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Ricordiamo Ch. PATRICOLA Ignazio

Qualifica religiosa: Chierico
Data del decesso: 7 Dicembre 1966
Luogo del decesso: Bra (Cuneo)
Luogo di sepoltura:

Ch. PATRICOLA Ignazio, da Palermo, morto a Bra (Cuneo) nel 1966, a 22 anni di età e 3 di Professione.


Don Giuseppe Zambarbieri , in “Atti e Comunicazioni della Curia Generale”, Gennaio – Aprile 1967

Ch. Ignazio Patricola

Il compianto chierico Ignazio Patricola Stavo per iniziare la S. Messa delI'Immacolata a San Paolo quando mi venne consegnato il cablogramma con l'annuncio della sua tragica fine. Mi è venuto spontaneo di pensare ad un investimento. Non vi dico con che pena in cuore ho celebrato, offrendo il Sacrificio per la sua anima benedetta e chiedendo ai bambini cui avrei distribuito la Comunione che unissero la loro voce innocente soprattutto per implorare conforti ai familiari ed ai carissimi confratelli di Villa Moffa nella così grande prova.

Avevo avuto modo di conoscere il ch. Patricola fin dagli anni della sua permanenza alla scuola apostolica di Roma - Monte Mario e lo avevo incontrato sovente anche alla Moffa, durante il noviziato ed il liceo. Mi era rimasta nell'animo laa sua figura mite, il suo tratto pieno di umiltà e bontà, la sua prontezza e generosità nel sacrificio, la sua «disponibilità " lieta e generosa, a servizio dei condiscepoli e della famiglia religiosa, il suo tenerissimo amore per la Madonna. Ne conservavo un ricordo edificante e lo consideravo uno dei migliori nostri chierici, una delle più belle speranze della Congregazione. Per questo il dolore e il rimpianto sono stati anche più profondi. Perchè il Signore ci avrà chiesto un sacrificio così grande, dopo che nel corso dell'anno già aveva chiamati a Sè undici nostri fratelli e la più gran parte all’improvviso? Resta e resterà sempre questo mistero nei disegni della Provvidenza, mentre conforta lo scoprire nuove luci nelI'anima di questo chierico davvero esemplare, entusiasta della sua vocazione, così sollecito nell’orientare ed aiutare altri ed altri nel cammino della vita religiosa, pronto a qualsiasi sacrificio e soprattutto deciso di fare sempre ed in tutto la volontà di Dio. Ho visto i suoi appunti spirituali, specialmente quelli stesi nei giorni precedenti la sua morte: « fedeli nel sacerdote cercano la parola di Dio: devo dunque vivere di Dio. Devo costruire per Dio. Le anime non si salvano se non nel sacrificio. Nella ultima ora della mia vita: mio Dio, grazie di tutto. Vi ho amato in terra, attendo di  amarvi per sempre in Paradiso. Signore sia fatta la tua volontà. Fa che io agisca per amore tuo e così sia ... »· Aveva vegliato, la notte sul 6 dicembre, un confratello infermo all’ospedale di Bra. Aveva fatto col solito impegno il ritiro mensile, l'antivigilia dell'Immacolata, e la mattina del 7 dicembre, dopo la preghiera per la buona morte, era tornato all'ospedale di Bra per un gesto di carità verso il condiscepolo ammalato. Tornava verso Villa Moffa ed era, si può dire, a pochi passi da casa, quando venne violentissimamente investito dalla macchina che lo lascò senza vita, in una pozza di sangue ... Sono passato e ripassato davanti a quell’incrocio, e ogni volta mi è parso di vedere a terra il caro Patricola. Sarà così per sempre, specialmente per i confratelli che lo hanno raccolto, che hanno vissuto quelle giornate di una sofferenza indicibile. Metteremo un segno di croce, che· sia di ricordo ·e di richiamo. Soprattutto desidererei venisse curata una pubblicazione che raccolga, con brani degli appunti spirituali e di lettere, testimonianze sul carissimo Patricola perché, come tanto bene egli ha fatto in vita, così altro bene venga anche ai confratelli che non lo hanno conosciuto ed ai confratelli di domani.