Il Brasile, e in particolare lo Stato del Rio Grande do Sul, è stato colpito a partire dal 2 maggio da devastanti inondazioni che hanno causato quella che è stata probabilmente la peggiore alluvione della storia del Paese, con danni a con circa 400 comuni e oltre 155 mila persone sfollate, un bilancio momentaneo di 96 morti e più di 131 dispersi.
Una catastrofe davvero enorme, come testimoniano anche i religiosi orionini della provincia religiosa "Nostra Signora dell'Annunciazione" – Brasile Sud, che in quella zona del Brasile sono presenti a Porto Alegre in tre parrocchie ("Santa Teresa de Jesus", "São Luis Orione" e "São José") e il Centro "Amparo Santa Cruz" comunemente conosciuto come "Orionópolis".
In particolare, riferisce padre Antonio Bogaz, vicario provinciale, i religiosi della parrocchia di San Giuseppe e del Centro Amparo Santa Cruz, che da quasi un secolo di esistenza sviluppa diverse attività al servizio di progetti sociali con bambini, adolescenti, anziani e le loro famiglie, si stanno adoperando per l'accoglienza degli sfollati, in tutto circa 200, che si ritrovano senza casa senza nulla. È stato allestito un centro di accoglienza ed è stata formata una squadra con più di 300 volontari che si alternano per aiutare e distribuire beni di prima necessità, come vestiti, scarpe, cibo, materiale per la pulizia e per l’igiene personale. Gli aiuti sono arrivati anche dalla Caritas delle diocesi di Porto Alegre e di San Paolo e una grande solidarietà è invece giunta da tutto il Brasile.
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