Sito ufficiale della Piccola Opera della Divina Provvidenza

Ricordiamo Sac. GIRELLI Giuseppe

Qualifica religiosa: Sacerdote
Data del decesso: 2 Febbraio 2004
Luogo del decesso: Seregno (Milano)
Luogo di sepoltura: Mestre (VE)

Sac. GIRELLI Giuseppe, da Venezia, morto a Seregno (Milano) nel 2004, a 84 anni d’età, 66 di Professione e 57 di sacerdozio.


Da "Atti e Comunicazioni della Curia Generale", n. 213, Gennaio - Maggio 2004:

Sac . Giuseppe GIRELLI
Tornato al Signore il 2 febbraio 2004 nel Piccolo Cottolengo di Seregno (Milano), a 84 anni d ’età, 66 di Professione religiosa e 57 di sacerdozio.

Ottavo di nove figli di Angelo e Vialmin Luigia, Giuseppe nacque a Venezia il 26 giugno 1919. Orfano del padre a quattro anni e della madre a otto, poté ugualmente terminare le scuole elementari. Dopo aver visitato l’istituto “Marco Soranzo” a Campocroce e aver visto la giornata dei piccoli probandi, per i buoni uffici del suo parroco fu accolto al San Bernardino di Tortona nel settembre 1931, tornando a Campocroce per le scuole medie. Nel ’34-’36 completò al Panzarasa di Tortona le classi ginnasiali, maturando la decisione di consacrarsi al Signore nella Famiglia orionina con la domanda per il noviziato, che compì a Villa Moffa di Bra (Cuneo), con la guida di Don Cremaschi. Emise i primi voti nelle mani di Don Orione, il 7 novembre 1937. Inviato a Roma, nell’istituto San Filippo Neri, all’Appio, studiò filosofia mentre assisteva i piccoli delle elementari, lavorando anche manualmente, com’è tradizione nell’Opera (’37-’39). Fece un altro anno di tirocinio all’istituto San Prospero di Reggio Calabria, assistente e insegnante. Dal ’40 al ’46 fu nuovamente a Tortona, frequentando la teologia in seminario, con le difficoltà della guerra allora in corso. Emise la Professione perpetua nelle mani di Don Carlo Pensa, il 25 aprile ’43, nel santuario della Guardia in Tortona e, dopo i vari ordini, divenne sacerdote il 7 luglio ’46, per mano di Mons. Domenico Melchiori. Completò la preparazione con l’anno di pastorale. Svolse il suo apostolato soprattutto tra i giovani, ad Alessandria, Voghera, Novi Ligure (’46-’50), assistente e insegnante; diresse per tre anni la casa del piccolo mutilato, annessa al Piccolo Cottolengo di Milano, animando anche il vicino oratorio parrocchiale. Dal ’53 al ’65 fu destinato all’istituto Artigianelli in Venezia, ove si prodigò con impegno nell’assistenza e nell’educazione dei giovani veneziani. Dopo un triennio di direzione nel reparto mutilatini del Piccolo Cottolengo di Milano, dal ’68 al ’75 ebbe la responsabilità della ristrutturata casa di riposo per anziani in Fubine (Alessandria); fu economo a Vigevano (’75-’77), prodirettore alla Colonia Sant’Innocenzo in Tortona (’77-’79), lavorando poi dal ’79 al ’91 nella sede provinciale, come segretario nell’economato fino a quando, per l’età e la salute da curare fu deciso il passaggio al Piccolo Cottolengo di Seregno, sua residenza fino alla chiamata del Signore. Negli ultimi anni, il confratello, integrando la cura della salute con la disponibilità sacerdotale alle varie necessità del centro caritativo e dell’annesso santuario di Maria Ausiliatrice, ebbe modo di esprimere e vivere le esigenze personali e comunitarie del carisma orionino, anche come preparazione alla canonizzazione del Beato Fondatore, vivendone gli esempi e gli insegnamenti, soprattutto con la preghiera e la devozione mariana, nella speranza di presto incontrarlo in cielo. I funerali si svolsero a Seregno, nel Santuario, il 5 febbraio, quindi la salma fu trasferita a Mestre, per trovare tumulazione nella tomba di famiglia. 

Galleria fotografica

© Le immagini potrebbero essere soggette a copyright