Data del decesso: 19 Gennaio 2005
Luogo del decesso: Messina
Luogo di sepoltura: Reggio Calabria
Sac. MARRA Nicola, da Arasì (Reggio Calabria), morto a Messina nel 2005, a 83 anni d’età, 64 di Professione e 55 di sacerdozio.
Da "Atti e Comunicazione della Curia Generale", n. 216, Gennaio - Aprile 2005:
Sac. Nicola MARRA
Addormentatosi nel Signore il 19 gennaio 2005, presso l’istituto Don Orione di Messina, a 83 anni di età, 64 di Professione religiosa e 51 di sacerdozio. Riposa nel cimitero di Condera a Reggio Calabria.
Sesto figlio della numerosa famiglia di Antonio e di Annunziata Ferrante, vide la luce ad Arasì (Reggio Calabria), il 15 dicembre 1921. Crebbe in un ambiente di dignitosa povertà, di fiducia nella Provvidenza e nella speranza di un avvenire migliore. Dopo le elementari, fu accolto nell’istituto San Prospero di Reggio Calabria da Don Angelo Bartoli, il 7 agosto ’36, che lo mise a fare il portinaio e il commissioniere nella locale tipografia, essendo già grandicello. Nicola, volendo consacrarsi al Signore nel sacerdozio e nel servizio dei poveri, fu inviato a Tortona per gli studi ginnasiali, integrati col lavoro quotidiano nello stile orionino. Nel 1939-40 fece il noviziato a Villa Moffa di Bra (Cuneo) ed ebbe la grazia di assistere e partecipare alle trionfali esequie del Padre Fondatore, che lo confermarono nella “sequela”, malgrado le difficoltà negli studi. Professò la prima volta il 15 agosto 1940, nelle mani di Don Sterpi, succeduto a Don Orione alla guida della Congregazione, consacrandosi in perpetuo il 7 ottobre 1948, a Reggio Calabria. Pur impegnandosi negli studi, tuttavia, si sentiva più portato al lavoro che i superiori gli affidavano per la sua disponibilità e buono spirito di sacrificio. Nel ’42 passò assistente e studente a Sassello (Savona), vivendo le paure e le angosce della guerra, facendo la spola con Villa Moffa per completare la filosofia e il liceo (’42-’47). Accettò con spirito di fede e di obbedienza di prolungare ulteriormente il tirocinio con l’assistenza ai ragazzi di strada nell’istituto di Reggio Calabria (’47-’49). Richiamato a Tortona, poté finalmente dedicarsi con impegno e costanza alla preparazione teologica al sacerdozio cui aspirava (’49-’53), ricevendo nel frattempo i vari ordini sacri, coronati dall’ordinazione sacerdotale per mano di Mons. Egisto Domenico Melchiori, il 29 giugno ’53, nel Santuario Madonna della Guardia in Tortona. Dopo l’ordinazione ebbe l’incarico di assistere e dirigere i ragazzi, gli eremiti del santuario di San Corrado fuori le mura in Noto (Siracusa), fino al ’58, con la parentesi di un anno d’assistenza ai ragazzi dell’istituto di Messina (1955). Fu poi economo al Santuario dell’Incoronata di Foggia, aiutando nel ministero dell’ascolto e della riconciliazione (’58-’70); vicario e cappellano nell’istituto per fanciulli poveri di Terracina (Latina), e dal ’72 all’88 presso il Piccolo Cottolengo di Roma Monteverde, con la parentesi del ’74 al Santuario dell’Incoronata. Dall’88 al ’90 fu vicario e cappellano nella casa per anziani di Casamicciola Terme (Napoli) e in quella per disabili gravi a Floridia (Siracusa), fino al ’93. Dal ’93 fino alla chiamata del Signore aveva la residenza e il suo apostolato nell’istituto e nella parrocchia di Viale San Martino a Messina dove, in questi ultimi anni, fu Padre spirituale, confessore e guida di giovani, anziani e malati, amato e stimato per la sua bontà, semplicità, disponibilità e spirito orionino. Ugualmente Don Nicola è ricordato da quanti lo conobbero, sin da giovane, ubbidiente, pacato, di pietà soda, applicato ai propri doveri, di grande spirito di sacrificio e senso pratico. Offrì la sua disponibilità a partire e lavorare in terra di missione “se i superiori lo ritenessero utile e opportuno”, lieto di sacrificarsi per l’evangelizzazione e la salvezza delle anime, cosciente dei suoi limiti, ma anche dei doni che sempre il Signore elargisce a chi chiama. I funerali si sono svolti nella Parrocchia di S. Maria Consolata a Messina il 20 gennaio 2005 e nel pomeriggio la salma è stata traslata al nostro santuario S. Antonio di Reggio Calabria dove, dopo una liturgia della Parola alla presenza di tanti parenti, amici ed ex allievi, il giorno successivo è stata tumulata nella cappella cimiteriale della Diocesi che ha dato la disponibilità del loculo e dove sono sepolti altri nostri confratelli.
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