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3 Maggio 2024

Roma: Nel 1944 il voto della città a Maria «Salus Populi Romani»

Il prossimo 1° giugno 2024, presso il Centro Don Orione di Roma - Monte Mario, ai piedi della "Madonnina", si svolgerà una solenne commemorazione per celebrare l'80° anniversario del voto fatto dai romani il 4 giugno 1944.

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Una delle novità introdotte dal nuovo Calendario proprio della diocesi di Roma [approvato con Decreto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti del 25 aprile 2023 (Prot. 254/22] è l’istituzione della memoria liturgica di Santa Maria «Salus Populi Romani» da celebrarsi il 4 giugno di ogni anno. La memoria riprende una devozione mariana antica legata all’icona custodita nella basilica di Santa Maria Maggiore da dieci secoli. La scelta della data è collegata al voto e alla salvezza del popolo romano durante la Seconda guerra mondiale.

«Come memoria mariana per la Diocesi è stata scelta la memoria di Santa Maria Salus Populi Romani, da celebrare il 4 giugno. Per comprendere meglio questa scelta desidero richiamare brevemente la storia. Il 24 aprile 1944, mentre l’Urbe viveva l’incubo dalla devastazione nazista, Papa Pio XII rivolse al popolo romano una paterna esortazione perché si affidasse a colei che era onorata col titolo di "Salus Populi Romani". In risposta a questo invito del Pontefice alcuni sacerdoti e fedeli laici proposero di chiedere ai romani di pronunciare un voto cittadino. Il voto venne pronunciato nella chiesa di Sant’Ignazio il 4 giugno 1944. Nel pomeriggio del 5 giugno, rivolgendo la parola alla grande folla che si era radunata spontaneamente in piazza San Pietro il papa disse: «Con indicibile riconoscenza noi veneriamo la Ss.ma Madre di Dio e Madre nostra, Maria, che al titolo e alle glorie di "Salus Populi Romani" ha aggiunto una nuova prova della sua benignità materna, "che rimarrà in perenne memoria negli annali dell’Urbe".  La domenica successiva, 11 giugno 1944, il voto fu ripetuto in tutte le parrocchie di Roma» (cf Angelo Card. De Donatis, Lettera sul Calendario proprio della Diocesi di Roma, 29 giugno 2023).

Il voto a Maria «Salus Populi Romani»

Alle ore 17 del 4 giugno 1944, nel momento di maggior timore per le sorti della città, il Decano dei Parroci padre Gilla Vincenzo Gremigni leggeva nella chiesa di Sant’Ignazio – dove era stata portata per sicurezza l’immagine della Madonna del Divino Amore dal 20 maggio precedente  - la formula della promessa  per la salvezza di Roma:

«Oggi, festa della Santissima Trinità, i cattolici romani, rispondendo con cuore filiale all’invito ad essi rivolto dal loro Vescovo e Padre, Sua Santità il Papa Pio XII, di offrire alla Santa Vergine, Madre di Dio e Madre degli uomini, particolari preghiere per l’incolumità di Roma, e per la pace del mondo, piamente e fervidamente terminato il mese sacro a Maria, nelle penosissime contingenze che stringono di ferro e fuoco la città Eterna, mossi dal vivo spontaneo desiderio d’implorare secondo le ricche sante tradizioni dei loro maggiori, la materna pietà e il potentissimo aiuto della Gran Madre di Dio, fanno solenne promessa dinanzi alla venerata effige della Madonna del Divino Amore, così cara ai fedeli romani,
1) di ricondurre la propria vita a cristiana austerità di costumi,
2) di contribuire come possono alla fondazione di una opera di religione e di carità, in modo che rimanga nei secoli memoria della pietà riconoscente del popolo romano verso la Madonna Santissima».  

Quel 4 giugno era stato teso e movimentato da continui spostamenti e concentrazione di truppe tedesche in vari punti della città. Il cannoneggiare delle artiglierie fu continuo. Si pensava ad un aspro scontro con le truppe alleate che premevano alle porte di Roma. Invece, alle 19 circa, subito dopo il voto le prime truppe alleate cominciarono a entrare in città, da sud est, senza trovare la minima resistenza da parte dei tedeschi, i quali nel contempo incominciarono a ritirarsi prendendo la via del nord. Roma tenne il respiro. Lo scambio degli eserciti in città si protrasse nella notte senza alcuno scontro né violenza. Il fatto aveva dell’incredibile. Certo erano note le tante iniziative di Pio XII, ma si pensò soprattutto al voto e all’intervento della Madonna a salvezza di Roma. Il 5 giugno 1944, la Piazza San Pietro e il Papa Pio XII furono al centro di manifestazioni di festa.

L’adempimento del voto

Le promesse oggetto del voto furono “ricondurre la propria vita a cristiana austerità di costumi” e “la fondazione di un’opera di religione e di carità”. La conversione del cuore e dei costumi è la più impegnativa e coinvolgente tutto il popolo romano ed è anche la più difficile ad essere verificata nell’adempimento. Ma certo allora ci fu un impegno e un fervore di ripresa e di rinnovamento cristiano. È un adempimento che va continuamente attualizzato: non è un’opera, è un atteggiamento. La realizzazione di un’opera di religione e di carità ebbe due epicentri: a Castel di Leva con il Santuario del Divino Amore e a Roma Monte Mario con il Centro Don Orione. Inoltre, si pensò di costruirvi un santuario alla Maria Salus Populi Romani, ma poiché nel dopoguerra c’erano grandi ristrettezze economiche, si volle collocarvi almeno una statua della Madonna visibile a tutta la città. Il 5 aprile 1953, fu eretta la grande statua di Maria Salus Populi Romani, popolarmente conosciuta come la “Madonnina”, realizzata dal famoso scultore Arrigo Minerbi. Da allora la "Madonnina" svetta sulla collina di Monte Mario, bellissima, luminosa, richiamo di destini eterni e “memoria di eventi drammatici e provvidenziali, scritti nella storia e nella coscienza della Città”, “segno di familiare presenza nella vita quotidiana” (Discorso di Papa Benedetto XVI, pellegrino alla Madonnina di Monte Mario, il 24 giugno 2010).

Il prossimo 1° giugno 2024, presso il Centro Don Orione di Monte Mario si svolgerà una solenne commemorazione per celebrare l’80° anniversario del voto fatto quel 4 giugno 1944.
Don Flavio Peloso, postulatore generale, racconterà la storia di questa promessa nella parrocchia Mater Dei, mentre il Cardinale Enrico Feroci, rettore del Santuario del Divino Amore a Roma, celebrerà la santa Messa ai piedi della "Madonnina".

Per un approfondimento Maria Salus Populi Romani. La Mater Dei con il fazzoletto, Don Orione oggi, n.2/2024

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