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Ricordiamo Sac CORAZZA Remigio

Qualifica religiosa: Sacerdote
Data del decesso: 21 Febbraio 2020
Luogo del decesso: Araguaína – Tocantins (Brasile)
Luogo di sepoltura: Araguaína – Tocantins (Brasile)

Sac. CORAZZA Remigio è deceduto all’Ospedale di Araguaína – Tocantins (Brasile) il 21 febbraio 2020, a 100 anni d’età, 80 di professione religiosa, 67 di sacerdozio e 63 di missione in Brasile. Apparteneva alla Provincia religiosa “Nossa Senhora de Fátima” (Brasilia).


Annuncio decesso

È morto Don Remigio Corazza

Oggi, 21 febbraio 2020 è deceduto nel nostro ospedale di Araguaina (Brasile) il carissimo Confratello Don Remigio Corazza. Era nato a Arsego PD (Italia) il 05 ottobre 1919, aveva 100 anni di età, 80 di professione religiosa e 67 di sacerdozio. Apparteneva alla Provincia “Nossa Senhora de Fátima” (Brasile Nord).

Era il decano della Congregazione! aveva compiuto nell’ottobre dello scorso anno il secolo di vita.

Entrò in Congregazione nel 1936 al Paterno di Tortona. Finita la sua formazione religioso-sacerdotale, partì missionario per il Brasile il 12 luglio 1953. Qui, a parte un breve periodo passato a Palermo in Sicilia, esercitò tutta la sua vita sacerdotale. Fu sempre impegnato nella pastorale missionaria e parrocchiale. Dapprima a Filadelfia, primo campo missionario, poi ad Araguaína, Goiania, Xambioa e dal 1991 fino all’incontro con il Signore di nuovo ad Araguaína.

  Requiescat in pace!

“I Figli della Divina Provvidenza esprimono la loro comunione anche suffragando generosamente i confratelli defunti. Ricevuta notizia della morte di un confratello, le comunità si raccolgono in preghiera per lui. Lo ricordano nella santa Messa e recitano per lui, per tre giorni, il santo rosario.  In suffragio di lui ogni casa della Congregazione cura la celebrazione di una santa Messa, cui assiste possibilmente la comunità”. (Norme 41)

Il 20 novembre 1938, Don Orione scrive a Don Cremaschi, in merito a Corazza Remigio:

«Caro Don Cremaschi,
la grazia di Dio e la sua pace siano sempre con noi!
Chiamerai Corazza Remigio e gli notificherai che egli da oggi è accettato quale studente non più quale Coadiutore: ne ringrazi la Madonna SS, e il suo Noviziato sia quale studente-Chierico. Metterà la veste nella festa dell’Immacolata, - se continua, come spero, a diportarsi bene».


Da "Atti e Comunicazioni della Curia Generale", n. 259, Gennaio - Aprile 2020:

Sac. Remigio CORAZZA
Deceduto all’Ospedale di Araguaína – Tocantins (Brasile) il 21 febbraio 2020, a 100 anni d’età, 80 di professione religiosa, 67 di sacerdozio e 63 di missione in Brasile. Apparteneva alla Provincia religiosa “Nossa Senhora de Fátima” (Brasilia).

