Data del decesso: 2 Giugno 1933
Luogo del decesso: Tortona (Alessandria)
Luogo di sepoltura:
Sac. MARTINI Giuseppe, da S. Michele in Bosco (Mantova), morto a Tortona (Alessandria) nel 1993, a 76 anni di età, 56 di Professione e 49 di Sacerdozio.
Da "Atti e comunicazioni della Curia Generale", Maggio - Agosto 1993
Sac. Giuseppe Martini
da San Michele in Bosco (Mantova), passato al Signore in Tortona il 2 giugno 1993, a 76 anni di età, 56 di professione religiosa e 50 di sacerdozio.
Avrebbe ricordato le sue Nozze d'Oro sacerdotali il prossimo 3 ottobre e vi si stava preparando col fervore che distingueva la sua indole e l'ardente suo amore alla Congregazione.
Era stato accolto da Don Orione e Don Sterpi il 16 dicembre 1932 a Tortona, proveniente dal seminario della sua diocesi mantovana, che aveva dovuto lasciare per ristrettezze finanziarie della sua famiglia, quando già aveva fatto la seconda ginnasio e aveva ricevuto l'abito sacro il 15 ottobre 1930.
Aveva 15 anni, essendo nato il 22 maggio 1917, e completò il ginnasio a Montebello, passando poi alla Casa Madre di Tortona per il liceo frammezzato dal noviziato (1935-36) e dalla prima professione (7 ottobre 1936). Palesò subito un temperamento aperto, entusiasta, pronto al lavoro e al sacrificio. Ebbe sempre a soffrire, in quei primi anni, per rimanere costante nella vocazione alla Piccola Opera, per considerazioni di preteso amore filiale. Confidava nei suoi ultimi anni che questa prova aveva affinato il suo attaccamento alla Piccola Opera e gliela aveva resa più cara, stimolandolo a darle tutto ciò che poteva e sapeva.
Su questa linea di fedeltà alla sua famiglia religiosa rimase poi totalmente la sua dedizione e l'impegno vivissimo del cuore nelle varie mansioni affidategli dalla obbedienza. Fu tra i primi alunni del primo Istituto teologico della Congregazione a Camaldoli (Genova, 1940), Boschetto (Genova, 1942) e Rosano presso Tortona (1943-44).
Sin dal tirocinio, (Fano, 1939-40) venne assegnato a un fervido apostolato di assistenza e di formazione dei giovani, ai quali attese come insegnante e direttore di Istituti: al Dante di Tortona (1945-50), al San Rocco in Alessandria, dove fu anche viceparroco, agli Artigianelli di Venezia (1951-7), al Berna di Mestre (1957-69); fu direttore a Montebello (Pavia, 1970-76), nuovamente vicario a Mestre (1977-80) e agli Artigianelli di Venezia (1980-85), concludendo poi il suo tirocinio educativo presso il Dante Alighieri di Tortona.
Adempì i giuramenti di regola in difesa della povertà (1.10.1943), della fede (21.4.93) e il voto di fedeltà al Papa (13.8.1983), quest'ultimo pronunciato presso la Tomba degli Apostoli in San Pietro: atti tutti che esprimono l'adesione piena del suo spirito alla finalità della Congregazione, della quale ultimamente zelava la vitalità dei gruppi Ex-allievi ed Amici, ai quali aveva il dono di comunicare l'ottimismo dell'amore di Dio e l'attaccamento alla famiglia religiosa fondata dal Padre dei Poveri e Apostolo dei giovani. Un'anima ardente e ricolma di entusiasmo per il bene, suscitatrice di adesioni ai grandi valori voluti da Don Orione e alimentati dalla più aperta e fattiva devozione alla Chiesa e al Papa.
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