Il 29 dicembre 2024 è deceduto nella nostra comunità di Quintero (Cile), il carissimo Confratello Sac. Pietro FERRINI. Era nato a Capolona Zenna AR (Italia) il 13 agosto 1930. Aveva 94 anni di età, 77 di professione e 67 di sacerdozio. Apparteneva alla Delegazione “Nuestra Señora del Carmen” – Santiago.
Don Pietro entrò in Congregazione nel 1940, ad appena 10 anni, a Tortona. Completò gli studi elementari e medi tra Montebello, Voghera e Buccinigo, a causa della guerra. Nel 1946 fece il noviziato a Fano che concluse con la Professione religiosa l’8 dicembre 1947. Frequentò il Liceo a Villa Moffa. Da qui passò prima al centralino del Vaticano e poi al Convitto San Romolo di Sanremo per il Tirocinio. Dal 1953 al 1957 fu a Tortona per lo studio della Teologia. Fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1957 a Tortona. Dopo l’anno di Pastorale fatto a Roma nel 1959 i Superiori lo inviarono missionario in America Latina. Dapprima a Montevideo dal 1959 al 1962, come Viceparroco. Dal 1962 al 1971, fu trasferito in Argentina (Saenz Peña, Mal del Plata, Claypole, Puerto Mar del Plata). Da qui passò in Cile dove poi rimase tutta la sua vita quasi sempre tra i giovani delle nostre scuole: Santiago, Quintero, Los Angeles, Iquique. Dal 2009 si trovava nella nostra Comunità di Quintero, sempre al lavoro fino alla fine. Nel suo testamento aveva chiesto: “Vorrei morire in una casa religiosa, assistito da un confratello, dopo aver ricevuto per l'ultima volta l'Unzione degli Infermi. Qualora dovessi trovarmi afflitto da una malattia terminale, non ritengo necessario sottopormi a interventi chirurgici: sarebbe meglio lasciarmi spegnere naturalmente”. E così è stato: gli fu diagnosticato un tumore al pancreas solo poche settimane fa, e questa mattina si è “spento naturalmente” nella nostra Casa assistito dai confratelli.
Requiescat in pace!
“I Figli della Divina Provvidenza esprimono la loro comunione anche suffragando generosamente i confratelli defunti. Ricevuta notizia della morte di un confratello, le comunità si raccolgono in preghiera per lui. Lo ricordano nella santa Messa e recitano per lui, per tre giorni, il santo rosario. In suffragio di lui ogni casa della Congregazione cura la celebrazione di una santa Messa, cui assiste possibilmente la comunità”. (Norme 41)
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