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Ricordiamo Ves. DE PINHO Aloísio Hílario

Qualifica religiosa: Vescovo
Data del decesso: 4 Maggio 2021
Luogo del decesso: Rio Claro SP (Brasile)
Luogo di sepoltura: Jataí GO (Brasile), cripta della cattedrale

Vesc. DE PINHO Aloísio Hilário, da Mariana MG (Brasile), morto a Rio Claro SP (Brasile) nel 2021, a 87 anni di età, 66 di professione, 58 di sacerdozio e 39 di episcopato.

Mons Aloísio Hilário DE PINHO entrò nel 1949 nel seminario minore che la Congregazione aveva a Miguel Burnier, vicino al suo luogo di nascita, passando poi a Belo Horizonte dove fece il Noviziato. Dopo lo studio della Filosofia a Curitiba, fu inviato alla Gregoriana di Roma per il corso teologico. A Roma, nella Parrocchia di Ognissanti, fu ordinato sacerdote il 19 marzo 1963. Tornato in patria, fu assistente e professore nei nostri seminari di Tocantinópolis, Belo Horizonte, São Paulo e Siderópolis; fu poi parroco a Morada Nova de Minas e a São Paulo. Il 18 novembre 1981 fu nominato Vescovo di Tocantinópolis (nell’allora Stato di Goiás) e sarà consacrato il 20 dicembre dello stesso anno. Fu trasferito nella Diocesi di Jataí il 23 dicembre 1999. Il 16 dicembre 2009, il Papa Benedetto XVI accettò la sua rinuncia per raggiunti limiti di età. Dopo aver finito il suo servizio episcopale, è rientrato in Congregazione e ha prestato il suo servizio nella comunità religiosa di Rio Claro, nella Provincia “Nossa Senhora da Anunciação” – Brasile Sud. Fu sempre grato alla Congregazione di Don Orione che lo ha ammesso al sacerdozio nonostante fosse un afro-discendente: a quell’epoca si ammettevano con difficoltà queste persone nelle congregazioni e nei seminari. Per tutti quelli che lo hanno conosciuto rimarrà sempre un chiaro esempio di servizio e umiltà, sia come Vescovo a servizio del Popolo di Dio, come al servizio semplice dei confratelli ammalati che hanno condiviso con lui gli ultimi anni di vita.


Da “Atti e Comunicazioni della Curia Generale”, n. 263, Maggio – Luglio 2021

Mons. Aloísio Hilário DE PINHO
Deceduto il 4 maggio 2021 nella nostra Comunità di Rio Claro SP (Brasile); nato il 14 gennaio 1934, aveva 87 anni di età, 66 di professione, 58 di sacerdozio e 39 di episcopato. Vescovo Emerito di Jataí (2000- 2009); già Vescovo di Tocantinópolis (1982-1999).

Nato a Mariana, nello Stato di Minas Gerais, Brasile, il 14 gennaio 1934, figlio di Maximiano Hilário de Pinho e Albertina Benicia de Pinho. Entrò in Congregazione a São Julião - MG, il 13 febbraio 1949, emettendo i primi voti a Belo Horizonte - MG, il 25 marzo 1956. Studiò Filosofia, prima a Rio de Janeiro - RJ nel 1955 e poi a Curitiba - PR nel 1956-57. Ha svolto il suo tirocinio a Belo Horizonte - MG nel 1958 e 1959 e ha frequentato la Teologia presso l’Università Gregoriana di Roma dal 1960 al 1963, prendendo i voti perpetui a Roma il 12 agosto 1961. Sempre a Roma, fu ordinato diacono il 22 dicembre 1962 e sacerdote il 19 marzo 1963.

Come sacerdote, ha lavorato nel seminario di Tocantinópolis - TO dal 1964 al 1965, poi a Belo Horizonte - MG nel 1966, São Paulo - SP dal 1967 al 1971 e a Siderópolis - SC nel 1971, sempre come formatore. Nel 1972 fu a Morada Nova - MG, come parroco fino al 1974, poi fu trasferito a São Paulo come vice provinciale nel 1975, e parroco della parrocchia di Nossa Senhora Achiropita dal 1975 al 1980.

Fu nominato Vescovo di Tocantinópolis il 9 novembre 1981 e il 20 dicembre successivo fu ordinato Vescovo a São Paulo, essendo principale consacratore il Cardinale Paulo Evaristo Arns. Ha preso possesso della diocesi di Tocantinópolis il 10 gennaio 1982 ed è rimasto là fino al 22 dicembre 1999 quando è stato nominato Vescovo di Jataí – GO dove il 26 febbraio 2000 ha preso possesso della diocesi. Compiuti i 75 anni, limite di età per l’episcopato secondo le norme ecclesiastiche, presentò a Papa Benedetto XVI le sue dimissioni, che furono confermate il 16 dicembre 2009. In quel momento decise di vivere presso l’Asilo São Vicente de Paulo a Rio Claro – SP, rientrando così in Congregazione come membro della comunità religiosa che gestisce quell’opera.

