Data del decesso: 26 Dicembre 1991
Luogo del decesso: Roma
Luogo di sepoltura: Carpineto Romano
Sac. MANCINI Antonio, da Carpineto Romano (Roma), morto a Roma nel 1991, a 75 anni di età, 55 di Professione e 48 di Sacerdozio.
Da "Atti e comunicazioni della Curia Generale", Settembre – Dicembre 1991
Sac. MANCINI ANTONIO
da Carpineto Romano (Roma) passato al Signore in Roma il 26 dicembre 1991, a 75 anni di età, 55 di professione religiosa e 49 di sacerdozio.
Rimasto privo di genitori e fratelli, a 12 anni trovò calore di famiglia presso gli zii materni e si sentì attratto al servizio di Dio nella Piccola Opera della Divina Provvidenza, dove venne accolto in Tortona, da Don Sterpi, il 6 maggio 1929, a 13 anni, essendo nato il 10 aprile 1916. Dotato di semplicità, serietà e obbedienza, meritò subito il sacro abito, che indossò il 29 agosto dello stesso anno, per le mani del Beato fondatore Don Orione. Completato il ginnasio tra la Casa Madre di Tortona e il Seminario S. Antonio di Voghera fece il noviziato a Villa Moffa, sotto la guida di Don Cremaschi (1935-36), professando la prima volta il 7 ottobre 1936. Dopo tre anni di liceo, frequentato nel seminario patriarcale di Venezia, con residenza nell'Istituto Artigianelli, fu addetto al tirocinio (ottobre 1938-41) come assistente dei probandi e insegnante nell'Istituto S. Prospero di Reggio Calabria, dopo aver frequentato a Roma gli studi nella Pontificia Università Gregoriana. Qui ritornò nel 1941 sino al 1943, conseguendo la licenza in teologia, e venendo ordinato sacerdote da Mons. Pascucci, in San Marcello al Corso, il 16 maggio dello stesso anno: celebrò la prima Messa in San Pietro, altare della Cattedra. Il carattere affettuoso, accondiscendente, conciliante e pronto al sacrificio gli favorì la via del ministero sacro e l'impegno nell'insegnamento in Case di formazione. Dopo il suo anno di pastorale (1943-44) presso il Castel Butrio di Asti, passò così a San Severino Marche, vicerettore e insegnante nel seminario (1945-47), a Villa Moffa, insegnante al Liceo Filosofico (1947-49), a Buccinigo e a Voghera (1950-61), dove fu anche direttore (1961-64). Fu poi direttore della Colonia S. Antonio per orfanelli e fanciulli poveri a Cuneo (1964-72), viceparroco a San Benedetto in Milano (1972-78). Colpito da un pericoloso infarto, venne destinato al Probandato di Buccinigo (Como), dove trascorse gli ultimi anni in piena disposizione, sempre servizievole, zelante e ricco di entusiasmo e amore alle anime, alle vocazioni, alla Madonna, stimato e venerato dalle popolazioni vicine e dai parroci che coadiuvava. A Tortona, il 29 agosto 1984, aveva pronunciato con tanta consolazione del cuore il voto di speciale fedeltà al Papa nello spirito del Beato Fondatore, al quale, unitamente al venerabile Don Sterpi e al Servo di Dio frate Ave Maria, era legato da profondo affetto e riconoscenza per il bene da essi ricevuto, in parole ed esempi, a conforto della sua vocazione sacerdotale e religiosa. E' mancato all'improvviso, mentre scendeva in metropolitana per recarsi a far visita a suoi parenti, molto compianto da Confratelli e beneficati.