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Ricordiamo Sac. VIEL Armando

Qualifica religiosa: Sacerdote
Data del decesso: 8 Dicembre 2008
Luogo del decesso: Trebaseleghe (Padova)
Luogo di sepoltura: Quantin Ponte nelle Alpi (BL)

SAC. VIEL Armando, da Quantin Ponte nelle Alpi (BL), morto a Trebaseleghe nel 2008, a 92 anni di età, 68 di Professione religiosa e 58 di Sacerdozio. Apparteneva alla Provincia San Marziano (Tortona).


Da "Atti e Comunicazioni della Curia Generale", n.227 settembre/dicembre 2008

Sac. Armando VIEL
Tornato alla Casa del Padre l’8 dicembre 2008 a Trebaseleghe (Padova), a 92 anni d’età, 68 di Professione religiosa e 58 di sacerdozio. Riposa a Quantin di Ponte delle Alpi (BL).

Dal 2004 risiedeva infermo nella  accogliente comunità di Trebaseleghe in provincia di Padova e diocesi di Treviso. Amorevolmente assistito nella salute fisica come nello spirito, trovò il tempo e le occasioni per continuare nelle virtù e pratiche che alimentarono la sua lunga vita religiosa: spirito di preghiera, di famiglia, di sacrificio, di povertà vissuta, distacco dai beni, ma anche servizio e apostolato verso i giovani e gli orfani, col ministero sacerdotale svolto con impegno e zelo; il tutto sorretto da una devozione particolare verso la S.Madonna, che l’ha guidato nelle principali tappe del suo cammino.

Armando era il quarto di otto figli della famiglia di Gioacchino e Brigida Viel. Nacque il 6 dicembre 1916 nella Frazione Quantin di Ponte nelle Alpi (Belluno). Fu battezzato il giorno dell’Immacolata e cresimato il 19 aprile 1933, nella chiesa di Santa Maria a Cadola.

Fece le scuole primarie fino alla quarta classe, aiutando in famiglia finché il Can. Alfredo Bernaschi, che aveva notato il suo desiderio di donarsi a Dio, e lo sosteneva, non potendo pagarsi la retta del seminario, lo fece accogliere dalla Congregazione di Don Orione a Tortona (Alessandria), il 6 dicembre 1934.

Avendo già 18 anni, fu assegnato al gruppo dei “Carissimi”, che integravano lo studio con il lavoro. Rimase al Paterno per due anni; fu poi sacrista nella parrocchia di Ognissanti a Roma (’36-’39). Ottenne il passaggio al noviziato di Bra (’39-’40), vivendo l’evento dei funerali del Padre Fondatore, che conobbe saltuariamente. Professò la prima volta il 15 agosto 1940. Come sfollato di guerra completò il ginnasio tra Villa Moffa di Bra e Villa Periaschi di Sassello (Savona) e fece dal ’44 al ’46 liceo e filosofia all’istituto San Tommaso di Bra, conseguendo l’idoneità magistrale.

A Tortona completò il corso teologico (’46-’50), integrato dalla Professione perpetua (29 giugno 1947), dall’ordine del Diaconato (19 dicembre 1949) e dall’ordinazione sacerdotale, ricevuta il 29 giugno 1950, per mano di Mons. Egisto Melchiori, nel santuario Madonna della Guardia in Tortona.

Dopo l’ordinazione fu destinato insegnante e assistente ai giovani del “Manin” di Venezia, con la direzione della tipografia Emiliana. Nel ’53 passò al reparto Mutilatini del Piccolo Cottolengo di Milano, insegnante e assistente prima e, dal ’56 al ’65 direttore d’opera, continuando l’insegnamento e interessandosi attivamente per il pieno reinserimento dei ragazzi nella società civile.

Trascorsi due anni di assistenza con gli orfanelli dell’istituto di Fubine (Alessandria) e altri due come viceparroco e insegnante ai probandi di Voghera (’67-’69), ebbe la direzione dell’orfanotrofio di Verzuolo (Cuneo) fino al 1976. Tornato a Milano, vi collaborò un biennio prima di essere incaricato d’opera nella colonia estiva e invernale a Sordevolo (Biella), prodigandosi fino al 1984, quando assunse la direzione dell’istituto e colonia S. Antonio di Cuneo, lavorandovi fino al 1989.

Dopo aver aiutato un anno nella Parrocchia di San Michele a Tortona, ebbe la direzione e l’economia della comunità e casa di Voghera fino al ’96, continuando come vicario fino al 2004, sempre interessandosi per il buon andamento materiale e spirituale della popolazione, col ministero sacerdotale e con l’esempio di una vita religiosa vissuta e contenta. La necessità di un’adeguata assistenza all’ormai precaria salute, lo fecero infine trasferire a Trebaseleghe (Padova).

Ebbe la gioia di professare il IV Voto di fedeltà al Papa col primo gruppo di orionini, nella Basilica di San Pietro a Roma, il 13 agosto 1983.

I funerali si svolsero nella chiesa del Centro di Trebaseleghe la mattina del 10, e nel pomeriggio nella chiesa del suo battesimo a Quantin – Ponte nelle Alpi (Belluno) dove, dopo l’ultimo rito funebre e l’omaggio della popolazione, fu accompagnato nel locale cimitero per la tumulazione accanto ai famigliari che lo precedettero.

 

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