Data del decesso: 10 Dicembre 2005
Luogo del decesso: Alessandria
Luogo di sepoltura: Galliera Veneta (Padova)
Sac. PASINATO Gino, da Galliera Veneta (Padova), morto ad Alessandria nel 2005, a 76 anni di età, 59 di professione religiosa e 49 di sacerdozio.
Da "Atti e Comunicazioni della Curia Generale", n.218, Settemmbre - Dicembre 2005
Sac. Gino Pasinato
Tornato al Signore dopo breve ricovero all’ospedale civile d’Alessandria, il 10 dicembre 2005, a 76 anni d’età, 59 di Professione religiosa e 49 di sacerdozio.
Un’imprevista emorragia cerebrale con relativo ricovero all’ospedale d’Alessandria ha portato a rapida conclusione la vita di questo carissimo confratello che il Superiore generale Don Peloso definisce “buono, mansueto, fedele, lavoratore.”. Un ritratto “orionino” pienamente vissuto per Dio e per le anime, come aspirava nella sua domanda per l’ammissione al sacerdozio. Don Gino era il quinto figlio della numerosa famiglia di Angelo Pasinato e Teresa Simioni, profondamente credenti e cattolici, che donarono al Signore e alla Chiesa altri due figli sacerdoti: uno a Don Orione e l’altro alla diocesi, ancora viventi. Gino nacque il 30 settembre 1929 a Galliera Veneta, provincia di Padova e diocesi di Treviso. Fu battezzato il 6 ottobre successivo e cresimato il 18 febbraio ’37 dal Vescovo della Marca. Trascorsa serenamente la fanciullezza tra casa, scuola e parrocchia, nell’ottobre ’39 ebbe occasione di accompagnare suo fratello Angelo al probandato di Genova – Borzoli dove iniziava il cammino orionino e crebbe in lui il desiderio di seguirlo nella via e vocazione religiosa. Fu accolto al “Paterno” di Tortona e inviato a completare la quinta a Genova Borzoli il 15 ottobre ’39. Fece il ginnasio (’40-’45) a Montebello (Pavia) e a Buccinigo d’Erba (Como) per poi andare al noviziato di Villa Moffa di Bra (Cuneo), completato sotto la guida di Don Ferdinando Cavaliere con i primi voti religiosi davanti a Don Carlo Pensa, l’11 ottobre ’46, ed emessi in perpetuo il 2 marzo 1952 a Miradolo di San Secondo di Pinerolo (Torino). Dopo il triennio liceale (’46-’49) a Bra e il tirocinio a Buccinigo d’Erba (’49-’52) assistente e insegnante dei probandi, fu dai superiori inviato a Roma, all’istituto Divin Salvatore per il corso teologico presso la “Gregoriana” (’52-’56), dove conseguì la licenza con una ricerca liturgica: “Il “Sanctus” nella Messa” (Interpretazione Trinitaria del Sanctus). Fu ordinato Sacerdote il 15 luglio 1956, da Mons. Gaetano Magnani, a Roma. Le primizie del suo zelo apostolico e orionino le fece come insegnante e assistente ai probandi di Buccinigo d’Erba, dal ’56 al ’69, e insegnante dei chierici all’istituto San Tommaso di Bra (Cuneo) fino al ’75, sempre disponibile al ministero sacerdotale nelle parrocchie circostanti, quando richiesto. Dal ’75 al ’81 fu nominato direttore dell’istituto per disabili di Chirignago (Venezia), passando poi a dirigere la casa del giovane operaio di Corso Principe Oddone a Torino per un triennio. Dal ’84 al ’89 fu vicario parrocchiale nella nuova parrocchia “Beato Luigi Orione” a Pavia, impegnandosi anche come cappellano delle carceri della medesima città. Diresse poi la casa di riposo per anziani di Pontecurone, paese natale del nostro Fondatore, fino al ’96, zelando la devozione mariana del vicino santuario di Casei Gerola. Dopo un triennio come consigliere al Centro “Mater Dei” in Tortona e addetto al Santuario della Madonna della Guardia, dal ’99 passò direttore ed economo nella casa di riposo “Sofia di Bricherasio” a Fubine (Alessandria), dove profuse fino alla morte il suo zelante servizio nell’attenzione alle persone e alla ristrutturazione della casa secondo le nuove esigenze, con un pensiero anche per i “senza fissa dimora”, segno delle nuove povertà emergenti. La varietà del lavoro e dell’apostolato di Don Gino che – come Don Orione – lo portarono a morire d’in piedi, esprimono bene il suo carattere e formazione, fatta di buona volontà, d’apertura mentale e di cuore, di gioiosa dedizione al sacrificio per Dio e per le anime, sempre alimentati da spirito di preghiera, da fede e da speranza, nella certezza d’incontrare Gesú nel suo glorioso ritorno. I funerali si sono celebrati alle 15 di lunedì 12 dicembre nella cappella della casa di riposo a Fubine, dove poi la salma fu vegliata a lungo dagli ospiti e dalla popolazione che tanto lo stimava. Martedì mattina, 13 dicembre, la salma fu trasferita a Galliera Veneta, nella casa paterna in attesa della celebrazione liturgica delle ore 15 nella chiesa parrocchiale. Plebiscitaria è stata la partecipazione del paese ai funerali, presieduti dal Direttore provinciale Don Pierangelo Ondei, con celebranti il fratello Don Luigi e il Vicario generale della diocesi di Treviso e numerosi altri sacerdoti. Non ha partecipato l’altro Fratello Don Angelo, per motivi di salute. E’ risultata una bella e corale testimonianza di stima e affetto per Don Gino. La cerimonia funebre, dopo l’aspersione e incensazione fatta dal fratello Don Luigi, si è conclusa al cimitero dove la salma è stata tumulata nella tomba di famiglia.
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