Data del decesso: 13 Marzo 1997
Luogo del decesso: Zduńska Wola (Polonia)
Luogo di sepoltura:
Sac. ANTONIEWICZ Stanislaw, da Dusin Poznan (Polonia), morto a Zduńska Wola (Polonia) nel 1997, a 85 anni di età, 57 di Professione e 49 di Sacerdozio.
Da "Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia", Gennaio - Aprile 1997:
Sac. ANTONIEWICZ Stanislaw
da Dusin (Poznan - Polonia), passato al Signore in Zdunska Wola (Polonia) il 13 marzo 1997, a 86 anni di età, 58 di professione religiosa e 50 di sacerdozio.
Attendeva, con dolce pensiero di gratitudine a Dio e alla Congregazione, di poter celebrare, tra qualche mese, il 50° di sua Ordinazione sacerdotale. E il suo pensiero andava con tenera commozione agli anni della sua formazione, che ebbe la ventura di iniziare vivente il Padre fondatore Don Orione.
Di famiglia contadina, aveva 23 anni, quando fu accolto a Zdunska Wola, il 1° settembre 1934, da Don Biagio Marabotto, essendo nato il 7 novembre 1911.
Aveva poi ricevuto il santo abito l’8 ottobre 1937 e, mandato con altro gruppo in Italia, il 20 novembre 1938 a Tortona, dove conobbe il nostro Beato, il venerato Don Sterpi e tutti i maggiori della Congregazione, imparando via via la lingua, facendo il noviziato a Villa Moffa (1938-39) sotto Don Cremaschi e professando la prima volta il 10 dicembre 1939.
Giudicato buono, laborioso, di buona indole e servizievole, compì regolarmente gli studi filosofici a Villa Moffa (1939-41). Fu poi seriamente ammalato di pleurite per due anni (1941-43): tra casa e ospedali, e tra seri pericoli, ne ebbe sino al 1943, quando trascorse un anno a Villa Eremo di Varallo Sesia (Vercelli) come tirocinante e alla ricerca di una guarigione sicura. “Don Orione, nostro Padre - scriveva poi - mi ha tirato su, mentre ero già quasi nella tomba.” Riprese a Tortona lo studio della teologia, iniziato a Rosano nel 1941, frequentando, per le lezioni, il Seminario diocesano. Professò in perpetuo, a Rosano, il 1° aprile 1945, e ricevette il Presbiterato in Tortona, il 29 giugno 1947.
Nel 1947, di ritorno da una visita alla sua terra, avrebbe desiderato andare negli Stati Uniti, tra gli immigrati polacchi, ma, per ragioni burocratiche, non poté, e venne destinato Cappellano sul Monte Soratte a Sant’Oreste (Roma), assistente degli Eremiti della Divina Provvidenza. Passò poi al santuario della Consolata in Messina con l’annesso Istituto, come cappellano (1948-50) ed economo (1950-55), ancora economo a Pescara (1955-57), a Terracina (57-58), e poi aiutante nell’Eremo San Corrado in Noto (Sicilia).
Nel 1960 fa domanda ai Superiori di recarsi in Polonia, tra i suoi compatrioti, mentre viene invitato in Australia dal nostro Don Michalski, quale aiuto nel ministero sacerdotale in favore di polacchi e italiani.
Il 7 marzo 1962 è in Australia, a fianco di Don Michalski, nella città di Strethfield, presso i Fratelli Cristiani d’Irlanda, fondati dal Card. Hlond per l’assistenza agli immigrati: qui faranno le pratiche necessarie per essere accolti nella Archidiocesi di Sydney, a Penrith e a Kingswood.
“Non sono un missionario, qui - scriveva nell’aprile 1964 -, ma uno che cerca d’annaffiare e sostenere la pianta della fede tra gente spaesata, e quindi sfiduciata ed esposta a tanti pericoli. Innestati alla Divina Provvidenza e trattenendoli da ogni cosa sconsiderata: ecco la nostra missione: il vuoto del cuore umano soltanto Dio può riempirlo”. Queste parole sono come il programma sacerdotale di fede e di lavoro, al quale il caro confratello sempre si attenne fedelmente, per tanti anni, sino al 1995, quando l’età e il bisogno di riposo lo riportarono alla gioia della vita comunitaria con i suoi compatrioti, in lieta partecipazione agli ideali santi di Don Orione.