La vita
San Luigi Orione (Pontecurone 23 giugno 1872 – Sanremo, 12 marzo 1940), è conosciuto nel mondo come un campione della santità cristiana, come il fondatore della Piccola Opera della Divina Provvidenza. Affrontò problemi sociali ed ecclesiali di ogni genere, avvicinò alte personalità della politica, della cultura e della Chiesa, tutti illuminando con il suo sguardo sapiente e la sua azione generosa. Gli scritti di Don Orione hanno raggiunto una infinità di destinatari, a tutti portando conforto, intelligenza di fede, ricchezza di contenuti.
«Il folle di Dio», l’ha definito il biografo Pronzato, mentre papa Luciani ha riconosciuto in lui «lo stratega della carità». Lui si è definito «il facchino della Divina Provvidenza» e con altri simili epiteti che confessano la sua sconfinata fiducia in Dio e la volontà di essergli umile servitore.
Ignazio Silone l’ha paragonato a Lenin, perché «Lenin non fu il socialista del sabato sera e Don Orione non fu il prete della domenica mattina». Douglas Hyde gli ha dedicato una biografia dal titolo II bandito di Dio.
Di Don Orione, il letterato Don Giuseppe De Luca ha detto che «era un uomo in stato permanente di ebbrezza spirituale». Pio XII alla sua morte, avvenuta il 12 marzo 1940, L'ha definito «padre dei poveri e insigne benefattore dell’umanità dolorante e abbandonata».
Papa Giovanni Paolo II di lui disse: «È impossibile sintetizzare in poche frasi la vita avventurosa e talvolta drammatica di colui che si definì, umilmente ma sagacemente, "il facchino di Dio". Però possiamo dire che egli fu di sicuro una delle personalità più eminenti di questo secolo per la sua fede cristiana apertamente vissuta.
Egli fu sacerdote di Cristo totalmente e gioiosamente, percorrendo l’Italia e l’America Latina, consacrando la propria vita a coloro che più soffrono, a causa della sventura, della miseria, della cattiveria umana. Questo umile e povero prete, intrepido e instancabile, divenne testimonianza viva dell’amore di Dio. Egli entra a far parte della lunga schiera di testimoni che con la loro condotta hanno manifestato qualcosa di più che una solidarietà semplicemente umana, addolcendo il sudore amaro della fronte con parole e fatti di liberazione, di redenzione, e quindi di sicura speranza. Povero tra i poveri, spinto dall’amore di Cristo e dei fratelli più bisognosi, fondò la Piccola Opera della Divina Provvidenza: i Figli della Divina Provvidenza, le Piccole Suore Missionarie della Carità, e in seguito le Sacramentine Cieche e gli Eremiti di sant’Alberto.
Ebbe la tempra e il cuore dell’apostolo Paolo, tenero e sensibile fino alle lacrime, infaticabile e coraggioso fino all’ardimento, tenace e dinamico fino all’eroismo, affrontando pericoli di ogni genere, avvicinando alte personalità della politica e della cultura, illuminando uomini senza fede, convertendo peccatori, sempre raccolto in continua e fiduciosa preghiera, talvolta accompagnata da terribili penitenze. Un anno prima della morte così aveva sintetizzato il programma essenziale della sua vita: "Soffrire, tacere, pregare, amare, crocifiggersi e adorare". Mirabile è Dio nei suoi santi, e Don Orione rimane per tutti esempio luminoso e conforto nella fede».
Domenica 16 maggio 2004, Giovanni Paolo II ha canonizzato Luigi Orione con una cerimonia di grande intensità, alla presenza di numerosissimi rappresentanti della Famiglia orionina.
La sua santità ha suscitato e continua a generare fama e devozione nei fedeli, imitazione e sequela nei discepoli. Resta vivo il suo carisma, un dono perenne e universale fatto alla Chiesa, «trasmesso ai discepoli per essere da questi vissuto, custodito, approfondito e costantemente sviluppato in sintonia con la Chiesa».
La sua fondazione irradia nel mondo, soprattutto tra i più poveri, lo spirito e i progetti di bene del Fondatore.
Gli Scritti
Quando si conoscono ed apprezzano alcune figure poliedriche nella santità, si vorrebbe che esse non tramontassero mai per godere della loro virtù, sapienza, ispirazione e di quant'altro di edificante dalla loro anima promana.
San Luigi Orione ha soddisfatto in misura notevole questa esigenza: egli è rimasto tra noi con il suo pensiero, i suoi insegnamenti, il suo spirito.
I suoi Figli spirituali hanno raccolto, con accuratezza e devozione, minute di lettere, appunti, e scritti vari, in ben 121 volumi che costituiscono una preziosa eredità, fonte efficace di saggi consigli e insegnamenti, dove poter attingere la ricchezza del suo spirito carismatico e apostolico.