Come da tradizione la Famiglia Carismatica Orionina in Brasile si è riunita al Santuario Nazionale di Aparecida, il più grande santuario mariano al mondo, che si trova ad Aparecida, nello Stato di San Paolo (Brasile Sud). La Provincia “Nostra Signora dell’Annunciazione” (Brasile Sud) era rappresentata da pellegrini provenienti da circa venticinque comunità, mentre gli orionini della Provincia “Nostra Signora di Fatima” (Brasile Nord) sono arrivati dalle comunità orionine di: Belo Horizonte, Brasília, Teológico, Ouro Preto, Morada Nova, Goiânia - Duas paroquias, Tocantinópolis, Buritis - Rondônia, Juiz de Fora , Filosófico Juiz de Fora, Rio de Janeiro Santuário de Fátima, Niterói, Espírito Santo - Rio Bananal, Vila Velha, Caucaia, Palmas, Valença e Ouro Branco.
La santa Messa è stata presieduta dall’arcivescovo metropolita di Aparecida Mons. Orlando Brandes e concelebrata dai sacerdoti orionini presenti. L’arcivescovo nella sua omelia ha fatto riferimento alla Giornata Missionaria Mondiale e al messaggio del Santo Padre per tale occasione, lanciando un forte appello a riflettere sul vero significato del servizio cristiano, sottolineando che molti cercano potere e riconoscimento, ma Gesù ci insegna il contrario. “Chi sa servire sarà nella gloria accanto a Gesù”, ha detto Mons. Orlando, ricordando che la Madonna, i papi e tutti i cristiani sono chiamati ad essere servi dei servi. “La vita di Gesù è stata servire da Betlemme al Calvario”, ha ribadito, precisando che il servizio con amore e umiltà è ciò che trasforma il mondo e porta la vera elevazione spirituale. E proprio parlando di “servizio con amore e umiltà” l’arcivescovo ha affermato come oggi la spiritualità di Don Luigi Orione sia molto attuale, “L’amore al Papa, alla Chiesa, ai poveri è il grido di Don Orione, così come l’amore ai giovani, è per lui una missione. L'uomo più caritatevole che ho conosciuto oggi è Don Orione, San Luigi Orione, che amava tanto la Madonna”. Mons. Orlando ha quindi concluso la sua omelia invitando i presenti ad affidarsi alla Madonna come faceva Don Orione, esortandoli a ripetere per tre volte il motto orionino, “Ave Maria e avanti!”.
Al termine della celebrazione i circa 1500 orionini si sono riuniti nella Sala dei pellegrini, collocata al di sotto del Santuario, dove sono stati accolti dalle parole del direttore provinciale P. Rodinei Tomazella (Brasile Sud) e dei coordinatori del Movimento Laicale Orionino con la presentazione dei vari gruppi locali. Quest’anno la Provincia “Nostra Signora dell’Annunciazione” era incaricata del momento formativo e di intrattenimento, che è stato realizzato da P. Antonio Bogaz, vicario provinciale e responsabile del MLO, e da un gruppo di laici che hanno raccontato con una rappresentazione intitolata “Dal fondo del fiume al cuore del popolo”, l’evento miracoloso avvenuto sul fiume Paraíba nel 1717 di cui Nostra Signora di Aparecida è protagonista, illustrando i diversi simboli legati alla sua effige.
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