Data del decesso: 26 Aprile 1982
Luogo del decesso: Claypole (Argentina)
Luogo di sepoltura:
Fr. PEÑAS Joaquín, da Argusino de Sayago (Spagna), morto a Claypole (Argentina) nel 1982, a 80 anni di età e 40 di Professione.
Da "Atti e comunicazioni della Curia Generale", Maggio - Luglio 1982
Coad. GIOACHINO PEÑAS
da Arguscimo de Sayago (Spagna), morto a Claypole (Argentina) il 26 aprile 1982, a 81 anni di età e 40 di professione.
Spagnolo di nazionalità, era nato il 29 aprile 1901 a Arguscimo de Sayago (Zamora).
Trasferitosi in Argentina, dopo una prima esperienza di vita religiosa presso i Mercedari, dimesso per salute, dovette rassegnarsi a fare l'impiegato presso le ferrovie dello Stato, disimpegnando però i suoi doveri con cristiana esemplarità e zelo, custodendo sempre, grazie a una intensa vita interiore, il segreto progetto di consacrazione a Dio.
La sua entrata da Don Orione ha quasi dello straordinario, certamente del provvidenziale. Gravemente infermo, si rivolge con fede a Maria SS. e guarisce improvvisamente il 14 agosto 1935, proprio alla vigilia dell'Assunta. Il giorno dopo si reca alla S. Messa anche per ringraziamento della segnalata grazia, nella Basilica del SS. Sacramento a Retiro.
La Provvidenza aveva inviato colà propagandisti per il Piccolo Cottolengo argentino di Don Orione. Tale conoscenza impressiona profondamente il pio fratello che da allora anela a farsi orionino.
Incontra Don Orione a Claypole, dopo vari tentativi, proprio il giorno di San Gioachino, suo onomastico, e attratto dalla sua figura, promette esplicitamente di «servir a Dios, cuerpo, alma y corazon », come ci dice in una sua memoria.
Subito accettato, dopo un soggiorno a Lanus, compie a Claypole il suo noviziato sotto la guida di Don Cesare Di Salvatore, professando nel 1942. Il 19 marzo 1947 farà la sua professione perpetua in Claypole.
Sempre addetto ad uffici di assistenza caritativa passerà successivamente in Uruguay, poi di nuovo a Claypole, quindi a Victoria, Tigre, Villa Lugano, Cordoba. Qui quando si costituì il nuovo Piccolo Cottolengo fuori città, rimase a lungo custode responsabile dell'antica sede.
Sempre sereno e affabile con tutti, ricco di vita interiore, resta fra noi esempio di umiltà e fedeltà alla vita religiosa tanto desiderata e così ben vissuta, nell'autentico spirito del Fondatore che ebbe la fortuna di incontrare e avvicinare in. profondità.