Data del decesso: 16 Dicembre 2020
Luogo del decesso:
Luogo di sepoltura:
Sac. Gianni COLASUONO Deceduto a Roma il 16 Dicembre 2020 a 71 anni di età, 54 di professione e 43 di sacerdozio. Apparteneva alla Provincia religiosa “Madre della Divina Provvidenza” (Roma) Don Gianni nasce il 5/08/1949 a Maschito (PZ) da Francesco e Antonia Cuviello in una famiglia numerosa: cinque fratelli e tre sorelle. Riceve il Battesimo il 7 agosto dello stesso anno. Dopo aver frequentato le scuole elementari in paese, su presentazione del vecchio parroco mons. Luigi Ferrara, che lo ha avuto come fedele e pio chierichetto, entra in Congregazione il 29/09/1960 presso il seminario del Santuario dell’Incoronata di Foggia dove frequenta le scuole medie. Si reca poi all’istituto Santa Maria di Roma per il biennio ginnasiale. Si trasferisce in seguito a Villa Moffa di Bra per il Noviziato (1965-66) e per il Liceo (1966-1969). Terminati gli studi superiori viene inviato ad Avezzano per il tirocinio (1969-1971). La relazione del direttore don Masé così riferisce: “continua a dimostrare intelligenza, vita di pietà, esemplare, fraterna cordialità con tutti, generosità nel lavoro. Su quest’ultimo punto è parso eccellente: mai abbia rifiutato di prestarsi a qualsiasi servizio utile richiestogli”. Terminati gli studi presso il Teologico di Roma (1971-76) fu ordinato diacono dal card. Paupini il 3 aprile 1976 presso la parrocchia “Mater Dei” di Roma e sacerdote il 18 dicembre 1976 nel santuario Madre di Dio Incoronata dal vescovo di Foggia, mons. Lenotti. Nella domanda di ammissione al presbiterato scrive: “Nonostante la forte trepidazione, non posso però nascondere anche una grande gioia, sincera e profonda, di fronte al passo che sto per fare. Sono ben contento di spendere tutta la vita che mi resta, lavorando per la Chiesa nella nostra Congregazione, vivendo il mio sacerdozio alla luce del nostro Padre Fondatore, che seppe essere per quanti lo avvicinarono un alter Christus”. Nei primi anni di sacerdozio la Provvidenza lo ha chiamato a svolgere il ruolo di vocazionista ed educatore all’Incoronata (1976-1978; 1979-1982), al Santa Maria di Roma (1978-1979) e di animatore al Teologico di Roma (1982-1985). Avendo saputo che il card. Casaroli chiese al Superiore generale don Terzi di inviare alcuni confratelli per il ministero della Confessione presso il santuario di Pompei, don Gianni diede la sua piena e generosa disponibilità: “Accogliendo con intima gioia il desiderio espresso dal Santo Padre, presento umilmente la mia totale disponibilità a questo servizio prettamente sacerdotale, rivelatosi per me ricchissima fonte di luce e di sapienza, scuola di esperienza ed umiltà, motivo sempre di profondissima gioia”. Difatti fu inviato presso il santuario della Madonna del Rosario di Pompei in due tempi (1985-1988 e 2000-2007). Si può ben dire che la sua vita sacerdotale d’ora in poi sarà contrassegnata dal servizio ai Santuari, di cui in tanti ricordano lo zelo nella predicazione e nel prolungato servizio in confessionale: dopo Pompei è stato in più tappe presso il Santuario della Madonna della Guardia di Tortona (1988-1990; 2012-2015) e presso il Santuario Incoronata di Foggia (1990-1993; 2007-2011; 2015-2018). Dal 1996 al 1999 è stato anche rettore del santuario di Santa Rosalia a Palermo. Fu costretto a lasciare, anche in forma di protesta, poiché da oltre due anni il santuario era isolato per la non percorribilità delle due strade che salgono al Monte Pellegrino. Le altre significative esperienze, seppur brevi, sono state nelle parrocchie di Roma Ognissanti (1993-1996) e di Anzio (1999-2000; 2011-2012). Dovunque è stato ha portato il carisma della spiritualità, manifestatosi con il ruolo di ricercato padre spirituale di tanti laici, suore e sacerdoti. Nel 2018 viene trasferito a Roma Monte Mario a causa della situazione fisica divenuta sempre più precaria. Qui ha sperimentato la cura attenta e sollecita del personale sanitario e la vicinanza premurosa dei confratelli. Ha chiuso la sua esistenza terrena il 16 dicembre intorno alle ore 19 presso l’ospedale Columbus di Roma, dove era ricoverato da alcuni giorni a causa del Covid 19. Il rito delle Esequie è stato presieduto dal Superiore generale il 18 dicembre alle ore 11.30 a Roma presso la Parrocchia “Mater Dei”. Il giorno seguente la salma è stata tumulata nel cimitero comunale di Maschito (PZ), suo paese natìo. Durante i funerali una consorella dopo aver ringraziato Dio per il tanto bene fatto con la predicazione e la guida spirituale verso tante sorelle citò una sua espressione che sintetizza molto bene la sua vita: voglio che la gente mi ricordi come un prete felice e realizzato. Ringraziamo il Signore per averci donato don Gianni e per il bene profuso nei molti anni di servizio nella nostra Famiglia religiosa. Il Signore gli conceda il premio promesso ai suoi servi fedeli. Sac. COLASUONO Giovanni.