo l’ordinazione continuò l’insegnamento nel probandato di Claypole e nel contempo, assieme al Padre Mustacchio fondò il Collegio “Don Orione”, e nel ’56 fu incaricato della scuola “S. Pio X” e delle opere sociali annesse al Cottolengo di Claypole, mentre continuava a studiare per diplomarsi in scienze biologiche. Nel ’61, frequentò a Roma il corso di Sociologia religiosa presso la “Gregoriana” (’61-’65), conseguendone la licenza.

Tornato in Argentina, s’impegnò come Professore nell’Università Cattolica Argentina,  e anche in quella statale, realizzando vari lavori e inchieste nel campo sociologico. Dal ’66 all’84 lavorò nella casa provinciale come responsabile del bollettino “Don Orione” in lingua spagnola e interessandosi delle opere sociali di Don Orione. Nel contempo, dal ’76 all’84 fu assistente dell’Equipe Episcopale Argentina per sacerdoti, seminaristi, vocazioni e ministeri.

Dal 1984 , a Presidencia Roque Saenz Peña, prese a carico la direzione del Collegio e del “Terciario profesorado” organizzando e promovendo innumerevoli corsi, seminari, conferenze, per insegnanti, alunni, genitori e comunità che resero un meritato e notevole prestigio al Collegio orionino nella Provincia del Chaco e in quelle viciniori.

Fu a varie riprese Consigliere provinciale (’55-‘58) (’87-’94) e segretario provinciale (’94-2000), partecipando attivamente ai vari Capitoli provinciali e generali, dando il suo migliore talento di mente e di cuore alle realizzazioni degli ultimi 40 anni avutesi nella provincia argentina, come ha rilevato Don Roberto Simionato che ben l’ha conosciuto, sia come suo allievo prima e come suo superiore poi. Merita una particolare menzione il suo apporto nella stesura del Progetto Orionino di Pastorale educativa e nei vari segretariati, con speciale cura nella formazione e applicazione delle leggi federali sull’educazione. Il suo intuito e capacità di leggere le necessità dei tempi gli permisero di aggiornare il Collegio e il Terciario , permettendo a molti giovani di continuare gli studi universitari senza lasciare la città di Saenz Peña, allacciando nuove relazioni e protocolli con altre Università per le specializzazioni.

Instancabile nel lavoro, sorretto da una vita di pietà e preghiera convinta, di grande disponibilità al sacrificio per il bene della Chiesa e della Congregazione. Il Superiore generale Don Peloso l’ha definito uno dei “Padri” orionini in Argentina, per la sua saggezza, umiltà, tenacia e discrezione che lo resero benvoluto e stimato ovunque. Onorò con la sua vita e apostolato, Don Orione e la Congregazione, che ebbero in lui un formatore culturale nella società argentina, che seppe attualizzare lo spirito e i valori carismatici in una riflessione incarnata nella storia e nella quotidianità.

Del confratello si può dire ch’è morto “d’in piedi” come Don Orione. Un incidente con caduta lo costrinse al ricovero ospedaliero a Buenos Aires, dove si preparò alla chiamata del Signore con piena adesione alla divina volontà, sopraggiunta con qualche complicazione post-operatoria.

I funerali si svolsero il primo giugno, nella Chiesa Santuario dedicata a San Luigi Orione nel Piccolo Cottolengo di Claypole, con concelebrazione presieduta dal Superiore provinciale P. Eduardo Pasteris concelebranti il Vescovo Eparca Mons. Miguel Mykycej, confratelli; presenti amici ed ex allievi, nonché un folto gruppo dal Chaco, oltre che dalle varie case vicine. Ora riposa nel cimitero del Cottolengo in Claypole.

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