Data del decesso: 9 Giugno 2004
Luogo del decesso: Genova
Luogo di sepoltura:
Sac. GATTI Mario, da Potenza Picena (Macerata), morto a Genova nel 2004, a 81 anni di età, 62 di Professione e 51 di Sacerdozio.
Da "Atti e Comunicazioni della Curia Generale", n. 214, Giugno - Settembre 2004
Sac. Mario GATTI
Piamente deceduto all’Ospedale San Martino in Genova il 9 giugno 2004, a 81 anni di età, 62 di Professione religiosa e 51 di sacerdozio. Riposa a Potenza Picena (Macerata).
Ricoverato in seguito alla frattura del femore per caduta accidentale, veniva operato per l’applicazione della protesi, ma per una complicazione (edema polmonare), il Signore lo chiama a sé il 9 giugno 2004.
Nato il 2 marzo 1923 a Potenza Picena in provincia di Macerata, terzo ed ultimo figlio di Zeno e Anna Polverini, è battezzato l’11 dello stesso mese e cresimato il 17 agosto 1935. Suo padre, emigrato in America, avrà pochi contatti con la famiglia, che sarà aiutata dallo zio sacerdote e anziano. Dopo le scuole elementari compiute al paese, Mario ha vivo il desiderio di darsi a Dio. Il Parroco, che conosce l’opera a favore delle vocazioni povere di Don Orione, lo indirizza, assieme al fratello, all’istituto Sacro Cuore in San Severino Marche (Macerata). Viene accolto il 26 ottobre 1936 e frequenta subito la prima ginnasio.
Compiute le restanti classi tra Tortona, Voghera e Montebello, nell’agosto ’40 è inviato a Villa Moffa di Bra (Cuneo), vi compie il noviziato con la guida di Don Cremaschi e professa la prima volta nell’Assunta ’41, davanti a Don Sterpi, primo successore di Don Orione. Nel vicino Istituto San Tommaso completa la quinta ginnasio e la prima liceo ed è poi inviato al “Berna” di Mestre per il tirocinio (’43-’46), assistente e insegnante, dove sperimenta i disagi della guerra. Tornato a Bra, termina il liceo e consegue la maturità con l’abilitazione magistrale.
Nel ’48, è mandato a Sanseverino Marche per l’assistenza dei probandi, ai quali pure insegna, mentre frequenta il primo corso teologico nel seminario locale, affidato all’Opera. Rientrato a Tortona, nel nuovo Teologico orionino, completa la formazione teologica, religiosa e umana (’49-’52). Professa in perpetuo a Fano (Pesaro) l’11 ottobre 1948, riceve il Diaconato il 22 dicembre 1951, e viene ordinato Presbitero nel Duomo di Tortona il 29 giugno 1952. Fa domanda per le missioni, ed è pronto a partire, ma circostanze varie ne allungano l’attesa che smorzano l’entusiasmo per una seconda chiamata, qualche anno più tardi.
Dopo l’ordinazione trascorre un anno a Copparo (Ferrara) come Parroco a Brazzolo (’52-’53). Passa ad insegnare nel probandato di Sassello (Savona), fino al ’57. All’istituto S. Cuore di Fano s’impegna fino al ’69 come consigliere, assistente e insegnante. Dal ’69 al ’78 è nominato Parroco prima e direttore poi, della comunità di Borgo San Lorenzo nel Mugello, col prestigioso Centro Giovanile, dove coinvolge i fedeli e i giovani nell’animazione e nell’aiuto missionario alla nuova fondazione orionina in Costa d’Avorio.
Tornato nuovamente a Fano – Gentili come direttore, anima l’apostolato con l’accoglienza estiva delle famiglie povere bisognose di cure marine, con altre attività ricreative e culturali per piccoli e grandi, con le gare canore del “Pinocchietto d’oro” , attività teatrali, concorsi presepistici, cui si dedica con passione e zelo. Per tre anni (’84-’87) insegna pure al Liceo statale “A. Volta”. Per la salute compromessa, è trasferito a Genova Paverano per cure e, dopo due anni, tornato in forze, è direttore alla casa del giovane a Firenze, fino al ’91.
Continua l’apostolato come vicario a Genova Camaldoli, fino al ’99, donando le sue capacità ai più bisognosi d’affetto e di tutela: i “Buonifigli”, tanto cari a Don Orione. Dopo un anno nella parrocchia di Via Cellini a Paverano, trascorre gli ultimi quattro anni collaborando come vicario e cappellano nella comunità di Genova Quarto.
Spirito nobile e creativo, dotato oltre che di grande cultura classica, di squisita sensibilità verso i poveri e sofferenti, visse la sua vocazione attuando il programma che si prefisse: “Deo adiuvante, sento gioioso ogni sacrificio per amore di quelle anime che tendono le mani e che Dio, nella sua infinita misericordia, affiderà alle mie povere mani.”. I funerali si sono svolti l’11 giugno nella chiesa del Piccolo Cottolengo di Genova Quarto, e il giorno successivo al paese natìo dove, come da suo desiderio, è stato sepolto accanto ai genitori.
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