Data del decesso: 10 Maggio 2000
Luogo del decesso: Pescara
Luogo di sepoltura: Montebelluna (Treviso)
Sac. GATTO Giovanni, da Montebelluna (Treviso), morto a Pescara nel 2000, a 81 anni d’età, 60 di Professione e 51 di Sacerdozio.
Da "Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia", n. 202, Maggio - Agosto 2000
Sac. Giovanni GATTO
da Montebelluna (Treviso), passato al Signore in Pescara il 10 maggio 2000, a 81 anni d’età, 60 di professione religiosa e 51 di sacerdozio. Riposa a Montebelluna (Treviso).
Entrato a Campocroce il 29.09.1934, dove fece le due prime classi ginnasiali, venne accolto a Tortona dal venerabile Don Sterpi. Ricordava sempre il suo lungo attendere di far conoscenza del caro Padre Don Orione, allora in America e di ritorno soltanto nel 1937. Era partito dal suo paese a 16 anni, essendo nato il 18 maggio 1918, ma subito si era immerso — lo diceva lui — nel pieno gaudio dello spirito, per diventare buon Figlio della Divina Provvidenza, come subito sperimentò a Campocroce. Terminò il ginnasio al Panzarasa di San Bernardino in Tortona (1935-37), assistette al festoso ritorno di Don Orione e andò a Villa Moffa per il noviziato (1938-39).
Fatti i primi voti (15.08.1939) nelle mani di Don Orione, fu sacrista al Santuario della Guardia e assistente (1939-1940). I Superiori si resero subito conto di avere un bravo figliolo pieno di volontà di darsi a Dio e ricco di spirito di sacrificio; così, per cinque anni abbinò lo studio del liceo con il tirocinio, con il lavoro, come addetto al forno, al Groppo di Tortona. Fatto il primo anno di teologia al Paterno, la completò al Teologico (1944-1947), fece i voti perpetui (14.10.1945). Ordinato sacerdote il 29.06.1948, frequentò l’anno di pastorale al Castello Burio, trascorse un anno tra Lu Monferrato e Montebello, poi Don Pensa lo invitò a Roma, Assistente dei tipografi e dei meccanici e del cantiere a Via della Camilluccia (1950-1954).
Fu a Sulmona come incaricato (1955), ad Anzio (1956), ad Arnesano come Vicario prima e Direttore poi (1956-1964). Per tre anni fece da economo alla Colonia S. Maria in Via Massimi a Roma (1965-1968). Tornò come Direttore ad Arnesano (1968-1972), ancora economo ad Avezzano (1972-73) e a Roma-Orfani (1973-78). Mentre si trovava nuovamente ad Avezzano come economo e responsabile del Centro giovanile (1978-1987), il 24.03.1985 ebbe la consolazione della visita del Papa Giovanni Paolo II, ripartito in elicottero proprio dal cortile del Centro. In questo periodo ebbe una parentesi di lavoro come aiutante ed Economo a Villa Borgia di Velletri.
Lavorò poi a Floridia (1987-1990), a Noto (1990-1993), ad Anzio (1993-1995), sempre come amministratore della casa, per passare, infine, come aiutante, a Pescara, dal 1995.
Il variare frequente di sede, conferma la sua disponibilità ai bisogni delle varie comunità. La sua parola d’ordine, più interiore che esterna, era “eccomi, riconoscente in Domino!”, come si legge nella corrispondenza sua ai Superiori. Un’anima serena, mite, di molta pietà, riservato, docile, esatto, bramoso soltanto di servire Dio e la Congregazione. Sorridente, ma zelante e tutto offerto all’obbedienza. “Ha lavorato sempre in modo indefesso —testimoniano i Superiori — seminando dappertutto una testimonianza di laboriosità, di semplicità e di fede non indifferente. Tutte le persone, da quelle più umili a quelle acculturate, sapevano cogliere — dietro quel suo modo di fare frettoloso e sempre indaffarato — la genuinità delle interiori motivazioni, che ne reggevano e guidavano la convinta consacrazione e l’apostolato umile ma fervido per il Signore e per Don Orione.”
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