Sito ufficiale della Piccola Opera della Divina Provvidenza

News

28 Febbraio 2025

A Roma l'incontro del Consiglio Generale con l'equipe di gestione della Provincia italiana

image

Nella mattinata del 27 febbraio il Consiglio Generale al completo ha incontrato l’equipe di gestione provinciale della Provincia Religiosa Madre della Divina Provvidenza. L’intento esplicito era quello di creare un momento di apprendimento reciproco: da parte del Consiglio Generale, conoscere più da vicino che cosa vuol dire, per un Superiore Religioso, farsi affiancare da un’equipe di laici, condividendo non solo i valori del carisma, ma anche obiettivi di impresa, alla luce dei valori stessi; per l’equipe di gestione, allargare i propri orizzonti, riuscendo a inserire la propria azione dentro ad una più ampia visione di Chiesa, di mondo e di Congregazione.

Il confronto è stato ricco, serrato e coinvolgente, animato dal desiderio di tutti di non perdere nemmeno un minuto di questa straordinaria opportunità. Molte delle parole scambiate rimarranno nell’intimità di questo fecondo scambio…. qui basti dire che il dialogo è stato animato da temi profondi, che riguardano il futuro della Congregazione, in Italia e non solo: il ruolo rinnovato dei religiosi come figure paterne e generative; il ruolo dei laici non come semplice “catena di trasmissione”, o peggio “tecnici gestori”, ma fratelli con i quali la famiglia religiosa decide di condividere il dono del carisma; i modelli organizzativi di cui le Province Religiose possono dotarsi per non rischiare che il proprio patrimonio (il carisma) non venga dilapidato in forme di autoreferenzialità e di frammentazione; soprattutto, infine, gli spazi che si aprono per una rinnovata testimonianza di carità operosa, in una visione che accomuni opere di carità e parrocchie, all’insegna di un unico movente apostolico.

Del resto, l’incontro è iniziato con il richiamo del Papa alla spiritualità del ricominciare: figli di un Fondatore che scriveva spesso l’adagio “nunc incipio”, siamo pronti, religiosi e laici, a raccogliere questa sfida, vincendo la rassegnazione e giocando le nostre vite per l’impresa di portare Gesù al popolo, mediante forme sempre nuove di carità, mosse da preghiera e riflessione.