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Ricordiamo Sac. BATTISTON Giovanni

Qualifica religiosa: Sacerdote
Data del decesso: 25 Giugno 1974
Luogo del decesso: Verona
Luogo di sepoltura:

Sac. BATTISTON Giovanni, da Gruaro (Venezia), morto a Verona nel 1974, a 62 anni di età, 43 di Professione e 33 di Sacerdozio.


Da "Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia", Luglio - Settembre 1974

Sac. GIOVANNI BATTISTON, da Gruaro (Venezia), morto nell'ospedale di Verona il 25 giugno 1974, a 63 anni  di  età,  44 di   professione e 34  di  sacerdozio.

Già alunno dell'Orfanotrofio maschile « Manin » di Venezia, allora diretto da Don Pensa, venne ricevuto da Don Orione nella Casa Madre di Tortona, nel settembre 1927 all'età di 17 anni Considerato «vocazione adulta» incominciò gli studi ginnasiali lavorando contemporaneamente nella tipografia San Giuseppe. Completata la filosofia (1931-1934) e fatto il tirocinio (1934-1937), frequentò la teologia in Tortona presso il Seminario Vescovile (1937-1940).

Dopo la consacrazione sacerdotale (21 luglio 1940) fu subito destinato all'Istituto Berna di Mestre quale insegnante e segretario di quelle Scuole professionali (1940-1945) Passato il periodo bellico, lavorò, sempre con entusiasmo e spirito di sacrificio e disponibilità, nel Santuario della Madonna di Caravaggio in Fumo di Corvino San Quirico (Pavia) (1945-1947) nell'Istituto Artigianelli San Gerolamo di Venezia, come insegnante e cappellano dell'Orfanotrofio La Fontaine al Lido (1947-1953) nell'Orfanotrofio Manin di Venezia, addetto alla tipografia e ancora cappellano al Lido (1953-1955) Dal 1955 visse nell'Istituto San Domenico di Vicenza.

Dotato di buon carattere, si prestò ovunque con generosità nell'assistenza dei giovani, nei lavori di tipografia e nelle mansioni di economo. Nel 1972 un infarto indebolì sensibilmente il suo fisico, che pure non era stato mai robusto. La sua pia morte sorprese dolorosamente i Confratelli e i molti estimatori che, a Vicenza e altrove, gli si erano legati con affetto, ma non lui stesso, che si era andato preparando nella preghiera al grande incontro con Gesù, la Madonna e Don Orione.

L'amore costante ai cari Padri della Congregazione il Fondatore, Don Sterpi e Don Pensa e la fedeltà ad essa contraddistinsero la sua azione religiosa e sacerdotale. Espansivo, ottimista e largo di cuore, bene meritò soprattutto nella educazione e formazione cristiana dei giovani, ai quali fu quasi esclusivamente dedicata la sua vita.


Dal ricordo di Don Giuseppe Zambarbieri:

DON BATTISTON, LA SEMPLICITÀ' DI UN GRAN CUORE

Conservo cari ricordi dei miei incontri con Don Giovanni Battiston, sempre sereno e allegro, di buona compagnia, entusiasta, semplice, e fin un poco ingenuo, capace di capire e familiarizzare coi piccoli, con gli umili, tra i quali si trovava a suo agio, lieto quan­do poteva fare un favore, rendere un servizio. Un gran buon cuore, soprattutto. Si è fatto voler bene ovunque, e in modo speciale nella casa di Vicenza, dov'era ormai da un ventennio, tanto apprez­zato anche dai dirigenti dell'E.C.A., che gli erano grati della pre­ziosa collaborazione e lo stimavano per la sua completa e costante dedizione a favore degli alunni ed ex alunni. Mi aveva scritto a marzo, mandando un'offerta per l'ospedale di Araguaina ed un'al­tra per Don Riccardo Simionato, missionario in Africa. Nell'ultimo incontro — in un frettoloso passaggio a Vicenza — avevo saputo che doveva subire un intervento, ma non mi ero preoccupato trat­tandosi — come pareva — di cosa molto semplice. La sua morte mi giunse quasi improvvisa, e particolarmente dolorosa, per non aver potuto nè visitarlo, nè vedere la salma, nè partecipare ai funerali. Di lui mi ha scritto il suo direttore, Don Bartolomeo Giuliano, pagine che meritano di essere portate alla conoscenza di tutti e lo faccio, riferendole nei « documenti », sicuro di assolvere a un do­vere di giustizia, insieme, e di carità verso il compianto confra­tello e verso la Congregazione. 

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