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Ricordiamo Sac. SIMIONATO Giovanni

Qualifica religiosa: Sacerdote
Data del decesso: 7 Febbraio 1993
Luogo del decesso: Genova
Luogo di sepoltura:

Sac. SIMIONATO Giovanni, da Martellago (Venezia), morto a Genova nel 1993, a 80 anni di età, 54 di Professione e 49 di Sacerdozio.


Da "Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia", Gennaio  - Aprile 1993:

Sac. Giovanni SIMIONATO

      da Martellago (Venezia), passato al Signore il 7 febbraio 1993 a Genova-Camaldoli, a 80 anni di età, 54 di professione religiosa e 49 di sacerdozio.

Si conserva, nelle stampe dell'Opera, una dolce immagine di questo nostro Confratello, in atteggiamento sorridente, mentre porta a braccia un povero vecchietto. È l'emblema della vita spesa da Don Simionato al servizio dei bisognosi e sofferenti, senza interruzione e stanchezza. Nel far domanda di essere ammesso al sacerdozio, egli scriveva, nel 1943, al venerabile Don Sterpi: "Voglia il Signore concedermi tutti i carismi necessari per degnamente rappresentarlo su questa terra, e voglia pure il buon Dio elargirmi la grazia di dedicare ai poveri, agli umili, ai cari malati, non solo l'opera materiale, ma anche lo zelo e l'attività sacerdotale, imitando, per quanto mi è possibile, gli esempi fulgissimi del venerato Don Orione...". Una preghiera, questa, un'aspirazione, una brama del cuore che è stata più che programma, realtà della sua vita, giacché il prossimo 16 ottobre avrebbe segnato 40 anni da che egli viveva ininterrottamente nel Villaggio della Carità, su ai Camaldoli di Genova.

Nato l'8 ottobre 1912, era stato accolto a Campocroce di Mirano (Venezia) il 4 novembre 1931, a 19 anni, col solo titolo di studio delle elementari, ma con la considerazione di un giovane serio, taciturno e laborioso, mite e servizievole, molto portato alla preghiera e ai doveri familiari e cristiani. Mentre in Congregazione faceva il ginnasio - tra Campocroce, Tortona e Genova-Castagna -, l'8 settembre 1933 ricevette l'abito santo, poi completò la filosofia ancora alla Castagna, per passare in seguito alla teologia in Casa Madre a Tortona (1940-43). Nel 1937-38 aveva fatto il suo noviziato alla scuola di Don Cremaschi professando poi la prima volta a Villa Moffa, nella festa dell'Assunta 1938, e in perpetuo per l'Immacolata del 1941. Ricevette il Sacro presbitero a Tortona il 3 ottobre 1943, con un anno di anticipo, unitamente a schiera di altri fratelli, per le imminenti minacce di guerra. L'8 dicembre 1941 aveva già pronunciato il giuramento della salvaguardia della povertà, così come aveva avuto la consolazione di giurare, con voto, fedeltà al Papa il 12 marzo 1985.

Mentre i giudizi ottimali circa il suo spirito e la sua pietà avevano accompagnato, da parte di confratelli e superiori, la sua preparazione sacerdotale, - la sua vita "consumata nella carità" - come amava esprimersi il Fondatore - e la fedele sua durata quarantennale, sempre nella stessa mansione e casa, sono il titolo meritorio della stima che Don Simionato -così schivo, silenzioso, dolce e fattivo si è meritato in Congregazione, e della gratitudine vivissima espressagli da molte schiere di poverelli, sacerdoti infermi, malati, handicappati, divenuti cuore del suo cuore religioso e sa­cerdotale. "Essere al servizio di questi tanto cari infermi e amati poveri - egli ha lasciato scritto -, l'ho sempre ritenuto un singolare privilegio concessomi dal Signore...". 

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