Sono stati invitati a intervenire sul tema “Aspetti profetici della persona e del magistero di Papa Francesco per rinnovare la fede in Cristo, l’amore alla Chiesa e il servizio ai poveri” i Cardinali Reina e Baggio che nella giornata di ieri hanno offerto il loro contributo al Convegno internazionale dei Gruppi di Studi Orionini che si sta svolgendo a Roma.
Nella mattina è intervenuto il Card. Baldassare Reina, Vicario generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, che nella sua riflessione sugli aspetti profetici del magistero di Papa Francesco ha evidenziato il suo impegno per la fede, l’amore alla Chiesa e il servizio ai poveri. Ha condiviso un ricordo personale del Papa, sottolineando la sua umanità, il suo umorismo e la sua attenzione diretta ai più bisognosi.
Nella sua analisi, il Card. Reina ha identificato sei elementi chiave del pontificato di Francesco:
- Il primato dell’evangelizzazione, con una Chiesa missionaria che pone al centro il Vangelo.
- La misericordia, riscoperta come cuore della fede cristiana, culminata nel Giubileo straordinario.
- l’attenzione ai poveri, non solo un atteggiamento personale ma un'espressione concreta della misericordia.
- La fraternità, che supera i confini religiosi e sociali, ispirata da San Francesco d’Assisi.
- La sinodalità, intesa come ascolto reciproco, superando la mentalità clerico-centrica.
- la cura del creato, con la consapevolezza che i problemi ambientali influenzano pace e giustizia.
Il cardinale ha concluso il suo intervento sottolineando che il pontificato di Francesco ha avuto una visione profetica, mettendola in pratica con coraggio e sofferenza, e ora spetta alla Chiesa proseguire questo cammino con Papa Leone XIV.
Nel pomeriggio ha preso parte al Convegno anche il Card. Fabio Baggio, Sottosegretario del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, portando la sua riflessione sugli aspetti profetici del papato di Francesco.
Il Card. Baggio ha parlato dell’importanza del magistero di Papa Francesco, in particolare per le congregazioni e la centralità dell’evangelizzazione. Ha ricordato come il Papa abbia chiesto al Dicastero, fondato nel 2016, di assistere le Chiese locali nelle loro sfide e dare loro le risposte più corrette. “Per questo abbiamo sempre considerato le congregazioni ritenendole partner del nostro Dicastero, insieme a tutti i Vescovi delle diocesi del mondo e tutte le associazioni cattoliche”.
Un tema centrale della sua riflessione è stato quello delle migrazioni. Secondo il cardinale, la mobilità umana è una realtà storica inevitabile, che continuerà a crescere. Papa Francesco ha colto questo fenomeno come un segno del tempo, invitando la Chiesa a una responsabilità globale, con il verbo “accompagnare” come chiave della missione.
Ha poi collegato le intuizioni di Papa Francesco al Concilio Vaticano II, sottolineando che la Chiesa partecipa alla funzione profetica di Cristo attraverso una testimonianza cristocentrica. Il cammino sinodale avviato dal Papa rappresenta il modo di essere Chiesa oggi: camminare insieme e ascoltarsi nello spirito.
Infine, ha evidenziato il valore dei gesti profetici di Francesco, come il contrasto alla cultura dello scarto con la cultura dell’incontro, basata sui principi della parabola del Buon Samaritano: riconoscere, avere compassione, farsi prossimo e prendersi cura. Solo superando paure e attraversando frontiere si può costruire un futuro comune, dove nessuno viene lasciato indietro. Il cardinale ha concluso sottolineando che il Giubileo della Speranza deve essere vissuto con questa consapevolezza.
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