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15 Settembre 2023

15 settembre, memoria della Vergine Addolorata

Don Orione aveva una devozione particolare per la Madonna Addolorata. Ricordiamo bene che la statua della Madonna del primo Collegetto di San Bernardino (1893) era una "Addolorata".

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15 settembre 1930. Durante la meditazione nelle cappella del Paterno, a Tortona, Don Orione ricorda: 

«Vedete questa immagine antica, che veneriamo in questa modesta cappella e che molti venerarono prima di noi? Essa non è altro che l’Addolorata. L’Addolorata viene comunemente raffigurata vestita di rosso, perché il rosso simboleggia il dolore e l’amore, con le mani giunte, lo sguardo rivolto al cielo e la spada che le trafigge il cuore. Quando l’avvocato Serra di Novi ci regalò quella statuetta, qui c’erano altri preti e altri ragazzi. La prendemmo e la portammo a San Bernardino e i primi ragazzi di là, che si accorsero come la Madonnina avesse uno stilo piantato nel petto, dissero: “Come mai dobbiamo avere una statua con uno stilo piantato nel cuore?”. Lo tolsero e volevano scrivere i propri nomi al posto della spada che ruppero e bruciarono dicendo: «Così siano bruciati i nostri peccati!». Quell’atto, sebbene ingenuo, dice molto, ma io ammonii quei buoni giovani: “Non basta che bruciate la spada, ma non dovete più peccare; vi dovete guardare dal peccato volontario; mai dire una bugia volendo mentire, mai fare un’azione indegna, mai offendere un compagno intenzionalmente”; infatti quei giovani si comportarono tutti molto bene; erano di esempio a tutta Tortona e si ricordano ancora di quei giorni e scrivono e vengono a trovarmi».

«Cari figli, due cose: prima di tutto ricordate che la Madonna ci è stata data nell’ora più dolorosa. Gesù ci aveva già dato tutto, ci aveva dato soprattutto il suo esempio e sé stesso nell’Eucaristia. Aveva ancora una cosa, una cosa sola, la più cara, la più santa e, mentre pendeva in croce, ce la diede: Maria Santissima, che amava, dicemmo, più di sé stesso. Noi non dobbiamo mai dimenticare questo grande dogma e, venendo in questa cappella, ricordando quanto Maria Santissima patì, dobbiamo fare proponimento di non trapassare mai più il suo cuore con il peccato. Un amore grande a Maria Santissima, ecco il ricordo di questo giorno dell’Addolorata. Vedete, non siamo quasi ancora all’ottava della festa della Natività della Beatissima Vergine che già la Chiesa ne celebra i dolori.

 A ricordo di queste parole che il Signore mi ha dato la grazia di rivolgervi e soprattutto perché il culto di Maria Addolorata sia sempre vivo tra noi, prescrivo, fin d’adesso che nei venerdì, si canti lo Stabat Mater. Imparatelo bene: ogni venerdì lo canterete durante la santa Messa e ne ritrarrete grande giovamento». (Parola IV, 341-342)