Data del decesso: 16 Dicembre 1986
Luogo del decesso: Savignano Irpino (Avellino)
Luogo di sepoltura: Forio D'Ischia (NA)
Sac. CASTIGLIONE Giuseppe, da Forìo d'Ischia (Napoli), morto a Savignano Irpino (Avellino) nel 1986, a 59 anni di età, 43 di Professione e 33 di Sacerdozio.
Da "Atti e comunicazioni della Curia Generale", novembre - dicembre 1986
Sac. Castiglione Giuseppe
da Forìo d'Ischia (Napoli), morto a Savignano Irpino (Avellino) il 16 dicembre 1986, a 59 anni di età, 43 di Professione e 33 di Sacerdozio. Riposa a Forio D’Ischia (NA)
Venne accolto nel piccolo seminario di Sant'Oreste (Roma). Indossato a Tortona l'abito sacro (8.8. 1939) terminò i corsi ginnasiali a Buccinigo d'Erba (Como). Fece il suo noviziato nell'anno 1942 - '43 a Villa Moffa, dove professò la prima volta nella festa dell'Assunta 1943.
Sempre a Villa Moffa completò il liceo, donde passò tirocinante ed insegnante all'Istituto "San Filippo" di Roma. Aveva pronunciati i Voti perpetui il 15.8. 1949. Completata la teologia a Tortona nel periodo 1949 -1953, venne ordinato sacerdote il 29 giugno 1953.
Svolse le primizie del ministero sacerdotale tra gli handicappati a Napoli, in via Donnalbina, e nel 1957 a Messina tra gli orfani, anche quale consigliere di quell'Istituto. Nominato direttore a Pescara, vi trascorse gli anni di sacrifìcio e di attesa che prepararono l'attuale fioritura di bene. Nel 1964 venne destinato direttore e parroco della chiesa di "Santa Maria della Croce" in Foggia, rimanendovi sino al 1975, quando gli fu affidata la parrocchia della "Madonna Pellegrina" ili Sulmona (L'Aquila) e successivamente nell'ottobre 1978 quella di "Ognissanti" nel quartiere Appio dì Roma. Nell'autunno 1984 divenne parroco e poi direttore a Savignano Irpino, nella Casa Pensionato dove lo ha colto improvvisa la morte, che a lui non dovette riuscire inattesa, date le condizioni di salute, dalle quali fu provato negli ultimi anni.
Ebbe il dono di una attraente predicazione e di un facile approccio con le persone, che gli servì molto nell'adempimento dei suoi doveri pastorali e nella convivenza all'interno delle comunità religiose che lo ebbero superiore.
Il 24 marzo 1950 aveva pronunciato il giuramento per la difesa della povertà. Fu argomento caro al suo apostolato la fedeltà al Papa, al cui amore, nel suo ministero sacerdotale, indirizzò la zelante cura a servizio specialmente dei giovani e delle anime, nel solco di carità illuminato dagli esempi del nostro Fondatore.
A 9 anni conobbi Don Salvatore Castiglione per il semplice motivo che la 5a elementare era stata trasferita da Villa Odina di fronte alla casa Fraticelli a Casamicciola nella villa Joseph dove attaccata alla mia classe c'era la bellissima chiesa dedicata a San Giuseppe.
Don Castiglione parlava in romano ed io credevo che fosse un prete romano. Don Castiglione era un parroco? un prete? Per noi era un sacerdote che amava i giovani con una strategia di simpatia, di grande affetto, con un modo particolare di parlare che aveva un solo scopo avvicinarti a Gesù e con la scusa di far giocare a pallone i ragazzi sul campetto alla fine ti costringeva a seguire la messa ed ascoltare l'omelia.
Prima Gesù poi il calcio.
Andava incontro ai giovani per condividere le loro preoccupazioni e costruire un mondo più bello, più giusto e più solidale. In fondo Don Orione il suo esempio con questa strategia dell'amore ha fatto poi nascere molti centri di movimenti giovanili Orionini.
Don Salvatore era nato a Forio il 20 maggio 1925 quindi era Foriano. Ultimo di 13 figli. Perbacco.
La madre si chiamava Russo Maria.
Parlava romano per vari motivi aveva insegnato educazione fisica ai ragazzi del San Filippo Neri all'Appio e alla casa dell'orfano del Trastevere mentre studiava teologia sull'Aventino.
Il 7 giugno del 1952 fu ordinato sacerdote. Aveva 27 anni.
Dal 1969 rimase a Casamicciola e sappiamo cosa ha combinato e cosa desiderava creare: l'Ospizio Don Orione. La casa di riposo nasceva accanto a villa Joseph passata nelle mani per volere della figlia spirituale Giuseppina Morgera ai seguaci di Don Orione. Chi non ricorda Don Bruno Cicolini affiancato a Don Castiglione.
Che Santi…avrebbe detto Don Vincenzo Avallone.
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