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29 Giugno 2024

La festa del Papa

Il 29 giugno ricorre la memoria liturgica dei Santi Pietro e Paolo e in questo giorno la Congregazione celebra la “Festa del Papa”.

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Per san Luigi Orione, così come per gli orionini, la festa dei Santi Pietro e Paolo è anche il giorno della “Festa del Papa”. Infatti, Don Orione, per il suo grande amore al Papa e per il desiderio missionario che gli ardeva nel cuore, promosse la festa dei santi Pietro e Paolo “nella cui devozione noi esprimiamo il nostro attaccamento e la nostra devozione al Vicario di Cristo, il papa” (Parola, 7 settembre 1934, VI, 173). Egli approfittava della loro ricorrenza liturgica per tornare sul carisma della Congregazione, affinché lo si vivesse con coscienza e gioia. Non dimenticava, quindi, di sottolineare come la Piccola Opera fosse tutta cosa di Cristo, della Chiesa e del Papa.

«Nostro Signore Gesù Cristo - scrive Don Orione nel 1903 - designò propriamente nel beato apostolo Pietro chi doveva farsi servo dei servi di Dio, e su lui fondò la Sua Chiesa, e a lui commise l’unità del governo visibile che avvicinasse sempre più gli uomini a Dio e, per l’assistenza dello Spirito Santo, diede in lui ai suoi successori fino alla fine dei secoli le parole infallibili di vita eterna, onde riuscire allo scopo della Redenzione, che è rinnovare in Gesù Cristo: Instaurare omnia in Christo».

La Preghiera per il Papa, che ogni domenica gli orionini recitano per rinnovare il loro impegno di fedeltà, tanto voluta da Don Orione, è come il riassunto del suo carisma: «Tu ce lo hai dato per nostro pastore e maestro, dà a noi o Signore, la costanza di professargli sempre tutta la nostra docilità come figli e tutto il nostro amore». Don Orione spiegava che questa docilità e amore consistono nel «seguire sempre, in tutto e per tutto, gli insegnamenti di lui, non solo in materia di fede e di morale, ma in ogni cosa che egli, come papa, insegna e comanda… anche i suoi avvertimenti, consigli e i suoi desideri». Anche la visita quotidiana al SS. Sacramento riassume gli insegnamenti di Don Orione sul Papa e sul suo ruolo di unità nella Chiesa, come Gesù ha voluto.

«Papa vuol dire “padre” - afferma il Fondatore -; Papa non vuol dire dominatore, imperatore, padrone. Papa vuol dire cuore. Papa vuol dire dolcezza, vuol dire carità, carità! Il Papa è il padre del ricco, come del povero; per lui non esistono nobili o plebei, ma solo dei figli; dal Papa la fede, la luce, la mansuetudine del Signore che porta balsamo ai cuori, conforto e consolazione ai popoli. Dal labbro del Papa il popolo ascolterà non le parole che eccitano all'odio di classe, alla distruzione e allo sterminio, ma le parole di vita eterna, parole di verità, di giustizia, di carità; parole di pace, di bontà, di concordia, che invitano ad amarci gli uni gli altri e a darci la mano per camminare verso un migliore, più cristiano e più civile avvenire».