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6 Dicembre 2024

Marocco: Don Orione a Casablanca

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44, Boulevard Abdelmoumen: è il civico della Église Christ Roi, Chiesa di Cristo Re, a Casablanca-Marocco, dove Domenica 1° dicembre dopo quasi 5 anni, si sono riprese le celebrazioni eucaristiche domenicali per le comunità italiana e anglofona.

Vicissitudini varie avevano portato alla chiusura della Chiesa, edificata negli anni 60 dalla generosa comunità degli emigrati italiani, insieme ad una casa di riposo e alla canonica, oltre alle aule per l'asilo nel seminterrato della Chiesa.

Tanti italiani, maggioritariamente siciliani hanno frequentato questa Chiesa, segno di fede e di aggregazione, dove officiavano sacerdoti inviati dalla Conferenza episcopale italiana per occuparsi appunto della comunità italiana: la cosiddetta Missione cattolica degli italiani. Con l'indipendenza del Marocco e con il timore che la chiesa diventasse una moschea, gli italiani hanno donato lo stabile allo Stato italiano che ne è divenuto proprietario, mentre i sacerdoti italiani continuavano a celebrare ed amministrare i sacramenti fino a qualche anno fa, in seguito al mancato invio di missionari da parte della Migrantes (CEI) e il mancato accordo tra la diocesi di Rabat ed il consolato d'Italia a Casablanca.

Grazie al paziente lavoro di "cucitura" e pacificazione da parte dell'orionino mons. Giovanni d'Ercole, nonché dalla sentita necessità di offrire una Santa Messa la domenica pomeriggio per tutti i cristiani di Casablanca che si è arrivato al rinnovo della collaborazione ed intesa tra lo Stato italiano e la Diocesi di Rabat. Alla presenza e con la presidenza eucaristica del cardinale Cristobal Romero Lopez, di mons. Giovanni d'Ercole, del parroco di Casablanca padre André, dei tre religiosi orionini, i padri Claude, Anthyme e Riccardo e di altri sacerdoti concelebranti, del console d'Italia Livio Spadavecchia e della delegazione consolare, di numerosissimi fedeli italiani, filippini, subsahariani etc, si è vissuta questa celebrazione, prima domenica d'Avvento, dal sapore di Pentecoste. Canti e preghiere in più lingue, nello stesso posto, in una sinfonia di cuori e di Spirito.

 "Un cuore senza confini": il sogno missionario di Don Orione rivive in Marocco. L'Italiano, l'inglese, il francese, lo spagnolo, e l'arabo si sono uditi risuonare tra la fede e la gioia, la speranza nell'avvenire e la consapevolezza di essere fratelli e figli dello stesso Padre in Cristo Gesù. «Un vero miracolo al giorno d'oggi» secondo l’arcivescovo di Rabat...

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