Sito ufficiale della Piccola Opera della Divina Provvidenza

Ricordiamo Sac. SABATINI Néstor Pedro

Qualifica religiosa: Sacerdote
Data del decesso: 24 Dicembre 1988
Luogo del decesso: Claypole (Argentina)
Luogo di sepoltura:

Sac. SABATINI Néstor Pedro, da Quirquinchos Santa Fe (Argentina), morto a Claypole (Argentina) nel 1988, a 59 anni di età, 39 di Professione e 28 di Sacerdozio.


Da "Atti e comunicazioni della Curia Generale", Ottobre - Dicembre 1988

Sac. SABATINI NESTOR Pedro,
 da Quirquinchos (Santa Fé) (Argentina ), passato al Signore a Claypole di Buenos Aires (Argentina) il 25 dicembre 1988, a 59 anni di età, 48 di professione religiosa e 28 di sacerdozio.

Figlio di italiani ma argentino di nascita, vide la luce il 19 gennaio 1929 e venne accolto a Claypole il 15 marzo 1947, dove fece anche la vestizione religiosa il 25 giugno 1949 e, dopo il noviziato, la prima professione religiosa, il 5 giugno 1949, cui seguirono i voti perpetui il 13 febbraio 1955. Aveva il diploma di maestro, che esercitò nel collegio apostolico di Lujàn (1953 - 55). Tutto il corso degli studi teologici lo perfezionò a Tortona, ricevendo pure gli ordini sacri, iniziati con la tonsura il 29 giugno 1957 e conchiusi col sacerdozio il 29 giugno 1960. Tornato in patria, dal 1952 al 1965 fu consigliere nel Piccolo Cottolengo di Claypole, e, nel 1967, lavorò a Cuenca, Tres Algarrobos, incaricato della parrocchia e della scuola. Dal 1969 in avanti dimorò nella Casa Provincializia, con lo speciale incarico di tenere relazioni con gli amici e benefattori: vi riuscì lodevolmente, visitandoli, curando i bisogni, avviando un movimento di viva simpatia verso don Orione e l'Opera. Gli anni d'ora o del suo lavoro però egli li riconosceva nel 1973 — 76, quando fu addetto al Piccolo Cottolengo di Còrdoba, dove come parroco svolse anche un ministero pastorale molto apprezzato, suscitando un interesse molto vivo presso i benefattori e attirando molti giovani, sì che in San Francisco de Còrdoba anni dopo sbocciarono buone vocazioni. Cordiale e aperto, fu un appassionato radioamatore, che si valse anche di questi mezzi a sua disposizione per fare del bene, soccorrendo malati, facendo anche così conoscere e amare don Orione e la sua Opera fino in Giappone, tenendo corrispondenza con nuovi lontani amici, coi quali comunicava al servizio della carità e del bene, collegato come era con la rete nazionale di emergenza. Da sempre don Sabatini ebbe problemi di salute e il suo cuore, già altre volte provato, non resse la notte di Natale, mentre, dopo la Messa stava intrattenendosi lietamente, per la presentazione degli auguri, con confrantelli e ospiti del Piccolo Cottolengo. Le sue condizioni tuttavia non avevano mai frenato il suo ministero pastorale, che svolgeva con assiduità nelle cappelle interne e nelle borgate esterne, oltre che nella parrocchiale del Sacro Cuore, annessa al Piccolo Cottolengo, ovunque comunicando entusiasmi santi a favore dell'Opera.