Data del decesso: 19 Maggio 2012
Luogo del decesso: Fumo di Corvino San Quirico (PV)
Luogo di sepoltura: Montemartino (PV)
Sac. Paolo BUSSOLINI, da Montemartino (PV), morto a Fumo di Corvino San Quirico (PV) nel 2012, a 91 anni di età, 74 di professione religiosa e 65 di sacerdozio. Apparteneva alla Provincia “San Marziano e San Benedetto” (Tortona).
Da Atti e Comunicazioni della Curia Generale (Don Orione) n.238, Maggio - Agosto 2012:
Sac. Paolo Bussolini
Nato a Montemartino (Pavia) il 22 novembre 1920 è morto al Pensionato “Don Orione” di Fumo di Corvino San Quirico (PV) il 19 maggio 2012 a 91 anni di età, 74 di Professione Religiosa e 65 di Sacerdozio. Riposa nel cimitero di Montemartino (Pavia)
Nacque a Montemartino di Menconico (Pavia) il 20 novembre 1920, terzo di nove figli di Celestino e di Melania Atteretti. Fu battezzato tre giorni dopo e cresimato il sei maggio 1928 dal Vescovo di Tortona.
II servizio all'altare come chierichetto e le visite coi genitori al santuario della Madonna della Guardia a Tortona per la festa del 29 agosto, danno al piccolo Paolo l'occasione di vedere e conoscere Don Orione restandone affascinato: seguirà nella vocazione il fratello Pietro gia entrato in Congregazione. Fu accolto al Paterno da Don Sterpi il 19 agosto 1932 e ricevette l'abito religioso da Don Orione il 28 agosto del '33, completando i primi studi a Tortona, Montebello e Voghera. Passo a Villa Moffa di Bra (Cuneo) per il noviziato, professando i primi voti religiosi il 1° settembre 1937. A Tortona completò i due anni di filosofia ('37-'39) e il tirocinio al collegio "Dante Alighieri" assistente e insegnante, curando nel periodo estivo il gruppo di ragazzi albanesi sfollati a causa della guerra ('39-'42), conseguendo pure il diploma d'infermiere militare.
A Rosano di Casalnoceto e Tortona studia la Teologia ('42-'46), emette i voti perpetui nel santuario di Casei Gerola (8 settembre 1944), riceve il Diaconato nel duomo di Tortona (6 aprile 1946) e viene ordinato sacerdote da Mons. Melchiori il 7 luglio successivo, nel santuario Madonna della Guardia in Tortona.
Dopo un anno di assistenza al "Manin" di Venezia, passò al seminario di Buccinigo d'Erba (Como), consigliere, prefetto di disciplina e insegnante dei probandi fino al '49 quando, su richiesta del Superiore generale Don Carlo Pensa, si rese disponibile a partire missionario per l'Argentina, arrivando a Buenos Aires il 14 ottobre 1949. Dopo l'acculturazione, a dicembre dirige il collegio "Lujan" di Claypole fino al '59, e il vicino collegio filosofico "S. Jose" (59-62), indi, direttore e parroco della parrocchia e collegio "S. Jose" a Mar del Plata fino al '73.
Dal 73 al 76 diresse il Cottolengo di Claypole; contemporaneamente fu consigliere ed economo provinciale prima di essere nominato Direttore della Provincia Argentina N. S. de la Guardia per due trienni ('76-'82).
Dopo il governo, per un biennio fu incaricato a Cordoba del Cottolengo, del Collegio e degli "Eremiti." Ritornato a Claypole guidò la comunità del Cottolengo per tre anni, finche la fiducia dei confratelli e dei superiori lo nominarono nuovamente Superiore provinciale ('87-'91), con nuove aperture ad Asuncion in Paraguay.
Ultima tappa argentina fu a Cordoba, superiore e parroco, prodigandosi fino al 26 marzo '96, giorno del suo ritorno in Italia. Nella lunga permanenza in Argentina (46 anni), Don Paolo ebbe altri incarichi tra i quali: segretario nella visita canonica generale di Don Silvio Parodi all'Argentina (1955), delegato al V (1963) e all'VIII (1981) Capitolo generale, delegate nelle assemblee generali del '84 e del '90.
Dopo il rientro in patria, a Fumo di Corvino San Quirico, festeggiò con gioia e gratitudine il Signore per il dono del suo 50° di sacerdozio, speso a servizio della Chiesa, della Congregazione, delle vocazioni e delle anime, grato a Don Orione che gl'infuse l'entusiasmo delle tre "M": Maria, Missioni, Morti. Fu poi per due anni Viceparroco e padre spirituale all'Eremo di Sant'Alberto di Butrio (Pavia).
Dal 1999 risiedeva nella comunità di Fumo, vicario e incaricato del santuario, lieto di lavorare all'ombra della S. Madonna nel condurre le anime a Gesù, soprattutto con l'esempio, con il ministero della confessione e con molta preghiera, sempre disponibile alia volontà divina. Accettò con fortezza e sacrificio la malattia che negli ultimi due anni divenne sempre piu pesante.
L'insieme della sua vita si può riassumere nel pensiero di Papa Paolo VI che Don Paolo scrisse nell'immagine ricordo per il suo 50° di sacerdozio: "Signore, fa che la mia fede sia forte, che sia allegra, che sia operante, che sia umile."
I funerali furono celebrati nel santuario della Beata Vergine di Caravaggio a Fumo (Pavia). Presiedeva il Vescovo orionino Mons. Gemma concelebranti 33 sacerdoti. L'argentino P. Eldo Musso, Consigliere generale, espresse l'affetto e il "Grazie" della Congregazione, con riferimento ai 46 anni di vita sacerdotale di Don Paolo in Argentina.
È tumulato nel cimitero di Montemartino, accanto ai genitori e al fratello Don Pietro.
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