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6 Marzo 2024

10 marzo 2024 - Giornata Missionaria Orionina

"Cuori ardenti, piedi in cammino". La Famiglia Orionina in missione, Anno Mariano Orionino, Anno della Preghiera.

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Si avvicina la data della Giornata Missionaria Orionina. Infatti, la domenica più vicina al 12 marzo, dies natalis del Fondatore, è la data fissata per la questa Giornata, che quest’anno è il 10 marzo, e «siamo tutti chiamati a viverla anche con i diversi componenti della nostra ricca Famiglia Carismatica nelle nostre diverse realtà. Comunque, questa data rimane indicativa, poiché per specifiche ragioni, ogni Provincia può scegliere un’altra data», ricordano P. Pierre Kouassi e Sr. Maria Irma Rabasa, Consiglieri generali incaricati delle Missioni.

Gli obiettivi di questa Giornata sono:

  • Ravvivare in tutti noi orionini l’ardore missionario del nostro Fondatore;
  • Far conoscere e diffondere le missioni orionine e i loro progetti;
  • Sostenere con gesti concreti di solidarietà le nostre missioni.

Tema: "Cuori ardenti, piedi in cammino, la Famiglia orionina in missione"

Il tema di questa Giornata Missionaria prende spunto da quello della Giornata Missionaria Mondiale 2023, proposta da Papa Francesco, bassato sul brano evangelico dei discepoli di Emmaus (Luca 24,13-35): «Cuori ardenti, piedi in cammino». Meditando sul brano, il Papa dice: “Quei due discepoli erano confusi e delusi, ma l’incontro con Cristo nella Parola e nel Pane spezzato accese in loro l’entusiasmo per rimettersi in cammino verso Gerusalemme e annunciare che il Signore era veramente risorto. Nel racconto evangelico, cogliamo la trasformazione dei discepoli da alcune immagini suggestive: cuori ardenti per le Scritture spiegate da Gesù, occhi aperti nel riconoscerlo e, come culmine, piedi in cammino. Meditando su questi tre aspetti, che delineano l’itinerario dei discepoli missionari, possiamo rinnovare il nostro zelo per l’evangelizzazione nel mondo odierno”.

«Questi tre atteggiamenti che il Papa ci propone: “cuori ardenti, occhi aperti e piedi in camino” – evidenziano P. Kouassi e Suor Rabasa -  li traviamo in San Luigi Orione, e sull’esempio di nostro fondatore, possiamo farli nostri por continuare la missione di annunciare il Regno attraverso un amore ardente a Gesù e gli occhi aperti ai bisogni dei nostri fratelli; essendo sempre in camino verso gli altri, senza rimanere chiusi o fermi in noi stessi».

«Questo atteggiamento – aggiungono i due Consiglieri - lo troviamo, prima di tutto, in Maria Santissima nostra Madre e Fondatrice, in questo anno che come orionini consacriamo a Lei, con il più significativo di tutti i titoli: “Mater Dei”. Maria conservando tutto nel suo cuore, pieno di amore a Dio, si fa madre dell’umanità. Anche questo anno che il Papa ci chiede sia l’Anno della Preghiera: "fin da ora mi rallegra pensare che si potrà dedicare l’anno precedente l’evento giubilare, il 2024, a una grande “sinfonia” di preghiera. Anzitutto per recuperare il desiderio di stare alla presenza del Signore, ascoltarlo e adorarlo. Che il nostro cuore brami sempre la compagnia di Gesù, sospirando l’ardente richiesta dei due discepoli di Emmaus, soprattutto quando si fa sera: “Resta con noi, Signore!” (cfr Lc 24,29)”».

Ancora ci dice il Papa: "Non si può incontrare davvero Gesù risorto senza essere infiammati dal desiderio di dirlo a tutti". P. Kouassi e Suor Rabasa  invitano qui ni a chiedere  a Maria, così come ha fatto don Orione, «di darci: “un animo grande, un cuore grande e magnanimo…” perché “tutta la nostra vita sia sacra a dare Cristo al popolo e il popolo alla Chiesa di Cristo; arda e splenda di Cristo: e in Cristo si consumi, in una luminosa evangelizzazione dei poveri”» .

In questa giornata la partecipazione di tutti i componenti della Famiglia carismatica e l’animazione spirituale è di grande importanza. Ci dice ancora il Papa: “un semplice spezzare il pane materiale con gli affamati nel nome di Cristo è già un atto cristiano missionario. Tanto più lo spezzare il Pane eucaristico che è Cristo stesso è l’azione missionaria per eccellenza, perché l’Eucaristia è fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa”.