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30 Agosto 2024

70 anni fa la morte del card. Schuster, amico di Don Orione e del Piccolo Cottolengo Milanese

Ricorrono oggi i 70 anni dalla morte del beato cardinale Schuster, a lungo arcivescovo di Milano. Amico di Don Orione, fu uno dei principali sostenitori del Piccolo Cottolengo Milanese.

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La mattina del 30 agosto 1954, nel Seminario di Venegono Inferiore (provincia di Varese e arcidiocesi di Milano), spirava all’età di 74 anni il monaco benedettino Schuster, cardinale dell’arcidiocesi ambrosiana che di lì ad appena una settimana avrebbe festeggiato il 25° anniversario del suo episcopato milanese .

Il card. Schuster, infatti, è stato arcivescovo di Milano dal 1929 al 1954, attraversando momenti difficili come la dittatura fascista, la Seconda guerra mondiale, il periodo della Repubblica sociale e la rinascita post-bellica. 

Nel corso della sua vita, il card. Schuster conobbe don Orione e con lui, oltre a stringere un’amicizia, collaborò anche per dare vita a una delle più importanti istituzioni di carità: il Piccolo Cottolengo Milanese. Fu proprio il card. Schuster a raccontare di quando parlò di questa idea con don Orione, nel novembre del 1932: 

“Venne da me Don Orione, domandando il permesso di edificare una casa, ed io ragionavo con la mia testa: 
«Ma don Orione e i soldi? Lei ne ha pochi e io niente. Come faremo? Lei finirà col fare dei debiti e dopo non saprà come pagarli; succederà qualche scandalo per Milano». 
«Guardi, io domando semplicemente la Sua benedizione e il permesso di incominciare quest’opera».
Era tanta la venerazione che sentivo per Don Orione che dissi: «Faccia pure». 
Non erano passati cinque o sei mesi, ritornò bel bello sorridendo: 
«Il terreno l’ho comperato». 
Istintivamente mi misi le mani nei capelli: «Oh, Don Orione, come facciamo?». 
«Il terreno è già tutto pagato».
L’edificio si è innalzato, edificio della Fede ed edificio della Carità”.

Dopo quel primo incontro tra Don Orione e l’Arcivescovo, il Piccolo Cottolengo iniziò a crescere. Il 4 novembre 1933, arrivarono al “Restocco”, un vecchio convento abbandonato, Don Sterpi e quattro Suore, con Suor Maria Croce come superiora, destinate ad assistere quanti la Divina Provvidenza avrebbe affidato alle loro cure. Il 21 novembre successivo, Don Orione stesso accettò la prima assistita. Nella primavera del 1936, il Cardinale Schuster vedeva per la prima volta il nascente Piccolo Cottolengo durante la sua visita pastorale. 

Il legame fra i due era forte, tanto che don Orione quando visitò per l’ultima volta il Piccolo Cottolengo Milanese, il 6 febbraio 1940, e consapevole delle sue sempre più gravi condizioni di salute, volle incontrare il card. Schuster per un ultimo saluto. Quando poi seppe della morte di don Orione, l’Arcivescovo scrisse ai suoi Figli nel dolore una bellissima lettera: «Miei cari figli, mi giunge pur ora la triste notizia che il vostro buon Padre non è più! Dio se l’è preso con sé, e lo ha sottratto alla tristezza dei nostri tempi! A noi resta il ricordo della sua vita umile e mite, prudente e zelante, piena di dedizione a Dio ed alla Chiesa, austera per sé e benigna verso gli altri. Abbiamo perduto Don Orione in terra, ma lo abbiamo guadagnato in Cielo. Fatevi animo, miei cari figli. Riponete ogni vostra fiducia nel Signore, e continuate le sante tradizioni del Padre vostro, che dal Cielo veglia su di voi e vi protegge. Continuate con Fede l’opera sua. Dio ci benedica tutti».

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