Sito ufficiale della Piccola Opera della Divina Provvidenza

Ricordiamo Sac. ALBERTAZZI Dalmazio

Qualifica religiosa: Sacerdote
Data del decesso: 31 Dicembre 1952
Luogo del decesso: Genova
Luogo di sepoltura: Tortona (AL)

Sac. ALBERTAZZI Dalmazio, da Quargnento (Alessandria), morto a Genova nel 1952, a 39 anni di età, 19 di Professione e 9 di Sacerdozio.


Da "Atti e Costituzioni" Anno VII n. 4 Aprile – Giugno 1953, p.143

Sac. Dalmazio ALBERTAZZI
Da Quargnento (Alessandria), morto a Genova il 31 Dicembre 1952 a 39 anni di età, 19 di professione e 9 di sacerdozio.

Dopo aver frequentato il corso inferiore dell'Istituto Tecnico presso il nostro Collegio "Dante" di Tortona, fece domanda di far parte della nostra Congregazione e fu accettato nell'ottobre. 1931 ed inviato subito al Probandato di Voghera a compiere i corsi del Ginnasio superiore. Fece quindi il Noviziato a Bra, distinguendosi per obbedienza e semplicità di vita. Emise la prima professione religiosa nell'Agosto 1933. Nella Casa Madre di Tortona frequentò i corsi liceali, iniziando, subito dopo, lo studio della Teologia presso il Seminario Vescovile di Tortona. Dopo il primo corso teologico, interruppe gli studi per il triennio di tirocinio pratico, che fece quale addetto alla segreteria del Collegio "Dante", eseguendo con esattezza e capacità tecnica gli incarichi commessigli. Prima che terminasse il tirocinio pratico, emise la professione perpetua. Ripresi gli studi teologici, fu ordinato Sacerdote nel 1943, nel Santuario della Madonna della Guardia, agli inizi del suo IV anno di Teologia. Ultimato lo studio della Teologia fu inviato alla Casa Mater Dei di Costigliele d'Asti per l'anno di perfezionamento. Non lo potè finire, perché la fiducia dei Superiori lo chiamò a reggere l'ufficio di Segreteria del Collegio "Dante" in un momento particolarmente difficile per quella nostra Casa, a causa della guerra. In quest'ultimo incarico rimase fino all'anno 1949, allorché il male, che lo tormentava sin dall'infanzia lo costrinse a ritirarsi, per le cure necessarie, a Genova, dove improvvisamente spirava la sera dell'ultimo 31 Dicembre. Il dolore aveva raffinato in lui il senso della carità fraterna e della semplicità nell'agire. Era una vocazione sbocciata dalle «Congregazioni Mariane» interne dei nostri Collegi, che tanto erano care a Don Orione. Possano il suo esempio e le sue virtù attrarre numerose altre anime di giovanetti a servire il Signore nella Piccola Opera.