Padre Remigio era il decano della Congregazione, avendo compiuto nell’ottobre dello scorso anno il secolo di vita. Era nato il 6 ottobre 1919 ad Arsego di San Giorgio delle Pertiche (Padova), penultimo di 15 figli di Gregorio e di Amabile Marin; famiglia contadina, poveri ma laboriosi e pieni di fede nella Provvidenza. Aveva una sorella suora in Belgio. Per le difficili condizioni sociali di allora, dopo le classi elementari, il lavoro dei campi e di casa alleviati dalla frequenza religiosa in parrocchia, fece domanda di entrare nella giovane Opera di Don Orione aiutato dal Parroco e dall’esempio del chierico conterraneo Mario Azzalin. Fu accolto il 19 settembre 1936 da Don Sterpi al “Paterno” di Tortona in un primo tempo come Fratello e inviato probando a Roma –Sette Sale come portinaio, comissioniere e studente privato. Avendo sempre avuto forte la volontà di essere sacerdote e missionario, prima del noviziato, nel 1938 scrisse a Don Orione manifestandogli il suo stato d’animo. Il Fondatore, in una nota del 20 novembre 1938 a Don Giulio Cremaschi Maestro dei novizi a Villa Moffa, così gli scrive: “Chiamerai Corazza Remigio, e gli notificherai che egli da oggi è accettato quale studente non più quale Coadiutore: ne ringrazi la Madonna SS., e il suo noviziato sia quale studente – Chierico.”. Iniziato il noviziato con la vestizione dell’abito religioso nella festa dell’Immacolata 1938, lo concluse professando i primi voti il 10 dicembre 1939, nelle mani di Don Orione, da poco rientrato dal Sud America, a Villa Moffa di Bra (Cuneo). A causa della guerra allora in corso, compì gli studi ginnasiali tra Tortona e Sassello (Savona), seguiti dal liceo filosofico al “San Tommaso” di Bra – Cuneo (1940-46), emettendo nel frattempo la professione perpetua nelle mani di Don Carlo Pensa (11 ottobre 1945). Passato all’Istituto “Manin” di Venezia, dal 1946 al 49 svolse il tirocinio nell’assistenza agli orfani, frequentando il primo anno di teologia al “Patriarcale Seminario della Salute”; completando poi la preparazione teologica-ecclesiale nel nuovo Teologico Orionino di Tortona (Alessandria) con la ricezione del Diaconato (7 giugno 1952) e il 29 dello stesso mese dell’ordine sacerdotale dal Vescovo locale (1949-52). Dopo l’anno di pastorale a Costigliole d’Asti e le pratiche per l’espatrio, il 12 luglio 1953 partì per la Missione dell’antico Goias – oggi Stato del Tocantins – nel nord del Brasile. Qui, Padre Remigio dedicò la sua vita sacerdotale, religiosa e carismatica al bene della locale popolazione, lavorando per l’elevazione religiosa, sociale e civile per ben 66 anni, (ad eccezione di un triennio (1958-61) trascorso a Palermo e Messina (Italia) per recuperare le forze fisiche spirituali), lasciando in loro un buon ricordo del lavoro svolto con semplicità, umanità e gratuità. Il suo apostolato sacerdotale e missionario iniziò ad Araguaína con la direzione della parrocchia di Filadelfia (1953-58) il cui grande lavoro e fatica lo costrinse alla sosta di recupero in Patria; tornato in Brasile nel marzo 1963, fu destinato parroco al “Sacro Cuore” di Araguaína (1963- 68); ebbe poi la direzione del Collegio “Santa Cruz” (1968-75); qui, nel 1971, a Goiânia ottenne il diploma di educazione morale e civica; passato a Goiânia, fu direttore, economo e Parroco della nuova parrocchia “San Paolo Apostolo” fino al 1989. Trasferito ad Araguaína, fu consigliere e parroco a Xambioà (1989-91), al “Sacro Cuore” di Araguaína (1991-95) e dal 1996 al 2003 ebbe la direzione della “Casa de Caridade” comprendente l’Ospedale – Maternità, aiutando nel ministero parrocchiale. Dal 2004 risiedeva nella comunità del “Sacro Cuore”, consigliere e vicario parrocchiale, dedicandosi all’ascolto, alla riconciliazione e all’aiuto dei malati e bisognosi, fino alla chiamata del Signore. Nel 2002 dall’Associazione “Padovani nel Mondo” gli fu conferita la medaglia d’oro e relativo attestato di benemerenza con la seguente motivazione: “Missionario della Congregazione di Don Orione, in Brasile dal 1953, operò ed opera tuttora tra le impenetrabili e sterminate foreste dell Amazzonia nella regione del Tocantins, dove ha realizzato edifici scolastici, strutture sanitarie, e centri sociali, dedicandosi in particolare al riscatto culturale, civile ed economico delle popolazioni indigene.” Lo ricordano anche per il suo forte interessamento per la lotta all’epidemia del “Penfico” scoperta e debellata nei pressi della “Mangueiras”, vicino al Collegio Santa Cruz e alla costruzione dell’Ospedale divenuto necessario alla città, méta di poveri ed emigranti dalle zone limitrofe, ed ora Ospedale stimato e ben frequentato per i suoi servizi ai meno abbienti e bisognosi. Il commiato funebre si svolse nel santuario “Sagrado Coração de Jesús” in Araguaína (Tocantins), dove Padre Remigio visse intensamente gli ultimi anni di vita e di ministero, con successiva sepoltura nel cimitero cittadino.

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