Data del decesso: 11 Gennaio 1990
Luogo del decesso: Torino
Luogo di sepoltura:
Sac. BERTOLOTTI Palmo, da Ripaldina di Arena Po (Pavia), passato al Signore in Torino l'11 gennaio 1990, a 79 anni di età, 61 di professione religiosa e 52 di sacerdozio.
Da "Atti e comunicazioni della Curia Generale", Gennaio - Agosto 1990:
Sac. Palmo Bertolotti
da Ripaldina di Arena Po (Pavia), passato al Signore in Torino l'11 gennaio 1990, a 79 anni di età, 61 di professione religiosa e 52 di sacerdozio.
Accolto dallo stesso don Orione nella Casa madre di Tortona (ottobre 1920), Palmo Bertolotti aveva appena dieci anni, essendo nato il 4 febbraio 1910. Iniziato il ginnasio a Tortona, lo completò a Venezia, presso i Padri Cavanis, mentre nell'Istituto Artigianelli San Girolamo Emiliani, gli era direttore don Sterpi, che il 19 marzo 1925 gli aveva dato l'abito sacro. Fatto il noviziato a villa Moffa, pronunciò la prima professione religiosa nelle mani di don Pensa nell'Immacolata 1928; quella perpetua nella festa dell'Assunta del 1934 a Montebello (Pavia). Un'ottima disposizione agli studi gli permise di ottenere a Venezia la licenza ginnasiale (1926) e di fare il liceo dai Cavanis, (1926-29) coronato dalla licenza di maturità classica al Foscarini (1929). Venne quindi subito applicato per il suo tirocinio all'insegnamento nel seminario S. Antonio pro missioni dell'Opera in Voghera (1929-32), nella Casa madre a Tortona e a Villa Moffa. Mentre frequentava la teologia nel seminario vescovile di Tortona, per tre anni frequentò pure l'Università cattolica S. Cuore in Milano per il ramo lettere (1932-35).
Sebbene con problemi di salute, continuò nella Casa madre l'insegnamento ai giovani liceisti e completò la teologia, seguita dalla consacrazione sacerdotale il 6 novembre 1938 in Tortona per le mani di mons. Cribellati, il confratello vescovo di Tropea. Tutta la parte migliore, per condizioni di salute, del suo ministero don Bertolotti la trascorse nella scuola: ottimo insegnante, aveva doti didattiche veramente notevoli, riuscendo a spezzare sapientemente le materie e difficoltà degli alunni, portandoli ad apprendere con facilità e chiarezza materie anche astruse. Fu a Ortonovo (La Spezia) (1938-39), all'Istituto San Filippo di Roma (1939-40), a Varallo Sesia per salute (1941-45), ancora insegnante a Patrica (Frosinone) (1946-50) alla Colonia S. Maria di Monte Mario (1951), a Velletri (1952-56), a Grotte di Castro (Viterbo) (1957-60).
In questi ultimi anni cominciarono a rivelarsi quei disturbi alla vista che poi gli impedirono di applicarsi ulteriormente nella scuola. Passò quindi al secondo periodo distintivo della sua vita, trascorsa sempre a Torino, in aiuto ai confratelli addetti alla Casa dell'Operaio di via Susa (1961-963, alle Vallette (1964-68), corso Principe Oddone, e finalmente nella succursale di via Lagrange, coadiuvando più direttamente il nostro don Pollarolo, lieto di essere utile a chi tanto bene svolgeva e con tanta varietà di iniziative. Sensibilissimo ma non estroverso, don Bertolotti visse nel ritiramento, nell'umile lavoro e soffrì molto, sempre fedelissimo, pur nel silenzioso sacrificio di tante sue doti, al bel proposito fatto nel 1935: «In Congregatione, pro Congregatione, Congregationi totus».