Mons. De Pinho è morto nella comunità religiosa orionina di Rio Claro SP, vittima di un infarto la mattina del 4 maggio 2021; avrebbe festeggiato i 40 anni di episcopato nel dicembre 2021. I funerali in città si sono svolti il 5 maggio alle ore 8.00 presso la Chiesa Parrocchiale di Nossa Senhora da Saúde, con una messa presieduta dal Vescovo diocesano di Piracicaba, Mons. Devair Araujo da Fonseca, alla presenza del Vescovo emerito Mons. Fernando Masson, di una rappresentanza di sacerdoti della diocesi, di religiosi orionini, delle Piccole Suore Missionarie della Carità, di membri del Movimento Laico Orionino e fedeli. Dopo il rito funebre, la bara è stata trasportata a Jataí GO, dove nella Cattedrale Divino Espírito Santo, alle ore 20.00, la salma di Mons. Aloísio è stata accolta con la preghiera del Santo Rosario a cui è seguita la Messa celebrata dal vescovo diocesano di Jataí, Mons. Nélio Domingos Zortea. Nella notte sono state celebrate altre quattro messe, mentre il giorno 6 alle ore 10:00 la messa funebre è stata presieduta dall’arcivescovo di Goiânia Mons. Washington Cruz, CP, alla presenza dei vescovi della regione centro-occidentale, con una folta rappresentanza di sacerdoti, familiari e fedeli. Il corpo di Mons. Aloísio è stato sepolto nella cripta della cattedrale.

Monsignor Washington Cruz, CP, nella sua omelia ha affermato: «Fratello nell’episcopato, Dom Aloisio ha risposto alla chiamata del Signore, non ha esitato a donare tutto il suo cuore. Pastore che viveva con le porte sia dell’ufficio che del cuore sempre aperte per accogliere tutti coloro che venivano da lui. Un discepolo di Gesù, figlio di Dio, venuto a salvare tutti coloro che non si sentono accettati, poveri o ricchi, sani o malati, qualunque sia la loro ideologia. Non ho mai sentito don Aloisio parlar male di nessuno. Lascio da parte le storie della sua vita che ci sono già state raccontate e continuo a parlare di lui prima di tutto come “orionino”. Dall’8 aprile 2010 Mons. Aloisio ha preso residenza nella comunità orionina di Rio Claro SP, mettendosi a disposizione di Mons. Fernando Masson, vescovo, allora della diocesi di Piracicaba, per collaborare all’opera pastorale della diocesi. Monsignor Aloisio amava la vita comunitaria, ed è per questo che, da Vescovo emerito, è tornato a vivere tra i suoi confratelli.

Mons. Aloisio ha avuto una vita di sogni e progetti, emozioni e gioie, ha dato tutto sé stesso fino alla fine per amore del regno di Dio. Penso che una delle sue gioie più grandi sia stata quella di essere stato accolto da adolescente a soli 15 anni, povero, nero, nella congregazione di Don Orione, la Piccola Opera della Divina Provvidenza, dai Padri Orionini. Nella sua vita, Mons. Aloisio ha seguito la vita del suo fondatore, San Luigi Orione, la sua vita consacrata e la sua vita pastorale insieme a tanti valori che Dom Aloisio ha assorbito dalla vita del santo Fondatore, come l’amore per i poveri. Non c’era freddo o caldo che gli impedisse di servire i poveri. Gli piaceva guidare, partendo da Tocantinópolis all’alba, andava quasi senza sosta a San Paolo per visitare i suoi confratelli e benefattori e riportare il suo camion pieno di cibo per i poveri. Questo sembra sintetizzare molto bene com’era la tua vita. Nel territorio della sua prima diocesi che era immenso, da mille difficoltà impreviste, non mancava mai di venire a visitare le sue pecore, non curante di quante tempeste si formassero nel cielo. “Come posso non sostenere le pecore di cui Cristo mi ha affidato la cura quando mi ha fatto Pastore?” Non a caso Mons. Aloisio, sulle orme del grande apostolo Paolo, scelse per suo motto episcopale “In caritate non ficta”, nella carità sincera. Questo motto per noi che conosciamo Mons. Aloisio e in particolare per i fedeli della diocesi di Tocantinópolis e Jataí, è un testamento. La sua morte, inaspettata e dolorosa, ci costringe ora a riprendere la missione da dove lui l’ha interrotta. Che il Signore accolga nella sua casa il nostro caro fratello Aloisio: la Chiesa in Brasile, a Tocantinópolis e a Jataí, aveva un grande sacerdote, un grande pastore nella carità sincera, ora ha sicuramente un caro intercessore alla presenza di Dio.

 Tante grazie, fratello Mons. Aloisio».

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