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Ricordiamo DIAC. INVERNIZZI Pietro

Qualifica religiosa: Diacono
Data del decesso: 6 Gennaio 2012
Luogo del decesso: Milano
Luogo di sepoltura: Riposa a Mairago (Lodi)

DIAC. Pietro INVERNIZZI, da San Martino in Strada (LO), morto a Milano nel 2012, a 91 anni di età, 52 di professione religiosa e 19 di diaconato. Apparteneva alla Provincia "San Marziano e San Benedetto " (Tortona).


Annuncio decesso

È deceduto a Milano il Diac. Pietro INVERNIZZI

Il giorno 6 gennaio 2012, presso il Piccolo Cottolengo Don Orione a Milano (Italia), è morto il carissimo Confratello DIAC. PIETRO INVERNIZZI. Era nato a San Martino in Strada (LO), il 28 giugno 1920. Aveva 91 anni di età, 52 di professione religiosa e 19 di diaconato. Apparteneva alla Provincia San Marziano e San Benedetto (Tortona).

I funerali del Diac. Pietro Invernizzi saranno celebrati a Milano, nella cappella dell’Istituto, lunedì 9 Gennaio 2012  alle ore 11,00. La salma proseguirà poi per Mairago (Lodi), dove verrà tumulata.

“I Figli della Divina Provvidenza esprimono la loro comunione anche suffragando generosamente i confratelli defunti. Ricevuta notizia della morte di un confratello, le comunità si raccolgono in preghiera per lui. Lo ricordano nella santa Messa e recitano per lui, per tre giorni, il santo rosario. In suffragio di lui ogni casa della Congregazione cura la celebrazione di una santa Messa, cui assiste possibilmente la comunità”. (Norme 41)

Requiescat in pace!


Fratel Invernizzi era entrato in Congregazione nell'ottobre 1940; fece il noviziato a Villa Moffa professando nel 1942. Nel 1947 lasciò la Congregazione e visse presso il seminario di Tortona. Rientrò in Congregazione nel 1958, a Montebello; fece il noviziato ed emise nuovamente i voti l'11 ottobre 1959. Subito dopo, l'8 novembre, partì per la missione del Goiàs ove mise a disposizione le sue doti pratiche e il suo spirito di sacrificio a Tocantinopolis, Xambià, Babaçulandia, Araguaina, Itapipoca, Cotia, Filadelfia. Già avanti negli anni, ricevette l'ordine del diaconato l'8 marzo 1992. Nel 1998, rientrò in Italia a motivo della situazione precaria della sua salute. Risiedette nella comunità del Piccolo Cottolengo di Milano fino al giorno della sua morte.

Pietro Invernizzi è ricordato come religioso fedele alle pratiche di vita spirituale, semplice, operoso e attento a rendersi utile nella vita comunitaria e di missione.

Don Flavio Peloso


Da "Atti e Comunicazioni della Curia Generale", n. 237, Gennaio - Aprile 2012:

Diacono Pietro INVERNIZZI

Serenamente spentosi il 6 gennaio 2012 presso il Piccolo Cottolengo Milanese di Don Orione, all'età di 91 anni, 52 di Professione religio­sa e 19 di Diaconato. Apparteneva alla Provincia "San Marziano e San Benedetto " (Tortona).

Quinto di undici figli nati dal matrimonio di Angelo con Giuseppina Casa­ri, Pietro nacque a San Martino in Strada, provincia di Milano (oggi Lodi) il 28 giugno 1920; fu portato al fonte battesimale due giorni dopo e conferma­to il 25 aprile 1927. Fece le elementari a Mairago di Lodi, aiutando poi in famiglia fino all'età di 20 anni. Accolto una prima volta il 4 novembre 1940 al "Paterno" di Tortona, rice­vette l'abito religioso il 15 agosto '41, indi a Villa Moffa di Bra (Cuneo) fece il noviziato, professando la prima volta il 16 luglio 1942, rinnovando annual­mente fino al 1946. Fu destinato un anno assistente a Genova, poi sacrista a Roma e al san­tuario di Tortona. Determinato a divenire sacerdote e missionario, nel '47 lasciò l'Opera tentando altre strade. Accettato in prova dal Vescovo Melchiori di Tortona, dai Salesiani di Alessandria, ma con esito negativo. Dal '57 era accolto nella casa oblatizia di Tortona come laico addetto ai ser­vizi di casa, dal rettore Mons. Carlo Angeleri. Sempre desideroso di consa­crarsi al Signore, constatato d'essere inidoneo al sacerdozio, con i buoni uffi­ci di confratelli e la dispensa della S. Sede, chiese e ottenne la riammissione in congregazione con lettera del 21/02/1958. Accolto in prova come fratello lai­co a Montebello della Battaglia (Pavia), rifece il noviziato (1958-59) a Velletri Colle Giorgi (Roma) sotto la guida di D. Ferruccio Netto, professando nuo­vamente i voti l'11 ottobre 1959, consacrandosi in perpetuo l'8 dicembre 1966. Pieno di fervore e zelo, il successivo 8 novembre '59 s'imbarcò per la Mis­sione del Goias, in Brasile, giungendovi il 16 dicembre successivo. Qui, nella sua semplicità e disponibilità, collaborò con i missionari sacer­doti nelle varie parrocchie come sacrista e animatore, aiutando nei servizi concreti della vita comunitaria e della popolazione, lieto di testimoniare coll'indefesso lavoro e spirito di sacrificio, il carisma e l'amore di Don Orione per i poveri e bisognosi. Il suo apostolato si svolse quasi sempre nella Missione orionina, soprat­tutto a Tocantinópolis ('59-'67), Xambioà, Babaculandia ('70-'80), Itapipoca, Araguaina, Filadelfia, con una parentesi ('80-'83) come aiutante al Piccolo Cottolengo di Cotia (Sào Paulo). Nuovamente a Tocantinópolis, Itapipoca, Araguaina ('83-'92). Già anziano, ha ricevuto l'ordine del Diaconato dal Vescovo Aloisio Milario De Pinho, nella parrocchia di Filadelfia (Tocantinópolis), l'8 marzo 1992. Dal 1998, rientrato in Italia per la precarietà della sua salute, risiedeva presso la comunità del Piccolo Cottolengo Milanese dove, oltre alle attenzio­ni dei confratelli e l'assistenza adeguata, negli anni ivi trascorsi, era divenu­to per i suoi parenti, in particolare i nipoti, quasi il "patriarca" della famiglia. Il confratello, nei 39 anni di missione e 13 di lunga malattia è ricordato come religioso fedele alle pratiche di vita spirituale, semplice, operoso e attento a rendersi utile in tutto e verso tutti. Commovente e commosso il nipote sacerdote che ha presieduto i funerali svoltisi il 9 gennaio nella cappella del Piccolo Cottolengo prima e a Mairago poi, - dove fu sepolto - quando ha ricordato di dovere in gran parte a questo "zio missionario" la sua scelta di dedizione a Dio nel sacerdozio. 

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