Sito ufficiale della Piccola Opera della Divina Provvidenza

Ricordiamo Sac. Enrico Lorenzo CASOLARI

Qualifica religiosa: Sacerdote
Data del decesso: 13 Dicembre 2020
Luogo del decesso: Roma
Luogo di sepoltura:

Sac. Enrico Lorenzo CASOLARI, da Prignano (Modena), morto a Roma nel 2020, a 84 anni di età, 64 di professione e 54 di sacerdozio. Apparteneva alla Provincia “Madre della Divina Provvidenza” (Italia).


Da "Atti e Comunicazione della Curia Generale", n. 260-261, Maggio - Dicembre 2020

Sac. Enrico CASOLARI
Deceduto nella Clinica Columbus a Roma (Italia) il 13 dicembre 2020, a 84 anni di età, 64 di professione e 54 di sacerdozio. Apparteneva alla Provincia “Madre della Divina Provvidenza” (Italia)

La mattina del 13 dicembre 2020, dopo alcune settimane dal suo ricovero nella clinica Columbus di Roma, don Enrico Casolari ha chiuso gli occhi alla terra per riaprirli al Cielo. Il Covid-19 era giunto ad aggravare le sue condizioni di salute già molto precarie. Proprio lui, che sapeva essere vicino alle persone con tanta delicatezza e discrezione, negli ultimi momenti non ha potuto avere nessuna persona vicina. Ma sicuramente lì c'era il Signore, che nella sua umiltà e semplicità, ha sempre amato, servito e testimoniato. Don Enrico Casolari era nato il 10 agosto 1936 a Prignano (Modena) da Mauro e Giuseppina Rinverdi; Primo di quattro fratelli, fu battezzato il 12 Agosto 1936 e cresimato il primo Settembre 1945. Dopo aver frequentato le scuole elementari al paese natìo, a 13 anni entrò in Congregazione a Finale Emilia (Modena). Frequentò il Ginnasio a Sassello e nel 1955-56 fu novizio a Villa Moffa, dove poi frequentò il triennio liceale. Fece quindi il Tirocinio a Dicastillo (Navarra, Spagna) nel 1960-62. Al termine degli studi di Teologia a Tortona, emise la Professione Perpetua il 12 settembre 1963 a Varallo Sesia, fu ordinato diacono il 18 dicembre 1965 a Tortona presso il Santuario della Madonna della Guardia e ricevette l’ordinazione presbiterale a Torre Maina (Modena) il 28 Giugno 1966. Frequentato l’anno di pastorale risiedendo a Roma Sette Sale, per un anno fu con i seminaristi a Selargius e poi vicario della parrocchia San Benedetto di Genova per due anni. Trasferito in Sardegna, fu per 26 anni, dal 1970 al 1996, alla parrocchia di Carbonia, prima come vicario parrocchiale, poi come direttore e parroco. Durante il suo ministero pastorale tanti hanno avuto modo di apprezzarne la grande fede di cui è stato un indimenticabile testimone; padre e amico per tanti, era sempre pronto ad una parola di conforto e incoraggiamento. Il suo ricordo resta indelebile in quanti hanno avuto modo di condividere con lui il servizio in parrocchia e in diocesi, ma anche all’interno degli Scout e dell’Azione Cattolica, oltre che tra gli alunni delle scuole superiori a cui insegnava religione. Dopo una breve esperienza a Bologna con il ruolo di Vicario parrocchiale, dal 1997 al 2009 la Provvidenza lo ha chiamato in Curia generale, come addetto all’Archivio. Anche qui è ricordato come religioso fedele e laborioso; sacerdote zelante specialmente nel mantenere l’assistenza spirituale delle Suore della Curia generalizia, come Cappellano. Svolse il ruolo di archivista con impegno e competenza, innamorandosi sempre più della figura di don Orione e cercando di favorirne la conoscenza. Il 15 settembre 2009 giunse alla comunità del Noviziato di Velletri come padre spirituale, prestandosi anche a vari servizi nella gestione della casa e come cappellano delle suore di Santa Marta. Nel 2018, avendo bisogno di particolare aiuto per la sua salute, fu destinato al Centro Don Orione di Monte Mario. Infermo, ma sempre sorridente e grato per ogni visita, continuava ancora a leggere e studiare, sempre particolarmente interessato a quanto riguardava Don Orione, la sua vita e il suo pensiero. Ebbe a cuore in particolare, come un padre comprensivo e sempre disponibile, le Consacrate dell’Istituto Secolare Orionino, del quale dal 1998 al 2018 fu assistente spirituale per l’Italia, con visite anche in Polonia e America Latina. «Don Enrico è stato nostro assistente spirituale, ma anche padre, madre, fratello, amico: “uno di noi”. Lascia testimonianze di umiltà e di accoglienza: discreto e attento a non ferire nell'educarci nel cammino di perfezione. Grazie Don Enrico per la tua preziosità, per quanto ci hai stimato e per avere creduto profondamente nella nostra vocazione e missione nella Chiesa» (Anna Rita Orrù, responsabile generale dell’ISO). Don Enrico Casolari, che ai più passava quasi inosservato, tanto era discreto e schivo, era persona di buona cultura, aggiornato, attento alla vita e ai documenti della Chiesa, amava e si interessava delle persone che il Signore gli metteva sulla strada. È stato una persona saggia, che sapeva fare delle esperienze vissute uno stimolo per sostenere e incoraggiare chiunque gli stesse vicino e offrire una parola buona nelle varie situazioni da affrontare. Un orionino vero, innamorato del nostro fondatore, che conosceva bene e cercava di far conoscere e apprezzare ai seminaristi, alle consacrate, ma anche ai laici che frequentano le nostre case. Un uomo buono, sempre sorridente e comprensivo, che ispirava fiducia e serenità a chiunque lo incontrasse. Saggezza, orioninità e bontà: doni che non si improvvisano, ma sono frutto di esercizio costante, di preghiera fervorosa, di disponibilità piena.

Galleria fotografica

© Le immagini potrebbero essere soggette a copyright