Data del decesso: 7 Maggio 2019
Luogo del decesso: Camposampiero (PD)
Luogo di sepoltura: Trebaseleghe (Padova)
FR. SANGUIN Mario Stefano, da Campocroce di Mirano (VE - Italia), morto a Camposampiero (PD) nel 2019, a 92 anni di età e 66 di professione religiosa.
Annuncio decesso
È deceduto Fr. Mario Stefano Sanguin
Oggi, martedì 7 maggio 2019, è deceduto nell’ospedale di Camposampiero PD, Fratel Mario Stefano Sanguin. Era nato a Campocroce di Mirano VE (Italia) il 20 dicembre 1926, aveva 92 anni di età e 66 di professione religiosa. Apparteneva alla Provincia “Madre della Divina Provvidenza” (Roma).
Fratel Mario Stefano SANGUIN era entrato in Congregazione nell’ottobre del 1938 nel seminario di Campocroce.
Dopo l’anno di Noviziato era stato destinato come telegrafista alle Poste Vaticane, dove rimase fino al 1960. Passò poi 32 anni a Roma Monte Mario, come insegnante e poi direttore del C.I.A.C. Nel 1992 fu trasferito alla scuola del San Filippo sempre a Roma dove rimase fino al 2015. Gli ultimi anni li ha passati nella nostra comunità di Trebaseleghe per curare la sua salute ormai malferma.
Requiescat in pace!
Da "Atti e Comunicazioni della Curia Generale", n. 256 - 257, Gennaio - Agosto 2019
FRATEL MARIO STEFANO SANGUIN
Deceduto all’Ospedale di Camposampiero (Padova) il 07 maggio 2019 a 92 anni d’età e 66 di professione religiosa. Apparteneva alla Provincia religiosa “Madre della Divina Provvidenza” (Roma)
Fratel Mario era il sesto di sette figli di Giovanni e di Barbato Amabile; nacque il 20 dicembre 1926 a Campocroce di Mirano (Venezia), fu battezzato il 26 dicembre col secondo nome di Stefano e cresimato il 30 agosto 1933 dal Vescovo di Treviso.
Nella famiglia numerosa, povera ma laboriosa nel lavoro dei campi, trovò l’ambiente per crescere nella vita sociale e spirituale, frequentando la scuola e la parrocchia dove sbocciò la vocazione di donarsi al Signore e servire il prossimo.
Avendo sentito parlare di Don Orione e delle sue opere a favore delle vocazioni povere, dopo le scuole dell’obbligo, fu accolto il 15 ottobre 1938 al probandato “Marco Soranzo” di Campocroce di Mirano (Venezia), iniziando il ginnasio negli istituti di Tortona “Panzarasa”, Voghera e Sassello (1938-45) a causa della guerra in corso, intramezzato dall’anno di noviziato (1943-44) a Villa Moffa di Bra (Cuneo) e la professione dei primi voti il 15 agosto 1944 come chierico.
Esercitato il tirocinio di regola, assistente dei probandi coadiutori a Vigevano e Montebello della Battaglia (Pavia) e agli orfani del “Manin” di Venezia, nel 1948, allo scadere dei voti temporanei, per difficoltà negli studi, si ritirò in famiglia per un miglior discernimento, aiutando nel lavoro. Nel 1950 fece nuovamente domanda di rientrare in Congregazione come Fratello, dove già studiava suo fratello Domenico per il sacerdozio. Riaccettato, fu assegnato in prova alla comunità orionina in Vaticano come telegrafista alle Poste Vaticane; fece nuovamente il noviziato tra i fratelli a Montebello della Battaglia (Pavia) con la guida di Don Ferruccio Netto, emettendo i voti religiosi l’11 ottobre 1952, allora festa della “Mater Dei”.
Dai superiori fu riassegnato alla comunità vaticana addetta alle poste e telegrafi, prodigandosi e migliorandosi come telegrafista (1952-60) oltre che spiritualmente, emettendo la professione perpetua l’11 ottobre 1957.
Per la sua preparazione tecnico professionale fu destinato alla comunità di Roma Monte Mario, lavorando al Centro Italiano Addestramento Cinematografico (CIAC): insegnante (1960-87) e dal 1987 al 1992 anche responsabile incaricato del CIAC.
Trasferito all’Istituto “San Filippo Neri” al quartiere Appio, collaborò come consigliere, manutenzione tecnica della scuola e servizi vari. Nel 1999, con l’unificazione con la comunità della parrocchia di Ognissanti, Fratel Mario continuò la sua collaborazione come consigliere, economo e incaricato dell’istituto.
Per gli oltre 60 anni vissuti dal confratello nelle case di Roma e Vaticano, nel lavoro e nell’insegnamento, molti lo ricordano per la sua testimonianza di religioso orionino, lo spirito di famiglia, di preghiera, di discrezione, di comprensione ed aiuto verso i bisognosi, appresi alla scuola di Don Orione.
Negli anni ’80 s’interessò per migliorare e incrementare le vocazioni, la formazione e preparazione integrale dei Fratelli come Coordinatore degli stessi; Ricevette in occasione dell’Anno Santo 2000, assieme a Fr. Masi e Fr. Simioni, il ministero dell’Accolitato nella festa dell’Immacolata, dal Superiore generale Don Roberto Simionato.
Seppe convivere con la sofferenza e le prove, accettate con fede e adesione alla volontà divina. In una lettera del 26 agosto 1998 dopo ricoveri ospedalieri scriveva: “Ho imparato ad avere sempre pazienza con le persone che cercano comprensione, condivisione nei loro travagli, confortandoli con parole di fede cristiana che porta loro sollievo, conforto e meraviglia. (…) I discorsi che escono dalla carità insegnata da Don Orione sono i più accettati.”
Nel 2016, per una migliore assistenza alla salute ormai precaria e vicinanza alla terra natìa, decisero il trasferimento alla comunità di Trebaseleghe (Padova), vivendo e condividendo preghiere e sofferenze offerte al Signore per la Chiesa, la Congregazione e le anime, attendendo fiducioso la sua chiamata, giunta dopo breve ricovero all’ospedale di Camposampiero all’una del 7 maggio 2019.
Il commiato liturgico si svolse sabato 11 maggio nella chiesa della “Casa Don Orione” a Trebaseleghe (Padova), con successiva tumulazione nel cimitero locale.
Galleria fotografica