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Ricordiamo Sac. BURZONI Lino

Qualifica religiosa: Sacerdote
Data del decesso: 2 Luglio 1998
Luogo del decesso: Genova
Luogo di sepoltura:

Sac. BURZONI Lino, da Carpaneto (Piacenza), morto a Genova nel 1998, a 85 anni di età, 57 di Professione e 46 di Sacerdozio.


Da "Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia", gennaio - agosto 1998 n. 196:

Sac. LINO BURZONI

Passato al Signore in Genova-Castagna il 2 luglio 1998, a 85 anni d’età, 58 di professione religiosa e 46 di sacerdozio.

Nato il 26 maggio 1913 a Magnano di Carpaneto Piacentino, quarto di 12 fratelli, da famiglia contadina, povera, ma onesta e credente in Dio e nella sua Provvidenza, aveva 25 anni quando, il 27 settembre 1938,  dopo ansiosa attesa di una risposta ad una prima domanda, fu accolto al “Paterno” di Tortona (Alessandria), da Don Carlo Sterpi, primo collaboratore e poi successore dell’apostolo della carità, il Beato Luigi Orione.

Inviato a Montebello (Pavia) come probando, assimilò subito il clima fervoroso e di famiglia della giovane Congregazione, rendendosi disponibile ai Superiori, ottenendo presto di poter fare il noviziato (1939-40), che iniziò ricevendo il santo abito dalle mani dello stesso Fondatore il 15 agosto 1939. Emessa la prima professione nella festa dell'Assunta del 1940, rimase alla Moffa fino al 1948, completando i corsi accelerati del ginnasio e del liceo, nonché il regolare tirocinio.

Emise la professione perpetua l’11 ottobre 1948 a Genova Castagna, assieme al fratello Luigi, entrato nell’Opera pure lui per farsi sacerdote.

Compiuto il corso di teologia prima presso l’Istituto S. Cuore in San Severino Marche, poi nel nuovo teologico della Congregazione a Tortona, fu ordinato sacerdote nella festa dei SS. Apostoli Pietro e Paolo del 1952.

I primi anni di sacerdozio li spese come consigliere e assistente tra i poveri e i malati del Piccolo Cottolengo di Genova Castagna fino al 1957. Passò poi ad aiutare ed animare le nuove fondazioni in Spagna, a Dicastillo (1957-60) e a Posada de Llanes (1960-62). Tornato in Italia, fu destinato come Assistente e Vicario alla Casa Famiglia di Perolla (Massa Marittima) (1962-70).

Nuovamente a Genova Castagna come Consigliere Economo (1970-74), fu poi inviato, anche per le sue capacità agricole, com’economo a Villa Moffa di Bra (Cuneo), ove si profuse senza risparmio di generosità e di sacrificio, fino al 1984, quando fu destinato dai superiori a Genova Camaldoli, sempre con l’incarico d’Economo (1984-89).

Emise il IV Voto di speciale fedeltà al Papa assieme al primo gruppo di confratelli, il 13 agosto 1983 presso la Tomba dell’Apostolo nella Basilica Vaticana.

Dopo una parentesi a Copparo (1989-90), come aiutante in parrocchia, fu nel Pensionato per anziani in Piacenza (1990-97), finché l’aggravarsi della sua salute consigliò i Superiori a trasferirlo a Genova Castagna per più adeguata assistenza, sotto le cure dei Confratelli e dove si ritrovò insieme al fratello Don Luigi, che lo seguì nella vocazione religiosa e sacerdotale.. 

Di carattere gioviale, aperto, umile ed accondiscendente, seppe adattarsi ai vari bisogni del prossimo e delle comunità oltre che delle attività che l’obbedienza gli assegnava. Il suo senso pratico lo portava a vivere la consacrazione e il sacerdozio più con il lavoro che con le parole, sempre disponibile all’esercizio del ministero sacro, quando richiesto, specialmente con la catechesi e la confessione.

Nonostante la sua cagionevole salute l’abbia ovunque accompagnato, seppe vivere la sua vocazione religiosa e sacerdotale con gioia e generosità, alimentata da uno spirito di pietà forte e convinto, dal costante ricordo degli esempi del Beato fondatore e dei “santi di famiglia” ai quali sempre si ispirò nella speranza di raggiungerli in Paradiso.

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