Data del decesso: 18 Maggio 1962
Luogo del decesso: Genova
Luogo di sepoltura: Genova, chiesa del Paverano
Agg. ISOLA Prof. Domenico, da Genova, morto a Genova nel 1962, a 77 anni di età e 29 di servizio ai poveri del Piccolo Cottolengo Genovese.
In ricordo del prof. Domenico Isola a 50 anni dalla sua scomparsa
Il 18 maggio di 50 anni fa moriva nel Piccolo Cottolengo di Don Orione in Genova, dove fu Direttore Sanitario per circa trent’anni (1933-1962), il professor Domenico Isola.
La notizia della morte del prof. Isola colpì profondamente quanti ebbero modo di conoscerlo e di apprezzare la sua grande professionalità e competenza, la bontà d’animo e l’umanità, la sua “dedizione indicibile alla causa della carità, in così esemplare e commovente e fedele servizio ai poveri, ai sofferenti”, scriveva Don Carlo Pensa, all’epoca Superiore generale dell’Opera, in ricordo del professore.
Don Orione lo volle al Paverano come Direttore Sanitario nel 1933: “Mi condusse nel suo «Paverano», - ricordò il professore - ove il dolore e l'amore si fondono nelle più dolci armonie; ove, nella sofferenza, lo spirito si eleva e si perfeziona, più che nella rassegnazione, che è atteg-giamento passivo dell'animo, nella completa accettazione ai divini voleri; ove il gemito diventa ad un tempo preghiera ed offerta; ove, resistendo alle insidie dai mali della terra, si trova la forza per guardare verso il Cielo e per raggiungere la eterna salvezza”.
Il “Paverano” divenne la sua seconda famiglia e la sua missione: “sono entrato [in questo istituto] con fervido entusiasmo, vedendo in esso l'ultima, ma la più promettente meta della mia operosità: ove ho lavorato tanti anni, legando il mio lavoro ogni mio pensiero ed ogni mio palpito, senza quasi avvedermi che l'età si appesantiva sulle mie spalle! - scrisse nel suo testamento spirituale -... Non mi rimane che chiedere a Dio che chi mi succederà ami il «Piccolo Cottolengo» come l'ho amato io, e continui l'opera di perfezionamento. La Provvidenza, ne sono certo, non verrà mai meno; ed io, siatene certi, vi sarò sempre accanto spiritualmente.
Per gli alti meriti, il Santo Padre Pio XII lo insignì della Commenda di San Gregorio Magno; il Comune e la Provincia di Genova gli decretarono le massime onorificenze (il Grifone d'Oro e la Croce d'Oro); ma egli, con gesto che dimostra quale e quanta fosse la sua modestia, rifiutò per sé gli attestati di benemerenza e chiese che le decorazioni venissero poste sulla bandiera della Piccola Opera della Divina Provvidenza, nella quale egli vedeva assommati i servizi della carità e della scienza. Resta esempio ed ammonimento a tutti coloro che professano la sua stessa disciplina e la sua stessa fede di cattolico praticante e convinto.
Domenico Isola desiderò essere sepolto nella chiesa del Paverano, “Lei lo sa - disse a Don Zambarbieri - me la sono scavata da me la fossa, nella navata del Crocifisso, quando si facevano i lavori nella chiesa. Ho pensato che è così bello starmene sempre con voi a Paverano”. Affinché questo suo desiderio potesse essere esaudito si raccomandò anche al sindaco di Genova al quale confidò: “Sento che non ho molto da vivere ma sono estremamente sereno perché ho intorno tutta questa gente alla quale, fino all'ultimo momento, farò del bene. Appena non ci sarò più, mi aiuti a ritornare (perché provvisoriamente dovrò seguire la legge di tutti ed andare a Staglieno) fra questa povera gente che io ho assistito per tanti anni”.
Il professore morì qualche giorno più tardi, era il 18 maggio del 1962. Nel febbraio del 1964 la salma fu traslata nella chiesa del Paverano, come lui desiderava.
(www.donorione.org, 18 maggio 2012)
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