Questa mattina, al termine dell’udienza generale in piazza San Pietro, Papa Leone XIV ha rivolto un appello per la situazione che sta vivendo il Madagascar. “Sono addolorato – ha detto papa Prevost – per le notizie che provengono dal Madagascar di scontri violenti tra le forze dell’ordine e giovani manifestanti, che hanno provocato la morte di alcuni di loro e un centinaio di feriti. Preghiamo il Signore affinché si eviti sempre ogni forma di violenza e si favorisca la costante ricerca dell’armonia sociale attraverso la promozione della giustizia e del bene comune”.
Il Paese dell'Africa orientale è da giorni agitato da episodi di violenze a seguito delle manifestazioni guidate da gruppi di giovani per i tagli all'acqua e all'elettricità e ispirate alle proteste della "Gen Z" in Kenya e Nepal. Si tratta delle più grandi proteste mai conosciute dal Madagascar. Stando agli ultimi bilanci diffusi dall'Onu, sono 22 i decessi e più di cento le persone ferite. Il 29 settembre, il presidente del Madagascar Andry Rajoelina ha sciolto il governo.
Questa è la testimonianza che arriva dal Superiore della Delegazione, missionario orionino presente da tanti anni in Madagascar: «Ci sono stati grandi disordini nella capitale Antananarivo. Tutta la polizia e i militari erano impegnati per impedire queste manifestazioni e ci sono stati scontri. Qualche giorno fa, approfittando della mancanza di militari, i manifestanti hanno incendiato alcune stazioni della nuova teleferica e i grandi magazzini, rubando in molti negozi e punti della capitale. Per questo scuole e negozi sono rimasti chiusi. Anche vicino la nostra casa ci sono stati scontri e si sono sentiti colpi di fucile e di armi da fuoco, perché il quartiere dove noi siamo è uno dei più "caldi" della capitale per la presenza di molta gente che non ha lavoro”.
La famiglia orionina è vicina al popolo malgascio e invoca dal Signore benedizione e protezione.