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27 Agosto 2024

Ucraina: Un mondo che cerca la quotidiana normalità della pace

In un breve aggiornamento che giunge dall'Ucraina, i religiosi orionini raccontano del campo estivo dei ragazzi, della costruzione della chiesa e di pace.

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«Abbiamo avuto un’estate impegnativa con il campo estivo dei ragazzi e la costruzione della chiesa con le sue difficoltà», riferisce don Egidio Montanari da L'viv, in Ucraina, che tra le foto inviate per condividere alcune delle attività realizzate, segnala quella di «un ragazzo che legge e commenta il Vangelo per i suoi amici più piccoli: un modo semplice e bello per annunciare».

Insieme agli auguri per la buona realizzazione dell'ormai prossima festa della Madonna della Guardia, alla quale si uniscono, i sacerdoti orionini inviano alcune strofe di una famosa canzone argentina, fortemente pacifista scritta del 1978 di León Gieco, intitolata «Solo le pido a Dios» («A Dio chiedo soltanto»):

[…]

A Dio chiedo soltanto
che la guerra non mi sia indifferente,
è un mostro grande e calpesta forte
tutta la povera innocenza della gente.

A Dio chiedo soltanto
che l’inganno non mi sia indifferente,
se un traditore può più di molte persone,
che queste persone non lo scordino facilmente.

A Dio chiedo soltanto
che il futuro non mi sia indifferente,
è senza speranza colui che deve andare
a vivere una cultura differente.

«Queste parole di León Gieco, un popolare cantante argentino, recentemente cantate anche alla presenza di Papa Francesco, ci aiutano a sollevare la testa e a non lasciarci schiacciare dal clima che la guerra e l’inganno della sua propaganda portano con sé.

La guerra non ci è indifferente, per questo reagiamo difendendo la “povera innocenza della gente”, dei bambini e dei giovani. Il loro futuro e il loro presente non ci sono indifferenti e con loro vogliamo creare una cultura differente. I loro giochi, le danze, la loro allegria sono un atto di protesta e di rivalsa: c’è un altro mondo oltre a quello descritto dai bollettini di guerra o dai giornali, un mondo che cerca la quotidiana normalità della pace. E questo chiediamo continuamente a Dio.

Di fronte a chi distrugge, e ormai sono in tanti, da una parte e dall’altra, noi costruiamo, noi viviamo».

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