Sito ufficiale della Piccola Opera della Divina Provvidenza

News

15 Giugno 2024

Polonia: Il punto con il nuovo Provinciale, don Sylwester Sowizdrzał - VIDEO

Il neo Direttore della Provincia “Madonna di Częstochowa” parla della situazione attuale della Provincia e sulle prospettive del lavoro da portare avanti.

image

Don Sylwester J. Sowizdrzał è stato recentemente nominato superiore della Provincia “Madonna di Częstochowa”, con sede a Varsavia e che comprende la Polonia e la Bielorussia. Con il resto del consiglio entrerà ufficialmente in carica il prossimo 29 giugno, ma ha già le idee chiare sulla situazione attuale della Provincia e sulle prospettive del lavoro da portare avanti.

"In Polonia - spiega don Sowizdrzał - stiamo vivendo una fase inedita, perché religiosamente stiamo recuperando il clima religioso pre-covid. La pandemia ha cambiato molto il paese e la mentalità delle persone, molte di esse sono venute meno con la loro fede, quindi adesso occorre rianimare tutto il paese da questo punto di vista. Stiamo poi vivendo ancora l'emergenza della guerra in Ucraina, con le nostre opere che si sono prestate molto per aiutare e dare ospitalità agli sfollati, a chi cercava una casa, soprattutto donne con bambini. In totale nelle nostre case sono state ospitate circa 500 persone, ma forse ora, nei prossimi mesi estivi, qualcosa cambierà, perché molte persone torneranno in Ucraina e quindi ci sarà un altro tipo di relazione da portare avanti, dovremo aiutarle a sistemarsi di nuovo a casa loro, quindi avremo nuove sfide in questo senso. In questo momento stiamo anche portando avanti delle attività dovuta agli adeguamenti ecologici che stanno interessando le opere della nostra provincia così come tutto il Paese, che ormai è da 20 anni nella comunità europea. Vanno avanti poi molto bene le parrocchie che abbiamo e i santuari, ma dobbiamo affrontare la diminuzione delle vocazioni, come vediamo dalla nostra casa di formazione. È una cosa che non si avverte ancora molto nella pastorale, ma presto lo sarà, quindi dovremo rivedere e riorganizzare il nostro lavoro”.

 

La Provincia polacca quindi prosegue il proprio impegno in tante opere di carità, come case per anziani, residenze assistite e tante altre. Ci sono anche case per i senzatetto, ma, come evidenzia don Sowizdrzał, “in questo ambito vediamo che lo Stato vuole provvedere da solo a queste attività, quindi stiamo diminuendo il nostro impegno. Un’attività molto importante poi è la nostra casa per malati terminali a Wołomin, che a breve verrà finalmente ampliata. In questo momento serve soprattutto per gli adulti, ma è in dirittura d'arrivo una nuova struttura, accanto a quella già esistente, che servirà invece per i bambini malati di tumore. C'è molto bisogno di questa casa perché in tutta la Polonia ce n'è una sola per i più piccoli. È una novità quindi molto attesa, che speriamo di aprire tra poco e anzi, faccio un piccolo appello a chi volesse aiutarci, perché la crisi dovuta alla pandemia ha ridotto un po' i nostri fondi, quindi è vero che non manca molto, ma un ulteriore aiuto ci permetterebbe di terminare questo grande servizio”. Un’altra attività molto importante è quella legata alla Scala di Giacobbe: “Questa – racconta il nuovo superiore provinciale – è un’iniziativa molto interessante, con ben 60 anni di storia alle spalle, perché è stata avviata da don Mario Zanatta che venne in Polonia nel 1935 e avviò questa bella opera sul finire degli anni ’50. Oggi di per sé non funziona in modo stabile in una casa, ma si appoggia su una nostra casa che si trova a Brańszczyk, a nord di Varsavia, dove nei mesi estivi convivono volontari, generalmente giovani, e persone malate, tutti provenienti da diverse parti del Paese. È un'attività che mette in comunicazione giovani e anziani, c'è quindi un bello scambio di servizi ed esperienze. L'attività poi si è diffusa e durante l'anno a Varsavia chi partecipa d'estate alle attività si incontra per proseguire il rapporto”.

Don Sowizdrzał sa già quali saranno le principali sfide che attendono lui e il Consiglio per il triennio che sta per aprirsi: “Certamente dovrà avvenire un ridimensionamento delle nostre opere, per adeguarci al numero di religiosi che abbiamo. Lavoreremo quindi molto di più con i laici, come già facciamo in molte esperienze. Siamo molto contenti di quello che è stato fatto fin qui, ma c'è ancora un grande campo di lavoro per il Movimento Laicale Orionino, che in Polonia è attivo già da 30 anni. La trasmissione quindi del carisma di don Orione ai laici comincia a portare bei frutti, e questo ci coinvolge anche col tema della sinodalità, lanciato da Papa Francesco, ripreso dal Concilio Vaticano II. In questo senso vedo che anche le nostre case di carità dovrebbero diventare un po' come delle parrocchie, perché lì c'è tanto campo per evangelizzare, far arrivare messaggi più profondi sia gli ospiti che a chi li viene a trovare. Da quando la Polonia è entrata nell’Unione Europea avvertiamo che ha cominciato a sperimentare un benessere, soprattutto materiale, che chiude un po' alla dimensione spirituale, per cui ci sarà bisogno di un rilancio da questo punto di vista, sia al livello delle nostre case che di tutto il Paese”.